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Vivere Attraverso La Fede - Contents
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    Il vero valore del denaro, 3 giugno

    Onora l’Eterno con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita; i tuoi granai saranno strapieni e i tuoi tini traboccheranno di mosto. Proverbi 3:9,10VAF 161.1

    Questo brano della Bibbia afferma che Dio ha dei diritti su tutto ciò che ci ha affidato, che questi diritti devono essere presi in considerazione e che una benedizione speciale è riservata a coloro che ne tengono conto. Viene quindi enunciato un principio che regola tutte le relazioni di Dio con gli uomini. Il Signore mise i nostri progenitori nel giardino dell’Eden, mettendo a loro disposizione tutto ciò che poteva contribuire alla loro felicità e li invitò a riconoscerlo come il proprietario di tutto ciò che li circondava. In questo giardino fece crescere alberi molto belli e con buoni frutti, riservandosene uno. Adamo ed Eva potevano godere liberamente di tutti gli altri ma di quell’albero Dio aveva detto: “Non ne mangiate il frutto”. Esso costituiva la prova della loro gratitudine e della loro fedeltà nei confronti di Dio. Nello stesso modo il Signore ci ha accordato il più grande dono del cielo nella persona di Gesù. Con Lui ci ha donato tutte le cose di cui possiamo ampiamente godere. CS 65VAF 161.2

    Dio affida all’uomo la gestione di alcuni beni e gli dà la capacità di acquisire ricchezze. Egli bagna la terra con la rugiada e con le piogge del cielo; fa risplendere il sole e riscalda il terreno; ovunque conferisce nuova vita facendo fiorire e portare frutto. In cambio di tutto questo, Dio ci chiede di restituirgli una parte di quanto già gli appartiene. Il denaro non ci viene dato per onorare ed esaltare noi stessi. In qualità di fedeli amministratori esso deve contribuire a onorarlo e glorificarlo. Alcuni pensano che solo una parte dei loro beni appartenga al Signore e così, dopo aver stanziato una certa somma per scopi religiosi o di beneficenza, ritengono il resto per sé, come se fosse una loro proprietà, di cui possono disporre a piacimento. Queste persone commettono un errore: tutto quello che possediamo appartiene al Signore e noi siamo responsabili di fronte a Lui dell’uso che ne facciamo. Il denaro è prezioso perché può fare del bene: nelle mani del figlio di Dio esso si trasforma in cibo per gli affamati, acqua per gli assetati, vestiti per i poveri. Se al contrario, non viene utilizzato per soddisfare i bisogni primari della vita quotidiana, per il bene del prossimo o l’avanzamento dell’opera di Cristo, esso non vale più della sabbia. COL 351VAF 161.3

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