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Vivere Attraverso La Fede - Contents
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    L’incenso della rettitudine, 10 luglio

    Camminate nell'amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. Efesini 5:2VAF 198.1

    I pani detti “della presentazione” erano sempre davanti all’Eterno, come offerta permanente; essi facevano parte del sacrificio quotidiano, e venivano chiamati così proprio perché erano sempre alla presenza di Dio. Rappresentavano il riconoscimento della dipendenza da Dio per ottenere il nutrimento materiale e spirituale, che solo il Cristo può offrire. Il Signore nutriva il popolo d’Israele con il pane del cielo: gli israeliti tuttavia dipendevano dalla generosità divina non solo per il cibo materiale, ma anche per le benedizioni spirituali. La manna e i pani della presentazione indicavano il Cristo, il Pane vivente, che è sempre davanti a Dio per noi. PP 354VAF 198.2

    L’offerta dell’incenso permetteva ai sacerdoti di entrare in comunione con Dio in modo più diretto che non qualsiasi altro rituale del servizio quotidiano. La tenda interna del santuario non arrivava fino al soffitto dell’edificio, e quando la gloria di Dio si manifestava sul propiziatorio, essa era in parte visibile dal luogo santo. Quando il sacerdote offriva l’incenso all’Eterno, guardava verso l’arca: il profumo saliva, e la gloria divina scendeva sul propiziatorio, illuminando il luogo santissimo con una luce così intensa da costringere il sacerdote a uscire. Come nel rituale israelitico il sacerdote contemplava per fede il propiziatorio, che in realtà non poteva vedere, così il popolo di Dio deve rivolgersi in preghiera al Cristo, Sommo Sacerdote. Egli non è fisicamente visibile, ma intercede per gli uomini nel santuario del cielo. L’incenso che saliva insieme alle preghiere degli israeliti, rappresenta i meriti e l’intercessione del Cristo. La Sua perfetta giustizia può essere attribuita a chiunque abbia fede: questo è il solo mezzo che può permettere ai peccatori di essere accettati da Dio. Davanti alla cortina del luogo santissimo vi era l’altare su cui ogni giorno veniva elevata l’offerta di intercessione, costituita dall’incenso. L’uomo poteva avvicinarsi a Dio attraverso dei simboli, l’incenso e il sangue: essi dovevano ricordare che solo attraverso il Cristo il colpevole pentito può avvicinarsi all’Eterno e ottenere per fede il perdono e la salvezza. Ibid. 353VAF 198.3

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