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Vivere Attraverso La Fede - Contents
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    il nuovo patto nel mio sangue, 22 ottobre

    Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi. Luca 22:20VAF 302.1

    Offrendo ai discepoli il pane e il vino, Gesù si presentò come il Redentore. Stabilì con loro il nuovo patto per il quale tutti coloro che lo accettano diventano figli di Dio ed eredi di Cristo. In virtù di quel patto potevano ricevere ogni benedizione divina, valida per questa vita e per quella futura. Esso sarebbe stato ratificato con il sangue di Cristo. La partecipazione a questa cerimonia avrebbe ricordato continuamente ai discepoli il sacrificio infinito compiuto per ognuno di loro, in quanto parte di tutta l’umanità decaduta. VAF 302.2

    Ma questo servizio di comunione non è un’occasione di tristezza. I discepoli del Signore, quando si riuniscono intorno a quella tavola, non devono ricordare le loro mancanze e lamentarsene, né pensare troppo alle loro esperienze religiose passate, sia positive sia negative. Non devono pensare a questioni personali. Tutto questo deve avvenire durante il servizio di preparazione; quello è il momento dell’esame di sé stessi, della confessione dei peccati e della riconciliazione. Ora devono incontrarsi con Gesù, lasciare l’ombra della croce e ricevere la luce della salvezza. Devono aprire l’animo ai raggi splendenti del Sole di giustizia, e con i cuori purificati dal prezioso sangue di Cristo, con la piena consapevolezza della sua invisibile presenza, devono ascoltare le Sue parole: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà”. Giovanni 14:27VAF 302.3

    Il sacrificio espiatorio è colmo ed è sufficiente. È la nuova alleanza, sigillata con il Suo sangue, che fu versato per molti per la remissione dei peccati. Ed è questo che Gesù ha dichiarato nell’ultima cena. C’è chi beve questa coppa nella fede, e nella pace, al fine di ripulire la propria anima. È come il balsamo di Galaad che Dio ha provveduto a restituire la salute all’anima colpita dal peccato. 5BC 1102VAF 302.4

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