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Vivere Attraverso La Fede - Contents
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    Discesa della nuova Gerusalemme, 15 dicembre

    E mi trasportò in spirito su di un grande ed alto monte, e mi mostrò la grande città, la santa Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio. Apocalisse 21:10 VAF 356.1

    Alla fine dei mille anni, Gesù ritornerà sulla terra accompagnato dai redenti e scortato dagli angeli. Mentre scende nella sua grandiosa maestà, egli ordina agli empi di ritornare in vita per ricevere il castigo. Essi risorgono, come un potente esercito, numeroso come la sabbia del mare. Quale contrasto, però con coloro che furono richiamati in vita alla prima risurrezione! I giusti erano stati rivestiti di una giovinezza e di una bellezza eterne; i malvagi, invece, mostrano i segni della malattia e della morte. Tutti, in quella grande folla, contemplano la gloria del Figlio di Dio. All’unisono gli empi esclamano: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!” Queste parole, però, non sono suggerite dall’amore per Cristo. È la potenza della verità che strappa involontariamente alle loro labbra questa esclamazione. Gli empi sono usciti dalla tomba così come vi erano scesi: con lo stesso odio per il Cristo e con lo stesso spirito di ribellione. Essi non disporranno di un nuovo periodo di grazia per riscattare il passato. Del resto, non servirebbe a nulla, come non è stata sufficiente un’intera vita di trasgressione, a intenerire i loro cuori. Anche se fosse loro concessa una seconda possibilità, essi se ne servirebbero, come della prima, per sottrarsi alle esigenze di Dio e per suscitare la ribellione contro di lui. Il Cristo scende sul monte degli Ulivi dal quale, dopo la risurrezione, era salito in cielo e dove gli angeli avevano ripetuto la promessa del suo ritorno. Dice il profeta: “...l’Eterno, il mio Dio, verrà, e tutti i suoi santi con lui... VAF 356.2

    I suoi piedi si poseranno in quel giorno sul monte degli Ulivi ch’è dirimpetto a Gerusalemme a levante, e il monte degli Ulivi si spaccherà ... sì, da formare una gran valle... VAF 356.3

    E l’Eterno sarà re di tutta la terra; in quel giorno l’Eterno sarà l’unico, e unico sarà il suo nome”. Zaccaria 14:5,4,9. La nuova Gerusalemme, nel suo radioso splendore, scende dal cielo e si posa sul luogo purificato e preparato per riceverla. Il Salvatore, con il suo popolo e con i suoi angeli, entra nella santa città. GC 662,663VAF 356.4

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