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Contemplare La Vita Di Cristo - Contents
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    La nostra capacità viene solo da Cristo, 3 settembre

    Non avvenga mai che io mi vanti all’infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo.CC 256.1

    Galati 6:14CC 256.2

    Tramite la fede — quel tipo di fede che rinuncia a confidare in se stessi — il peccatore che si pente dovrebbe aggrapparsi all’unica sorgente di infinita potenza. L’osservanza formale non può mai sostituire una fede semplice e la totale rinuncia di se. D’altra parte, nessun può spogliarsi da solo del proprio Io: possiamo solo accettare che sia Cristo a farlo per noi. Allora, con tutta l’anima diremo: Signore, prendi il mio cuore perché io non riesco a dartelo! Ti appartiene. Mantienilo puro, perché io non so farlo. Salvami da me stesso e dal mio carattere debole e così diverso da Cristo. Modellami, formami, elevami in un’atmosfera pura e santa in cui la corrente del Tuo amore m’inondi l’anima..CC 256.3

    La rinuncia di sé non deve caratterizzare solo l’inizio della vita cristiana, ma deve rinnovarsi a ogni passo che facciamo sul cammino che porta al cielo. Tutte le nostre opere scaturiscono da una forza che è al di fuori di noi, perciò occorre che ci aggrappiamo a Dio con tutto il cuore, continuamente, che confessiamo con dolore e sincerità i nostri peccati e ci umiliamo davanti a Lui. L’unico cammino sicuro risiede nella totale rinuncia di se stessi in una completa relazione e dipendenza da Cristo.CC 256.4

    A mano a mano che ci avviciniamo a Gesù, comprenderemo sempre meglio la purezza del Suo carattere, la gravità del peccato e tenderemo sempre meno alla superbia. Coloro che sono santi agli occhi di Dio saranno gli ultimi a fare sfoggio della loro religiosità- L’apostolo Pietro divenne un fedele ministro di Cristo; fu così grandemente onorato dalla luce e dalla potenza divina che ricevette e contribuì attivamente all’edificazione della chiesa di Cristo. Egli, però, non dimenticò mai la dolorosa esperienza dell’umiliazione. Il Suo peccato era stato cancellato, ma egli sapeva benissimo che solo la grazia di Cristo aveva rimediato alla debolezza del suo carattere che lo aveva indotto a cadere. Non trovava nulla in sé da cui andare orgoglioso. Nessun apostolo o profeta ha mai preteso di essere senza peccato. Erano uomini vissuti in intima comunione con Dio, che avrebbe preferito rimettere la loro vita piuttosto che commettere consapevolmente un peccato. Dio lì onorò concedendoli la Sua luce e potenza. Eppure, anche loro hanno confessato di essere per natura peccatrice. Essi non riponevano la loro fiducia nella carne né si ritenevano giusti; piuttosto, hanno confidato completamente nella giustizia di Cristo. Altrettanto avverrà a tutti quelli che contempleranno Cristo.CC 256.5

    Avanzando progressivamente nella nostra esperienza cristiana, il nostro pentimento si farà più profondo. Non apriremo più la bocca per esaltare noi stessi; anzi, consapevoli del fatto che la nostra salvezza risiede solo in Cristo.CC 256.6

    Christ’s Object Lessons, pp. 159-161CC 256.7

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