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Un Appello Per Noi - Contents
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    La Benedizione Del Lavoro, 5 agosto

    Va’ dalla formica, o pigro, considera le sue abitudini e diventa saggio. Proverbi 6:6AN 231.1

    Dio mise i nostri primi genitori in Paradiso, circondandoli di tutto ciò che era utile e adorabile. Nella loro casa nell’Eden non mancava nulla che potesse servire al loro benessere e alla loro felicità. Ad Adamo fu dato il lavoro di prendersi cura del giardino. Il Creatore sapeva che Adamo non poteva essere felice senza far niente. La bellezza del Giardino lo deliziava, ma non era abbastanza. Egli aveva bisogno di lavorare fisicamente. Se la felicità fosse stata fatta nel non fare nulla, l’uomo, nel suo stato di santa innocenza, sarebbe stato lasciato senza lavoro. Ma Colui che creò l’uomo sapeva cosa occorreva per la sua felicità; e non appena l’ebbe creato, gli diede il giardino di cui prendersi cura. La promessa della gloria futura e il decreto che l’uomo deve faticare per il suo pane quotidiano, provenivano dallo stesso trono ... Quando il corpo è inattivo, il sangue scorre lento e i muscoli s’indeboliscono.... L’esercizio fisico e l’uso gratuito dell’aria e della luce del sole che il cielo ha abbondantemente concesso a tutti, può dare vita e forza non solo ai sani ma anche a coloro che sono fisicamente deboli... Il lavoro è una benedizione, non una maledizione. Il lavoro diligente tiene molti, giovani e vecchi, lontano dalle trappole di colui che “trova qualche malizia per le mani inoperose”. Nessuno si vergogni del lavoro, perché la fatica onesta è nobilitante. Mentre le mani sono impegnate nei compiti più comuni, la mente può essere piena di pensieri elevati e santi. Sonnolenza e indolenza distruggono la pietà e rattristano lo Spirito di Dio. Una piscina stagnante è nauseabonda; ma un flusso puro e fluido diffonde salute e gioia sulla terra. Nessun uomo o donna che viene convertito deve rimanere inerte. In cielo non esisterà indolenza, perché là tutti lavoreranno. I redenti non vivranno in uno stato di ozio sognante. Certamente i redenti riposeranno, ma questo riposo consisterà nel servire Dio, Colui cui essi devono tutto ciò che hanno e ciò che sono. YI Feb.27, 1902AN 231.2

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