Una Regola Di Vita Completa, 12 maggio

Allora si aperse nel cielo il tempio di Dio e in esso apparve l’arca del suo patto, e ci furono lampi, voci, tuoni, un terremoto e una forte tempesta di grandine. Apocalisse 11:19AN 143.1

Il nostro Redentore testimonia: “Ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, nonostante tu abbia poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome”. Apocalisse 3:8 Attraverso questa porta aperta nel tempio di Dio, vediamo la legge depositata nell’arca del testamento. Attraverso questa porta aperta, la luce splende da questa santa, giusta e buona legge, presentando all’uomo la vera giustizia, affinché nessuno possa fare errore nella formazione del carattere che soddisfi le esigenze di Dio. Il peccato è condannato da quella legge. Dobbiamo allontanarlo. L’orgoglio e l’egoismo non possono trovare posto nella vita di una persona senza offendere Colui che era mite e umile di cuore. La legge di Dio è lo standard con cui il carattere deve essere provato, se creiamo uno standard per adattarlo a noi stessi, e seguiamo i suoi criteri, non possiamo assicurarci la salvezza. La mente deve cedere all’obbedienza alla legge regale della libertà, la legge che lo Spirito di Dio imprime sul cuore e la rende comprensibile. L’allontanamento del peccato deve essere l’atto dell’anima stessa, al fine di richiamare all’esercizio i suoi più nobili poteri. L’unica libertà di cui una volontà può godere, consiste nell’essere in armonia con la volontà di Dio, rispettando le condizioni che rendono l’uomo atto a partecipare nella natura divina. RH Nov. 24, 1885AN 143.2

La legge di Dio data dal Sinai è espressione della volontà di Dio infinito. Egli è santo, ed è venerato dai santi angeli. L’obbedienza alle sue esigenze, perfezionerà il carattere cristiano e ristorerà l’uomo attraverso Cristo alla sua originale condizione prima della caduta. I peccatori non troveranno mai un posto nel cielo. Era l’amore di Dio per l’uomo che lo spinse ad esprime la Sua volontà mediante i dieci comandamenti. Se obbedisce, vivrà per i meriti di Cristo. Se trasgredisce, sarà condannato. La legge manda gli uomini a Cristo, e Cristo li rimanda alla legge. RH Sept. 27, 1881AN 143.3