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Un Appello Per Noi - Contents
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    Valore Della Propria Giustizia, 9 dicembre

    Poiché tu dici: “Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla”; e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo. Apocalisse 3:17AN 361.1

    Il messaggio alla chiesa di Laodicea è applicabile alla nostra condizione odierna. Com’è descritta chiaramente la posizione di coloro che pensano di avere tutta la Verità, di coloro che si inorgogliscono della conoscenza della Parola di Dio, ma nel frattempo la potenza santificatrice di Dio non è stata applicata nella loro vita. 7BC 961AN 361.2

    Molti dei laodiceani vivono in un autoinganno spirituale. Si ricoprono con la veste della propria giustizia, e dicono: “Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla”; e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo” - Apocalisse 3:17- mentre hanno bisogno di imparare da Gesù la Sua mitezza e umiltà. 7BC 961AN 361.3

    Cos’è che costituisce la miseria, la nudità, di coloro che si sentono ricchi? È la mancanza della giustizia di Cristo. Nella loro propria giustizia sono rappresentati con le vestiti sudici, eppure, nonostante la loro misera condizione, si lusingano di essere rivestiti della giustizia di Cristo... Possono pure esclamare dicendo: “Il tempio del Signore siamo noi”- Geremia 7:4 - mentre i loro cuori sono pieni di empietà e ingiustizia. Le corti del tempio dell’anima possono essere il rifugio dell’invidia, dell’orgoglio, della passione, del malvagio supplizio, dell’amarezza e del formalismo vuoto. Cristo guarda con tristezza al Suo popolo professo che si sente ricco e che pretende di avere la conoscenza della verità, ma che in effetti la loro vita è povera e il loro carattere è privo della verità. RH Aug. 7, 1894AN 361.4

    Gesù dice: “Io, il tuo Redentore, conosco le tue opere! Ho familiarità con le motivazioni che ti spingono a dichiarare apertamente riguardo alla tua condizione spirituale: “sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla”, ma non sai “di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo”. Ma nonostante la loro ostinata ignoranza, il Signore non li abbandona senza prima dargli ulteriori consigli e avvertimenti. 7BC 963AN 361.5

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