Una Volontà Sottomessa, 9 aprile

Se qualcuno vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso. Giovanni 7:17AN 109.1

Coloro che hanno sottomesso la loro volontà a quella di Dio, possono essere istruiti alla scuola di Cristo... Sono disciplinati e obbedienti nel fare l’opera di Dio. Noi non siamo creature prive di natura morale. Il vangelo non concerne soltanto la comprensione; perché se questo fosse il caso, avremmo studiato la Parola come si studia le formule matematiche che riguardano solo l’intelletto... Lo scopo della Scrittura è toccare il cuore. La Parola affronta la nostra natura morale e prende possesso della nostra volontà. Diminuisce l’immaginazione su tutto ciò che ci esalta contro la conoscenza di Dio, e conduce alla disobbedienza a Lui. È il cuore ribelle che trascina nel male le facoltà dell’anima. Tutti quelli che desiderano imparare la scienza della salvezza, devono essere studenti sottomessi alla volontà di Cristo. Il tempio dell’anima deve diventare il tempio dell’Altissimo. Se vogliamo conoscere Cristo, dobbiamo liberarci totalmente dall’orgoglio, affinché Cristo possa imprimere la Sua immagine sulla nostra anima. Solo allora avremo una visione del sacrificio infinito di Cristo in nostro favore; perché l’anima e diventata umile, intenerita e piena di gratitudine a Dio. Per mezzo dello Spirito Santo in essa si rigenera un grande desiderio e l’opportunità di testimoniare Cristo, la gratitudine e la devozione a Colui che ci ha redenti. Lealtà e amore saranno visti in ogni sua opera. Un desiderio ardente di essere come Cristo renderà l’anima tenera. Essa offrirà riconoscenza a Dio per la Sua bontà, il Suo amore e la Sua compassione. Per mezzo della verità, tale anima riceverà una grazia che non può essere repressa. Oh! Quanto è sicura la porta stretta per entrare nel luogo celeste. AN 109.2

Solo all’altare di Dio che gli esseri umani possono ricevere la fiaccola celeste. Letter 5, 1898AN 109.3