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Messaggi Scelti, Vol. 1 - Contents
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    La legge non può perdonare

    L’apostolo Paolo si convinse che nella legge non c’è perdono. Egli ci dice:MS1 288.7

    “…poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato”.
    Romani 3:20
    MS1 288.8

    “Poiché quel che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva debole, Iddio l',ha fatto; mandando il suo proprio Figliuolo in carne simile a carne di peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, affinché il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo spirito”.
    Romani 8:3,4
    MS1 288.9

    Signore ha visto la nostra misera condizione, ha visto il nostro bisogno della grazia, e poiché Egli amava le nostre anime, ci ha data la grazia e la pace. La grazia significa “favore” data a colui che è indegno, colui chi si è perso. Il fatto che siamo peccatori, invece di allontanarsi dalla misericordia e l’amore di Dio, bisogna approfittarne di essa per essere salvati. Gesù ci dice:MS1 289.1

    “Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v',ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia”.
    Giovanni 15:16
    MS1 289.2

    Dopo la caduta di Adamo, è stata prevista la sue redenzione. A tempo debito, Gesù, il Principe della Vita, doveva venire in questo mondo per sconfiggere le tenebre. Satana, in questa terra non aveva alcuna chance per esibire i suoi principi di libertà riguardo alla legge. Solo Cristo, obbediente ai comandamenti del Padre, manifestò i risultati di quest’obbedienza, ossia i principi di giustizia. In conformità ai principi del male, Satana molestò il Figlio di Dio con le tentazioni, portandolo fino all’udienza del giudizio umano, e infine alla morte per mano dell’uomo. Le potenze nemiche, mossero nei cuori degli uomini la convinzione del male. Cristo e Barabba furono presentati alle moltitudini. Barabba era un noto ladro e assassino, mentre Cristo era il Figlio di Dio. Pilato osservò entrambi, e non ebbe alcuna esitazione della scelta. Sul volto di Gesù si notava l’intelligenza e la purezza davanti il netto contrasto con delle caratteristiche grossolani di Barabba. Poi Pilato chiese:MS1 289.3

    “Qual dei due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba”.
    Matteo 27:21
    MS1 289.4

    E il forte grido rauco si alzò: “Barabba”.MS1 289.5

    “E Pilato a loro: Che farò dunque di Gesù detto Cristo? Tutti risposero: Sia crocifisso. Ma pure, riprese egli, che male ha fatto? Ma quelli vie piů gridavano: Sia crocifisso”!
    Matteo 27:22,23
    MS1 289.6

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