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Servizio cristiano - Contents
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    Il pericolo che accompagna l'attività missionaria

    Non dimentichiamoci che se l'attività aumenta e riportiamo successi nel realizzare quell'opera che deve essere compiuta, c'è il pericolo di confidare su progetti e metodi umani. Ne scaturirà una tendenza a pregare meno e ad avere minor fede. Rischieremo di smarrire il senso della nostra dipendenza da Dio, il solo che può determinare l'esito favorevole del nostro lavoro; ma anche se questa è la tendenza, nessuno pensi che lo strumento umano debba fare meno. Anzi, egli dovrà fare ancora di più accettando il dono divino, lo Spirito Santo. — The Review and Herald, 4 luglio 1893.SC 83.3

    Verranno tempi nei quali la chiesa sarà animata dalla potenza divina e ne conseguirà un intenso fermento; la potenza rigeneratrice dello Spirito Santo ispirerà i suoi membri a uscire e conquistare delle persone a Cristo. Ma quando questa attività si manifesterà, gli operai più dinamici saranno al sicuro solo se dipenderanno da Dio mediante la preghiera costante e fervente. Dovranno indirizzare sincere suppliche affinché la grazia di Dio li preservi dall'orgoglio, o dal considerare le loro attività come un mezzo di salvezza. Dovranno costantemente guardare a Gesù per rendersi conto che è la sua potenza a compiere l'opera ed essere in grado di attribuire ogni gloria a Dio. Saremo chiamati a intensificare i nostri sforzi per estendere l'opera di Dio e sarà ancora più fondamentale la preghiera rivolta al nostro Padre celeste. Occorrerà consacrarsi alla preghiera in privato, in famiglia e nella chiesa. — The Review and Herald, 4 luglio 1893.SC 83.4

    I rabbini pensavano che l'attività intensa fosse la più alta espressione della religiosità, la quale doveva manifestarsi in atti esteriori. Ma così si separavano da Dio e si esaltavano in una maggiore fiducia in se stessi. Gli stessi pericoli esistono oggi. Quando l'impegno aumenta e si ha successo nell'opera di Dio, si rischia di confidare nei piani e nei metodi umani. Si è inclini a pregare meno e ad avere meno fede. Come ai discepoli, può capitare di non sentire più la propria dipendenza da Dio e considerare il proprio lavoro come un fattore di salvezza. Inve ce dobbiamo rivolgerci sempre a Cristo e ricordare che l'opera si compie mediante la sua potenza. Dobbiamo lavorare con impegno per la salvezza degli uomini, ma dobbiamo anche dedicare del tempo alla preghiera, alla meditazione, allo studio della Parola di Dio. Solo il lavoro accompagnato da molte preghiere e santificato dai meriti di Cristo sarà valido per l'adempimento del bene. — The Desire of Ages, 362 (1898).SC 83.5

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