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Servizio cristiano - Contents
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    Incoraggiamento ai principianti nel servizio cristiano

    Gli operai che hanno maggior successo sono quelli che si assumono con letizia il compito di servire Dio nelle piccole cose. Ogni essere umano deve lavorare il filo della propria vita, tessendolo nell'intento di completare il disegno. — Testimonies for the Church 6:115 (1900).SC 84.1

    Dobbiamo sforzarci di rendere i nostri atti quotidiani di devozione sempre più utili, così da vedere la nostra opera alla luce dell'eternità. — Testimonies for the Church 9:150 (1909).SC 84.2

    Dio ha, nel suo grande piano, un posto per tutti. Ogni talento può essere utile al progresso dell'opera. — Testimonies for the Church 9:37 (1909).SC 84.3

    Ognuno di noi ha il suo posto nel piano divino ed è chiamato a collaborare con Cristo per la salvezza degli altri. Come c'è sicuramente un luogo preparato per noi nelle dimore celesti, altrettanto sicuramente esiste un compito particolare che Dio ci assegna nella nostra vita terrena. — Christ's Object Lessons, 326, 327 (1900).SC 84.4

    Il Signore fissa il suo sguardo su ognuno dei suoi. Egli ha progetti per ciascuno di essi. — Testimonies for the Church 6:12 (1900).SC 84.5

    Tutti possono fare qualcosa nell'opera. Nessuno sarà ritenuto innocente davanti a Dio se non avrà lavorato con impegno e altruismo per la salvezza degli uomini. — Testimonies for the Church 5:395 (1889).SC 84.6

    Il vostro compito non può essere trasferito ad altri; nessuno, se non voi stessi, può eseguire la vostra opera. Se nascondete la vostra luce, qualcuno rimarrà nelle tenebre per colpa della vostra negligenza. — Testimonies for the Church 5:464 (1889).SC 84.7

    Chi ubbidisce umilmente all'appello divino può avere la certezza che Dio lo aiuterà. Accettare una responsabilità così solenne eleva il carattere, mobilita le più alte facoltà mentali e spirituali, affina i pensieri e i sentimenti. È meraviglioso osservare come, grazie alla fede nella potenza di Dio, un essere debole acquisti forza, produca sforzi decisi e ottenga grandi risultati. Chi inizia anche con modeste conoscenze, dicendo quello che sa e continuando a studiare con zelo, vedrà aprirsi tutti i tesori celesti dinanzi a lui. Quanta più luce trasmetterà agli altri tanta più ne riceverà, e a mano a mano che spiega la Parola di Dio agli altri, spinto dall'amore per il prossimo, la comprenderà meglio personalmente. Il nostro sapere e le nostre capacità cresceranno con l'uso. — Christ's Object Lessons, 354 (1900).SC 84.8

    Che ciascuno operi per Dio e per gli uomini, dimostri saggezza e non sia mai colto in un atteggiamento di pigrizia, in attesa che qualcun altro lo inviti a mettersi al lavoro. Quel “qualcuno” che dovrebbe organizzare il vostro agire è oberato di responsabilità, ed è tempo sprecato quello passato in attesa delle sue direttive. Dio vi darà la saggezza per cambiare il vostro modo di essere in un solo istante, perché il suo appello è ancora valido: “Figliolo, va' a lavorare nella vigna oggi”. Matteo 21:28. “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione”. Ebrei 3:7, 8. Il Signore introduce il suo invito con la parola affettuosa, “Figlio mio”. Così piena di tenerezza, compassione, eppure così urgente! Il suo invito è allo stesso tempo un ordine. — Counsels to Parents, Teachers and Students, 419 (1913).SC 84.9

    La forza per resistere al male si ottiene più facilmente mediante un infaticabile servizio. — The Acts of the Apostles, 105 (1911).SC 85.1

    Ogni atto, ogni gesto di giustizia, misericordia e generosità è musica nel cielo. — The Review and Herald, 16 agosto 1881.SC 85.2

    Lo spirito di Cristo è uno spirito missionario. Il primo impulso di un cuore rigenerato è quello di condurre altri al Salvatore. — The Great Controversy, 70 (1888).SC 85.3

    L'unico modo per progredire nella grazia è compiere disinteressatamente l'opera precisa che Cristo ci ha domandato di realizzare. — The Review and Herald, 7 giugno 1887.SC 85.4

    Non dovete aspettare grandi occasioni né acquisire capacità straordinarie per collaborare con il Signore. — Steps to Christ, 83 (1893).SC 85.5

    L'uomo vincente nella società e nella vita è colui che, avendo ricevuto un'istruzione o meno, pone ogni sua facoltà al servizio di Dio e dei suoi simili. — The Southern Watchman, 2 aprile 1903.SC 85.6

    Molti di coloro ai quali Dio ha dato delle capacità per svolgere un ottimo lavoro, fanno pochissimo perché, di fatto, si impegnano poco. — Christ's Object Lessons, 331 (1900).SC 85.7

    Se fallite 95 volte su 100, ma riuscirete a salvare anche una sola persona dalla rovina, avrete fatto un'azione nobile par la causa del Maestro. — Testimonies for the Church 4:132 (1885).SC 85.8

    I rapporti fra Dio e ogni individuo sono personali e intimi, come se sulla terra non ci fosse nessun altro da aiutare, come se suo Figlio fosse morto solo per quella persona. — Steps to Christ, 100 (1893).SC 85.9

    II Signore vede, comprende e si servirà di te nonostante la tua debolezza, se gli offri il tuo talento come un dono consacrato alla sua opera. Nel servizio attivo e disinteressato il debole diventa forte e gode della sua celeste lode. La gioia del Signore è un elemento di forza. Se siamo fedeli, la pace che sopravanza ogni conoscenza sarà la nostra ricompensa in questa vita e, nella vita futura, entreremo nella gioia del nostro Signore. — Testimonies for the Church 8:34 (1904).SC 85.10

    Persone prive di particolare talento, se rimarranno fedeli nel conservare il proprio cuore all'amore di Dio, potranno conquistare molti individui a Cristo. Harlan Page era un modesto operaio di capacità normali e scarsa istruzione; ma scelse di fare dell'avanzamento dell'opera di Dio la sua principale occupazione e i suoi sforzi furono premiati da notevole successo. Operò per la salvezza dei suoi amici mediante conversazioni private e ferventi preghiere. Organizzò riunioni di preghiera, scuole domenicali e distribuì opuscoli e altro materiale religioso. In punto di morte, quando la luce dell'eternità risplendeva sul suo volto, riuscì a dire: “So che devo tutto alla grazia di Dio e non ai miei meriti personali; ma credo di avere le prove che dimostrano come oltre cento persone si siano convertite al Signore attraverso la mia personale testimonianza”. — Testimonies for the Church 5:307, 308 (1889).SC 85.11

    Il mondo non è il paradiso del cristiano, ma semplicemente il laboratorio di Dio, nel quale dobbiamo fare apprendistato per unirci in cielo agli angeli santi. — Testimonies for the Church 2:187 (1885).SC 86.1

    I più umili e semplici discepoli di Cristo possono essere fonte di benedizioni per gli altri. Forse non si rendono conto del bene che sono in grado di fare, ma inconsapevolmente il loro influsso può rappresentare l'inizio di una serie di benedizioni così grandi e profonde, che solo nel giorno del giudizio finale potranno essere riconosciute. Essi non sanno di fare qualcosa di importante; nessuno chiede loro di affannarsi per raggiungere il successo, fanno solo serenamente e con fedeltà l'opera che Dio provvidenzialmente ha assegnato loro e ciò rende utile la loro vita. Essi si svilupperanno diventando sempre più simili a Cristo, perché lavorando insieme a Dio in questa vita, si preparano per un'opera più nobile e per la gioia della vita futura. — Steps to Christ, 83 (1893).SC 86.2

    Molti si sono consacrati a Cristo ma non vedono alcuna possibilità di fare qualcosa di grande al suo servizio o fare grandi sacrifici. Si consolino al pensiero che non è necessariamente la sorte del martire la più gradita a Dio. Può darsi che non sia il missionario, che affronta tutti i giorni vari pericoli e la morte, a occupare il primo posto nei libri del cielo. Chi si dimostra vero cristiano nella vita privata, nel sacrificio quotidiano di sé, nella sincerità di propositi, nella purezza di pensiero, nella mansuetudine di fronte alla provocazione, nella fede e nella pietà, nella fedeltà nelle piccole cose; chi nella famiglia riflette il carattere di Cristo è più prezioso dinanzi a Dio del missionario o martire di fama universale. — Christ's Object Lessons, 403 (1900).SC 86.3

    Non è la quantità di lavoro svolto o i risultati visibili che Dio apprezza, quanto lo spirito con cui lavoriamo. — Christ's Object Lessons, 397 (1900).SC 86.4

    L'approvazione del Maestro non è subordinata alla grandezza dell'opera compiuta, ai tanti successi riportati, ma alla fedeltà dimostrata anche nelle piccole cose. Dio non soppesa tanto i buoni risultati ottenuti, quanto le motivazioni che ci spingono. Egli premia fedeltà e bontà più della portata dell'opera realizzata. — Testimonies for the Church 2:510, 511 (1885).SC 86.5

    Non trascurate i dettagli per pensare a qualcosa che voi ritenete più importante. Voi potete riuscire in un piccolo lavoro e fallire in pieno se cercate di farne uno più grande. Tale fallimento vi condurrebbe a uno stato di scoraggiamento. Una sola cosa ricordate: datevi da fare ovunque ci sia bisogno di voi. Dio vi chiama a un servizio attivo per lui, ricchi o poveri, grandi o piccoli che siate. Lo sviluppo dei vostri talenti dipende dalla vostra volontà. Se invece trascurate le opportunità quotidiane, diverrete improduttivi, appassirete. Ecco perché nel giardino di Dio vi sono tante piante sterili. — Testimonies for the Church 9:129 (1909).SC 86.6

    Il Signore desidera che impieghiamo ogni nostro dono e se lo facciamo ne riceveremo di più grandi. Dio non ci dà in modo soprannaturale le doti che ci mancano, me se usiamo quelle che abbiamo, egli ci aiuterà a incrementarle e a perfezionarle. Ogni sacrificio fervente e sincero che facciamo al servizio del Maestro contribuirà allo sviluppo dei nostri talenti. — Christ's Object Lessons, 353, 354 (1900).SC 87.1

    Il cuore di Cristo si rallegra davanti a uomini che sono poveri in ogni senso del termine; a quelli consumati dalla malattia ma mansueti; a quelli assetati di giustizia, all'incapacità di tanti di iniziare un nuovo cammino. Egli accoglie con gioia molti servitori di Dio scoraggiati da questo stato di cose. — Gospel Workers, 37 (1915).SC 87.2

    Per lavorare per il Signore non c'è bisogno né di andare in terre straniere né di lasciare la propria casa; anzi, è proprio lì o in chiesa, o presso i nostri parenti, amici o persone con cui abbiamo interessi comuni, che siamo chiamati a compiere il nostro dovere. — Steps to Christ, 81 (1893).SC 87.3

    Se facciamo della vita e degli insegnamenti di Cristo l'oggetto del nostro studio, ogni circostanza potrà fornirci l'opportunità di impressionare positivamente i nostri conoscenti. — Testimonies for the Church 9:63 (1909).SC 87.4

    La vita sulla terra è l'inizio di quella nel cielo; l'educazione terrena è l'iniziazione ai princìpi di lassù; il lavoro svolto sulla terra è preparatorio a quello celeste. Ciò che noi siamo ora, per carattere e per santo servizio, è la prefigurazione di ciò che saremo poi. — Education, 307 (1903).SC 87.5

    Quanti respingono il privilegio della compagnia di Cristo nel servizio, rinunciano all'unica formazione che rende idonei a partecipare con lui alla sua gloria. Essi rifiutano la preparazione che dà, in questa vita, forza e nobiltà di carattere. — Education, 264 (1903).SC 87.6

    Nessuno si illuda di poter coltivare per tutta la vita i propri interessi egoistici ed entrare un giorno nella gioia del suo Signore! Simili persone non potrebbero condividere la gioia dell'amore disinteressato e sarebbero fuori posto in cielo. Non saprebbero apprezzare la pura atmosfera della carità che pervade il cielo, rimarrebbero indifferenti nell'udire le voci angeliche e le melodie delle loro arpe, la scienza celeste rimarrebbe per loro un mistero incomprensibile. — Christ's Object Lessons, 364, 365 (1900).SC 87.7

    Gesù ci invita a lavorare con pazienza e perseveranza in favore delle migliaia di anime che periscono nel peccato, disseminate in tutti i paesi, simili a relitti abbandonati su una spiaggia deserta. Coloro che sono partecipi della gloria di Gesù devono essere anche partecipi del suo ministero, aiutando i deboli, gli infelici, gli scoraggiati. — Testimonies for the Church 9:31 (1909).SC 87.8

    La gente comune deve entrare nelle fila degli operai. Condividendo le sofferenze dei loro simili come Gesù condivise quelle dell'umanità, lo vedranno all'opera accanto a loro con gli occhi della fede. — Testimonies for the Church 7:272 (1902).SC 88.1

    Il Salvatore desidera manifestare la sua grazia e imprimere il suo carattere in tutti gli uomini. Egli ha riscattato gli uomini con il suo sangue e desidera renderli liberi, puri e santi. — The Desire of Ages, 827 (1898).SC 88.2

    L'invito a sacrificare tutto per il servizio è rivolto anche a noi. Non ci viene chiesto di servire come Eliseo né di vendere tutti i nostri beni, ma di offrire al Signore il primo posto nella nostra vita e non sprecare nessuna occasione per facilitare lo sviluppo della sua opera. Non siamo chiamati tutti a compiere lo stesso lavoro. Uno forse dovrà partire per un paese straniero, l'altro sarà chiamato a sostenere finanziariamente l'opera di evangelizzazione. Ma il Signore accetta il dono di ognuno. Ciò che conta è la consacrazione della nostra vita e di tutto ciò che essa implica. Coloro che desiderano realizzare questo obiettivo sentiranno l'appello divino e risponderanno positivamente. — Prophets and Kings, 221 (1916).SC 88.3

    L'uomo saggio del mondo che medita, pianifica e pensa costantemente ai propri affari, dovrebbe cercare di diventare saggio anche nelle questioni che riguardano un interesse eterno. Se impiegasse le stesse energie spese allo scopo conseguire i guadagni terreni per assicurarsi il tesoro del cielo e la vera vita che sgorga dalla vita di Dio, quali traguardi gli sarebbero preclusi? — Testimonies for the Church 6:297 (1900).SC 88.4

    Dio indurrà uomini che occupano posizioni umili ad annunciare il messaggio della verità presente. Molti si affretteranno, da un luogo all'altro, mossi dallo Spirito di Dio, per cercare di portare la luce a quelli che vivono nel buio. La verità sarà come un fuoco nelle loro ossa, che li inonderà del desiderio travolgente di illuminare quanti permangono nell'oscurità. Molti, anche non istruiti, proclameranno la Parola di Dio. I bambini saranno spinti dallo Spirito Santo a proclamare il messaggio del cielo; lo Spirito sarà riversato su quanti vorranno lasciarsi andare ai suoi impulsi. Abbandonando ogni prudenza e impedimento tipico umano, si uniranno all'esercito del Signore. — Testimonies for the Church 7:26, 27 (1902).SC 88.5

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