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Temperanza - Contents
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    4. Vittoria eterna

    L’importanza di vivere sanoLTI 129.3

    Coloro che lottano per correggere le proprie tendenze dovrebbero ricevere indicazioni sui principi di una vita sana. Devono comprendere che le trasgressioni delle leggi della salute, dovute a condizioni di vita malsane e a propensioni innaturali, aprono la via all'alcolismo. Soltanto vivendo secondo i principi della salute possiamo sperare di essere liberati dal desiderio di stimoli artificiali. Dio ci accorderà la forza di vincere le passioni se accetteremo di collaborare con lui e rispetteremo le sue leggi morali e fisiche.LTI 129.4

    Occupazione- auto sostenimentoLTI 129.5

    Chi si impegna ad attuare una riforma nella sua vita deve avere un'occupazione. Chi è in grado di lavorare non deve aspettarsi di ricevere cibo, vestiti e alloggio gratuitamente. Nel loro interesse si deve predisporre un piano affinché chi riceve possa donare l'equivalente, E importante incoraggiare ogni sforzo fatto per assicurarsi il proprio sostentamento: in questo modo aumenterà l'autostima e verrà assicurata un'indipendenza positiva. Occupare laLTI 129.6

    mente e il corpo in un lavoro utile è fondamentale per prevenire le tentazioni.LTI 130.1

    Delusioni e pericoliLTI 130.2

    Chi cerca di realizzare un'opera di riforma spesso resterà deluso. Molti di coloro che promettono di cambiare, modificheranno solo superficialmente abitudini e comportamento. Dopo aver seguito un impulso momentaneo, daranno l'impressione di essere cambiati, ma il cuore non si è rinnovato. Continuano a cullarsi nel loro egoismo, desiderano soddisfare i piaceri più vili e abbandonarvisi. Non sanno come si migliora il carattere e quindi non si può essere certi che rimangano fedeli ai principi. Hanno indebolito le loro forze mentali e spirituali cedendo a desideri e passioni e tutto questo li ha resi fragili.LTI 130.3

    Sono incostanti, variabili e sensuali. Spesso rappresentano una fonte di pericolo per gli altri. Considerati come uomini e donne convertiti, vengono affidati loro ruoli di responsabilità, e così occupano posti per cui il loro influsso può corrompere persone in buona fede.LTI 130.4

    L’unica soluzione è la totale dipendenza da CristoLTI 130.5

    Anche chi cerca di attuare sinceramente una riforma non è esente dal rischio di fallire. È importante trattare queste persone con grande saggezza ma anche con affetto. La tendenza a esaltare coloro che sono stati salvati da situazioni difficili può essere la causa della loro rovina. L'abitudine di invitare uomini e donne a testimoniare in pubblico le esperienze vissute nel peccato, è un pericolo per chi ascolta e per chi racconta: soffermarsi sugli scenari del peccato può corrompere la mente e lo spirito.LTI 130.6

    L'importanza eccessiva attribuita ai convertiti può essere pericolosa per loro, tanto che alcuni potrebbero essere indotti a credere che la vita vissuta nel peccato abbia accordato loro una certa notorietà. Si possono sviluppare un desiderio di celebrità e uno spirito di eccessiva fiducia in sé stessi che possono risultare fatali. SoloLTI 130.7

    diffidando di se stessi e contando sulla grazia del Cristo si può preservare il proprio equilibrio.LTI 131.1

    I riscattati devono aiutare gli altriLTI 131.2

    Coloro che dimostrano di essere veramente convertiti devono essere guidati a lavorare per gli altri. Non emarginate chi ha deciso di liberarsi di Satana per accettare Gesù. Se qualcuno manifesta che lo Spirito di Dio agisce in lui deve essere incoraggiato a collaborare nell'opera del Signore: «Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio» (Giuda 22).LTI 131.3

    Coloro che possono contare sulla sapienza divina riconosceranno quelli che hanno bisogno di aiuto e sono sinceramente pentiti; ma senza ricevere un incoraggiamento non sarebbero in grado di sperare. Il Signore farà il possibile perché i suoi collaboratori accolgano con affetto e amicizia chi è insicuro ma pentito. Qualunque siano stati i loro peccati, per quanto siano caduti in basso, se si pentono e si rivolgono a Gesù, egli li accoglierà. Cercate di offrire loro qualcosa da fare nell'opera del Signore. Se desiderano risollevare altri che sono caduti nell'abisso del peccato dovrete offrire loro l'occasione di farlo. Fate il possibile perché si impegnino a lavorare per il Maestro.LTI 131.4

    Quando nella vita di coloro che si erano abbandonati al peccato brilla la luce divina essi sono in grado di lavorare con successo in favore di chi è schiavo degli stessi peccati che hanno minato la loro esistenza. Tramite la fede in Cristo saranno in grado di assumersi incarichi importanti e responsabilità elevate nell'opera di salvezza dell'umanità. Essi conoscono le debolezze e la corruzione della natura umana, la forza del peccato e il potere delle cattive abitudini. Rendendosi conto della loro incapacità di vincere senza l'aiuto del Cristo, essi grideranno: «Ti affido, la mia vita senza speranza”.LTI 131.5

    Essi possono svolgere un'opera molto utile. Chi è stato tentato e ha sperimentato la sofferenza - per il quale sembravano non esserci più possibilità, ma che era stato salvato grazie al messaggio dell'amore divino - può comprendere meglio come salvare altri uomini. Il suo cuore che vibra di amore per il Cristo - che lo ha cercato e condotto nell'ovile del Signore - sa come entrare in contatto con coloro che si sono allontanati da Dio. Egli può condurre i peccatori verso l'Agnello di Dio. Non ha forse affidato se stesso senza riserve al Signore, e non è stato accolto nel suo ovile per amore del Figlio? Quella debole mano che si protendeva invocando aiuto è stata afferrata e grazie a quest'opera, molti figli perduti sono stati ricondotti al Padre.LTI 132.1

    The Ministry of Healing, pp. 176-179LTI 132.2

    Chi aiuta gli altri, aiuta sé stessoLTI 132.3

    Colui che è indebolito e degradato dall’indulgenza peccaminosa, può diventare un Figlio di Dio. E’ in suo potere il fare continuamente del bene agli altri e aiutarli a vincere la tentazione. Così facendo, egli stesso ne sarà beneficiato. Egli può diventare una luce chiara e brillante per il mondo e alla fine dalle labbra del Re di gloria potrà udire la seguente benedizione: Benfatto, servo buono e fedele. (Matteo 25:23LTI 132.4

    Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 149.LTI 132.5

    La temperanza presentata dal punto di vista del cristianoLTI 132.6

    In Australia ho incontrato un uomo considerato libero da ogni intemperanza eccetto una. Fumava. Venne ad ascoltarci sotto il tendone da campo, e una notte dopo essere rincasato, cominciò a lottare contro l’abitudine del tabacco e ottenne la vittoria. Alcuni dei suoi parenti, scettici, gli avevano promesso 50 libre di sterline qualora avesse smesso di fumare, ma lui non era riuscito a farlo... Però, disse l’uomo, quando si presentano i principi della temperanza come avete fatto voi, non si può resistere. Perché presentate l’abnegazione di Colui che diede la sua vita per noi. Io non lo conoscevo, ma ora desidero conoscerlo. NonLTI 132.7

    ho mai pregato! Sì, Ho abbandonato il fumo, ma questo è tutto quello che ho fatto e ci sono ancora altre cose che devo cambiare.LTI 133.1

    La nostra comunità ha pregato con lui. Poi, abbiamo anche scritto invitandolo a visitarci ancora. Finalmente il giorno in cui ha accettato Gesù arrivò e ora sta diventando una vera colonna della chiesa nel luogo dove vive. Egli sta lavorando con tutta l’anima per portare i suoi parenti alla conoscenza della Verità.LTI 133.2

    Evangelism, pp. 531,532LTI 133.3

    Un pescatore vincenteLTI 133.4

    Recentemente un pescatore è stato convertito alla Verità. Anche se fumava, per la grazia di Dio decise di abbandonare questo vizio. Gli fu chiesto: Ha avuto difficoltà nel rinunciare? - Certo, posso dire di sì — rispose — ma ho apprezzato com’è stata presentata la Verità. Ho imparato che il tabacco è dannoso, ho pregato il Signore di venirmi in aiuto, ed Egli l’ha fatto in molti modi. Tuttavia non ho deciso ancora di lasciare il tè, perché se non lo prendo, potrei soffrire di forti mal di testa. A questo punto, la sorella Sara McEnterfer intervenne spiegando quanto male può fare questo tipo di bevanda. Essa l’incoraggiò a rinunciare per il suo bene, e l’uomo disse: Sì, lo farò! Due settimane dopo egli venne alla riunione e diede la sua testimonianza e disse: Quando ho promesso di rinunciare al tè, sapevo ciò che dicevo. Non l’ho bevuto più ma, come risultato ho avuto un dolore alla testa ancora più forte. Allora ho pensato, devo veramente continuare a bere il tè per evitare il mal di testa? Devo dipendere dal tè fino a questo punto? Ora so che i suoi effetti sono nefasti, e per questa ragione non la berrò più. Da quel momento non ho più bevuto, e ogni giorno mi sento meglio. Il mal di testa è scomparso, la mia mente è più chiara di prima. Comprendo meglio la Bibbia quando la leggo.LTI 133.5

    Ho pensato a quest’uomo, povero dei beni di questo mondo, ma quanto coraggio morale occorreva per rinunciare alle abitudini di fumo e tè, iniziate sin della sua fanciullezza. Egli non ha pregato per ottenere un po’ d’indulgenza. No! Ha capito che il tabacco e il tè fanno male, e ha deciso di fare la cosa giusta. Egli ha dato prova cheLTI 133.6

    lo Spirito Santo stava lavorando nella sua mente e sul suo carattere per fare di lui un vaso d’onore.LTI 134.1

    Manuscript 86, 1897LTI 134.2

    Appoggiarci sulla Sua forzaLTI 134.3

    Il Signore ha un rimedio per ogni persona che è assalita da un forte appetito sia riguardo il fumo sia l’alcol o qualsiasi altra cosa nociva che distrugga la forza cerebrale e contamina il corpo. Egli c’invita a lasciare queste cose, a separarcene e a non toccare cose impure. Dobbiamo dare un esempio di temperanza cristiana. Dobbiamo fare tutto il possibile mediante l’abnegazione e il sacrificio per controllare l’appetito. Dopo averlo fatto, il Signore ci chiede di rimanere fermi nei nostri propositi e appoggiarci sulla Sua forza. Perché Lui desidera la nostra vittoria in ogni conflitto col nemico delle anime. Egli desidera che noi agiamo con saggezza, come saggi generali di un esercito, come uomini che hanno un perfetto controllo su sé stessi.LTI 134.4

    Manuscript 38½, 1905LTI 134.5

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