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    5. I Cristiani e la produzione di liquori

    Molti che esiterebbero a mettere tra le mani dei loro simili il bicchiere di liquore, si dedicano alla coltivazione del luppolo e così agiscono implicitamente contro la causa della temperanza. Non riesco a capire come, alla luce della legge divina, i cristianiLTI 109.6

    possano dedicarsi coscienziosamente alla coltivazione del luppolo o alla produzione di vino e sidro per il mercato.LTI 110.1

    Christian Temperance and Bible Hygiene, p. 32LTI 110.2

    Evitate l’apparenza del maleLTI 110.3

    Sento molta tristezza nel cuore quando uomini e donne intelligenti che si professano cristiani affermano che non vi è nulla di male nel produrre vino o sidro per il mercato, perché non essendo ancora fermentati non sono inebrianti. So che c’è un altro aspetto di questo tema che loro si rifiutano di considerare perché l’egoismo ha chiuso i loro occhi ai terribili mali che possono risultare dall’uso di questi stimolanti. Non vedo come i nostri fratelli possano astenersi da ogni apparenza di male quando si dedicano al commercio della coltivazione del luppolo, sapendo poi che uso si farà del luppolo.LTI 110.4

    Coloro che aiutano a produrre queste bevande che fermentano ed educano l’appetito per stimolanti più forti, avranno la ricompensa delle loro opere. Sono trasgressori della Legge di Dio, e saranno puniti per i peccati che commettono e per quelli che commisero altri perché influenzati dalle tentazioni che loro stessi posero sul loro cammino. Tutti quelli che professano di credere alla Verità presente e che si proclamano riformatori agiscano conseguentemente alla loro fede. Se una persona che si dedica alla produzione di vino o sidro per il mercato, e il suo nome è scritto nel registro di chiesa, dopo essere stata avvertita, consigliata ed esortata; essa continua nella sua pratica, dovrebbe essere posta sotto censura dalla chiesa. Quelli che non si lasciano dissuadere dal fare quest’opera sono indegni di occupare un posto e di mantenere il loro nome tra il popolo di Dio.LTI 110.5

    Dobbiamo essere seguaci di Cristo dobbiamo affrancare il nostro cuore e il nostro influsso contro ogni pratica malvagia. Come ci sentiremo nel giorno del giudizio di Dio nell’affrontare uominiLTI 110.6

    che a causa del nostro influsso sono diventati ubriachi? Stiamo vivendo nel giorno dell’espiazione, e ben presto i nostri casi saranno presentati davanti a Dio. Come staremo in piedi nel tribunale celeste se la nostra condotta ha favorito l’uso di stimolanti che pervertono la ragione e distruggono la virtù, la purezza e l’amore di Dio negli altri?LTI 111.1

    Testimonies, vol. 5, pp. 358, 359LTI 111.2

    L’amore per il denaro non deve indurre all’erroreLTI 111.3

    Ho un paio di ettari di terra, quando l’ho comprata ho piantato la vite per il vino, ma non venderò nemmeno una libbra di quest’uva ai negozianti. Certo, il denaro ricavato da questa vendita aumenterebbe il mio reddito; ma piuttosto che aiutare la causa dell’intemperanza, preferisco che si rovini e vada perduto.LTI 111.4

    L’amore per il denaro porterà gli uomini a violare la loro coscienza. Forse quel denaro sarà portato nella tesoreria del Signore, ma è certo che Dio non accetterà un’offerta tale: per Lui è un’offesa. Fu ottenuto violando indebitamente la sua legge che dice: ama il tuo prossimo come te stesso.LTI 111.5

    Non c’è scusa per il trasgressore nel dire che se non fosse lui a produrre il vino, ci sarebbe qualcun altro a farlo e il suo prossimo sarebbe diventato lo stesso alcolizzato. Per il fatto che ci sono persone che mettono la bottiglia di alcol sulle labbra del prossimo, i cristiani rischierebbero di macchiare i loro vestiti col sangue delle anime, e incorrere nella maledizione pronunciata su coloro che inducono in tentazione? Gesù invita i suoi seguaci ad arruolarsi sotto la Sua bandiera e ad aiutare a distruggere le opere del diavolo.LTI 111.6

    Il Redentore del mondo, che conosce bene la condizione della società odierna, descrive il mangiare e il bere come i peccati che condannano quest’epoca. Egli ci dice che com’era ai tempi di Noè, così sarà quando il Figlio dell’uomo apparirà.LTI 111.7

    Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca; e venne il diluvio e li fece perire tutti. (Luca 17:27) Lo stesso stato di cose esisterà negli ultimi tempi, e coloro che credono in questi avvertimenti, useranno la massima cautela per evitare la condanna.LTI 112.1

    Review and Herald, 2 Marzo 1884LTI 112.2

    Alla luce delle Scritture, la natura e la ragioneLTI 112.3

    Alla luce di quello che le Scritture, la natura e la ragione insegnano sugli effetti delle bevande alcoliche i cristiani non possono dedicarsi alla coltivazione del luppolo per fare la birra, o alla fabbricazione del vino o del sidro per la vendita. Se amano il prossimo come se stessi come possono contribuire a danneggiarlo?LTI 112.4

    The Ministry of Healing, p. 334LTI 112.5

    Fratelli, consideriamo questo argomento alla luce della Sacra Scrittura e esercitiamo un influsso decisivo riguardo la temperanza in tutte le cose. Le mele e l’uva sono doni di Dio, e dovrebbero essere usati come eccellente cibo salutare, e non trasformati per farne un uso scorretto. Dio sta inaridendo il raccolto della vite e mele a causa delle pratiche peccaminose degli uomini. Ci troviamo di fronte al mondo come riformatori, non diamo occasione agli infedeli o agli increduli di biasimare la nostra fede. Cristo ha detto: Voi siete il sale della terra… e la luce del mondo. (Matteo 5:13, 14)LTI 112.6

    Dimostriamo che i nostri cuori e le nostre coscienze sono sotto l’influsso trasformatore della grazia di Dio, e che le nostre vite sono sostenute dai principi puri della legge di Dio, anche se questi principi possono richiedere il sacrificio d’interessi temporali.LTI 112.7

    Testimonies, vol. 5, p. 361LTI 112.8

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