Capitolo 62 - I Riformatori medievali
WYCLIF
Fu un insegnante e un predicatore capace - La sua vita quotidiana era una dimostrazione delle verità che egli predicava. La sua conoscenza delle Scritture, la forza del suo ragionamento, la purezza della sua vita, il suo indomito coraggio e la sua integrità gli conquistarono la stima e la fiducia di tutti. - The Great Controversy, 81VLC 277.1
Non sentiva timore alcuno - Wyclif si appellò al Parlamento e qui attaccò la gerarchia romana, invitandola a presentarsi davanti al consiglio della nazione e chiedendo una riforma degli enormi abusi sanzionati dalla chiesa. La sua eloquenza nel descrivere le usurpazioni e la corruzione della sede papale confuse i suoi nemici. - The Great Controversy, 89VLC 277.2
Era coraggioso e umile - Wyclif, ripeté con fermezza i suoi insegnamenti e respinse le accuse dei suoi persecutori. Dimenticando la propria persona e la propria posizione, chiamò i suoi uditori in giudizio davanti al tribunale divino e pesò i loro sofismi e i loro inganni sulla bilancia della verità eterna. - The Great Controversy, 90VLC 277.3
HUSS
Predicatore della Parola di Dio - Huss cominciò l’opera della Riforma in un altro campo. Alcuni anni dopo aver preso i voti fu nominato pastore della cappella di Betlemme in Boemia. Il suo fondatore sosteneva, considerandola della massima importanza, la necessità di predicare la Scrittura nella lingua del popolo. Nonostante l’opposizione di Roma, in Boemia tale consuetudine non era stata del tutto abbandonata. Purtroppo però, molti ignoravano la Bibbia e fra la gente di ogni ceto imperversavano i vizi peggiori. Huss denunciò senza esitazione questi errori e fece appello alla Parola di Dio per inculcare i princìpi della Verità e della purezza da lui sostenuti. - The Great Controversy, 99VLC 277.4
GEROLAMO
Si esprimeva con chiarezza e potenza - Le parole di Gerolamo suscitarono stupore e ammirazione nei suoi stessi nemici. Per un anno intero egli era rimasto chiuso in carcere, nell’oscurità, senza poter leggere, in preda a grandi sofferenze fisiche e a profonde angosce. Eppure le sue argomentazioni erano esposte con tale chiarezza e potenza che si sarebbe detto avesse avuto la possibilità di studiare indisturbato. - The Great Controversy, 112, 113VLC 278.1
LUTERO
Il suo profondo fervore - Lutero abbracciò la vita monacale e fu anche ordinato sacerdote e chiamato all’insegnamento nell’università di Wittenberg. Qui egli approfondì lo studio delle Scritture nella sua lingua originale; cominciò a tenere conferenze sulla Bibbia, sul libro dei Salmi, i Vangeli e le Epistole furono spiegati a folle di ascoltatori entusiasti... Era un esperto delle Scritture e Dio era con lui. La sua eloquenza conquistava gli uditori, la chiarezza e la potenza con le quali egli presentava la verità convincevano le menti, mentre il suo profondo fervore toccava i cuori. - The Story of Redemption, 341VLC 278.2
Il suo intrepido comportamento - La forza semplice delle sue parole, la sua impavidità, il suo sguardo sereno ed eloquente, la sua calma e determinazione immutabile, manifestata in ogni parola e gesto, produssero una profonda impressione sull’assemblea. Era evidente che poteva essere indotto, sia con promesse o minacce a sottomettersi agli ordini di Roma. Ma Cristo parlò attraverso la testimonianza di Lutero con una potenza e maestà tali che in quei momenti ispirarono sia i suoi amici che i suoi nemici, a un sentimento di riverenza e ammirazione. - The Story of Redemption, 348VLC 279.1
Fu uno strumento scelto da Dio - Lutero fu uno strumento scelto da Dio per strappare la veste dell’ipocrisia della chiesa papale, ed esporre la sua corruzione. Alzò la voce, e con il potere dello Spirito Santo gridava contro i peccati esistenti e riprendeva i dirigenti del popolo. - Testimonies for the Church 1:372VLC 279.2
Calma, potenza e dignità - La calma e il potere maestoso di Lutero umiliò i suoi nemici, infliggendo al papato i colpi più terribili. - Testimonies for the Church 1:373VLC 279.3
Parole pronunciate con maestosità - La preghiera di Lutero fu ascoltata. Il coraggio e la fede ritornarono quando si trovò davanti ai suoi nemici. Si alzò timidamente davanti ai grandi uomini della terra, uomini, che sembravano lupi arrabbiati con gli occhi fissi su di lui, sperando di influenzarlo col loro potere e grandezza. Tuttavia, Lutero rimase fermo, sostenuto dalla forza di Dio, senza paura. Le sue parole furono pronunciate con tanta maestà e potenza che i suoi nemici non potevano fare nulla contro di lui… La calma che Lutero dimostrava era in forte contrasto con la passione e la rabbia di quei cosiddetti grandi uomini. Essi non poterono impaurirlo affinché abiurasse la Verità. Si mantenne fermo come una roccia nella sua nobile semplicità e nella sua serena determinazione. - Testimonies for the Church 1:374, 375VLC 279.4
Fece una esposizione convincente - In occasione del colloquio successivo, Lutero presentò un’esposizione chiara, concisa e convincente delle proprie idee, accompagnata da numerose e adeguate citazioni bibliche. - GC 136VLC 280.1
Parlava con solennità e fervore - La solennità e la sincerità delle sue parole gli davano una forza a cui gli stessi nemici erano incapaci di resistere. - The Great Controversy, 154VLC 280.2
La sua prudenza e dignità - “Per questa ragione, chiedo in tutta umiltà alla Maestà vostra che mi venga concesso il tempo per rispondere senza recare offesa alla Parola di Dio”. Formulando questa richiesta Lutero agiva con molta saggezza. Questo suo comportamento, infatti, convinse i presenti che egli non agiva spinto dall’impulso o dalla passione. Tanta calma e tanta padronanza di sé, inattesi, in chi si era dimostrato ardito oltre che deciso a non accettare nessun compromesso, accrescevano la sua forza e gli permettevano di rispondere con prudenza, decisione, saggezza e dignità tali da sorprendere o contrariare gli avversari i quali si sentivano colpevoli per la loro insolenza e per il loro orgoglio. - The Great Controversy, 156VLC 280.3
La preparazione attenta della sua difesa - Confidando in Dio, Lutero si preparò al confronto. Elaborò la sua risposta, esaminò alcuni passi dei suoi scritti e attinse dalle Scritture prove valide per sostenere le sue posizioni. Poi, posando la mano sinistra sul sacro Libro aperto davanti a lui, alzò la destra verso il cielo e giurò di rimanere fedele al Vangelo e di confessare apertamente la propria fede, anche se con questo avesse dovuto suggellare la sua testimonianza con il sangue. - The Great Controversy, 157VLC 280.4
Usò un tono umile e sottomesso - L’ufficiale imperiale gli chiese quale fosse la sua decisione e se intendesse ritrattare le sue tesi. Lutero rispose in tono umile e semplice, del tutto privo di violenza o di passione. Il suo contegno era rispettoso e deferente e ispirava una gioia e una fiducia tali che tutti ne furono sorpresi. - The Great Controversy, 158VLC 281.1
Coraggio e fermezza - Tramite la sua testimonianza Cristo stesso aveva parlato, con potenza e dignità tali che, almeno sul momento, avevano sorpreso e disorientato amici e nemici. - The Great Controversy, 160, 161VLC 281.2
Alla presenza di Dio - Gli esponenti di Roma erano molto contrariati nel vedere la loro autorità, che aveva fatto tremare i re e i nobili, schernita da un umile monaco e intendevano fargli provare tutto il peso della loro collera. Lutero, resosi conto del pericolo che lo minacciava, aveva parlato con la dignità e la calma che devono caratterizzare un cristiano. Le sue parole non avevano espresso né orgoglio, né passione, né rancore. Perdendo di vista sé stesso e i grandi che lo circondavano, egli aveva sentito la presenza di colui che è infinitamente superiore a papi, prelati, re e imperatori. Tramite la sua testimonianza Cristo stesso aveva parlato, con potenza e dignità tali che, almeno sul momento, avevano sorpreso e disorientato amici e nemici... L’elettore di Sassonia, Federico, che aveva atteso con ansia l’apparizione di Lutero davanti alla dieta, aveva ascoltato con viva emozione il suo discorso e, con gioia mista a orgoglio, era stato spettatore del coraggio, della franchezza e della padronanza di sé dimostrati dal frate e aveva deciso di schierarsi dalla sua parte. - The Great Controversy, 161, 162VLC 281.3
Il suo ragionamento era chiaro - Il contrasto fra i due antagonisti non mancò di produrre i suoi effetti. La calma, la semplicità, la serenità del riformatore, come pure la chiarezza della sua argomentazione, colpirono i presenti che, invece, ascoltavano con evidente disagio le orgogliose affermazioni di Eck. - The Great Controversy, 184VLC 281.4
GLI WESLEY E WHITEFIELD
Giustificazione e rinascita - Wesley consacrò la sua vita alla predicazione delle grandi Verità che aveva conosciute: la giustificazione per fede nel sangue di Gesù e la potenza rigeneratrice dello Spirito Santo, il cui frutto è una vita che si conforma a quella di Gesù.VLC 282.1
Whitefield e gli Wesley erano stati preparati alla loro missione dalla profonda convinzione del proprio stato di peccato. Per poter sopportare le sofferenze, come buoni soldati di Cristo, essi avevano sperimentato il disprezzo, la derisione e la persecuzione sia all’università sia nel ministero... Nella loro qualità di membri della Chiesa Anglicana, essi erano molto legati alle sue forme di culto, ma il Signore aveva presentato nella Sua Parola un ideale molto più elevato. Lo Spirito Santo li spinse a predicare Cristo crocefisso e la potenza dell’Altissimo accompagnava la loro opera. Migliaia di persone furono convinte dal loro stato di peccato e sperimentarono una reale conversione. Tuttavia era necessario che queste pecore fossero protette dai lupi rapaci. Wesley non pensava di fondare una nuova denominazione e si limitò a organizzare i neo convertiti in quella che fu definita la Methodist Connection. - The Great Controversy, 256, 257VLC 282.2
Il Vangelo della grazia di Dio - Pur predicando il Vangelo della grazia di Dio, Wesley cercava, come il suo Maestro, di “rendere la Sua legge grande e magnifica”. Con fedeltà egli svolse l’opera affidatagli da Dio conseguendo risultati meravigliosi. Alla fine della sua lunga vita, egli visse più di ottant’anni, dopo oltre mezzo secolo di ministero itinerante, gli aderenti al suo movimento, ufficialmente noti, superavano il mezzo milione. Comunque il numero di coloro che nel corso della sua attività evangelistica erano stati strappati dalla rovina, dalla degradazione del peccato e introdotti in una vita pura e più luminosa e quelli che grazie al suo insegnamento erano pervenuti a un’esperienza più ricca e più profonda, saranno noti solo quando l’intera famiglia dei redenti sarà riunita nel regno di Dio. La vita di Wesley presenta insegnamenti preziosi per ogni cristiano. Auguriamoci che la fede, l’umiltà, lo zelo instancabile, lo spirito di rinuncia e la devozione di questo messaggero di dio rivivano anche oggi nelle nostre chiese. - The Great Controversy, 264VLC 282.3
Uomini umili dei tempi della riforma
I loro argomenti erano semplici e forti - Coloro che non studiavano le Scritture personalmente, si accontentarono di accettare conclusioni, conformi ai propri desideri. Si tentò di confutare la Verità con argomentazioni e sofismi tramite le tradizioni dei Padri e l’autorità della chiesa. Per sostenere la validità del quarto comandamento, i suoi difensori ricorsero alla Bibbia. Uomini semplici, utilizzando solo la Parola di Dio, riuscirono a resistere agli attacchi dei teologi che, irritati e sorpresi, si accorsero che la loro eloquenza, basata sui sofismi, era impotente contro i semplici e chiari ragionamenti di uomini che avevano approfondito le Scritture piuttosto che le sottigliezze della Scolastica.VLC 283.1