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La Voce Nel Linguaggio E Nel Canto - Contents
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    Capitolo 21 - Illustrazioni, simboli e figure negli insegnamenti

    Le illustrazioni scelte appropriatamente - Gesù fu il più grande Maestro che il mondo abbia mai conosciuto. Presentava la Verità in modo chiaro e convincente, e le illustrazioni che usava erano pure e superiori. Non ha mai mescolato simboli e figure volgari con l’istruzione divina, o cercato di compiacere la curiosità, né gratificare il tipo di ascoltatori solo per passatempo. Non ha mai portato la Verità sacra a un livello comune e le illustrazioni comiche che alcuni ministri dell’Evangelo usano, non furono mai pronunciate dalle sue labbra divine. Cristo non ha mai impiegato illustrazioni per divertire o provocare risate. - The Review and Herald, August 6, 1895VLC 73.1

    Non faceva battute per richiamare l’attenzione - Il divino Maestro non usava illustrazioni che proiettassero la più piccola ombra sull’anima. Le Sue parole avevano un carattere puro ed elevato. Non accondiscese a pronunciare qualcosa di comico, al fine di richiamare l’attenzione del pubblico. - The Review and Herald, August 6, 1895VLC 73.2

    Illustrazioni di cose comuni - Gesù illustrava le glorie del regno di Dio con l’uso delle esperienze e degli eventi della terra. Con amore, compassione e tenerezza, rallegrava e confortava tutti quelli che lo ascoltavano, perché le Sue labbra traboccavano di grazia e trasmettevano agli uomini, nel modo più amabile, i tesori della Verità. - Counsels to Parents, Teachers, and Students, p. 240VLC 73.3

    Traeva lezioni spirituali dalla natura - II grande Maestro metteva i suoi uditori in contatto con la natura perché potessero udire quella voce che parla attraverso tutte le cose create, e via via che i loro cuori si facevano sensibili e le loro menti ricettive, li aiutava a interpretare l’insegnamento spirituale delle scene che i loro occhi contemplavano. Le parabole, per mezzo delle quali insegnava lezioni di verità, rivelano come la sua mente fosse aperta all’influsso della natura, e come provasse piacere ad attingere insegnamenti spirituali dalle circostanze della vita di tutti i giorni.VLC 73.4

    Gli uccelli dell’aria, i gigli dei campi, il seminatore e il seme, il pastore e la pecora: con queste immagini Cristo rendeva chiare verità eterne. Nelle sue illustrazioni si serviva anche degli eventi della vita, dell’esperienza quotidiana di coloro che lo ascoltavano: il lievito, il tesoro nascosto, la perla, la rete da pesca, la dramma perduta, il figlio prodigo, la casa sulla roccia e quella sulla sabbia. Nelle sue lezioni c’era qualcosa che interessava ogni mente e che faceva appello a ogni cuore. Ed 102VLC 74.1

    Luoghi accuratamente scelti per i sermoni - Il Redentore del mondo ha cercato di presentare le Sue istruzioni in modo semplice e puro, affinché tutti potessero comprenderle. Generalmente presentava i suoi discorsi all’aria aperta. Non vi erano pareti che potessero contenere tutti quelli che lo seguivano, ma Lui aveva motivi particolari per recarsi sulle colline e sulle spiagge, dove presentava le Sue lezioni. Si serviva dei paesaggi e faceva uso di oggetti e scene di vita quotidiana a loro familiari per illustrare le importanti Verità.VLC 74.2

    Alle Sue istruzioni associava le opere di Dio nella natura. Gli uccelli che cantavano senza alcuna preoccupazione; i fiori della valle che risplendevano nella loro bellezza, gli iris che crescevano in pace e tranquillità nella loro purezza nel letto del lago, gli alberi alti, le terre coltivate, le spighe ondulate, il terreno infecondo, gli alberi senza frutto, le colline eterne, le correnti gorgoglianti, il tramonto del sole che colorava e indorava i cieli — Gesù si serviva di tutte queste illustrazioni per impressionare i suoi ascoltatori con la Verità divina. Egli collegava le parole di vita con le opere del creato in cielo e sulla terra. Voleva impressionare le loro menti, affinché quando vedevano le opere meravigliose di Dio nella natura, le sue lezioni sarebbero tornate fresche alla loro memoria. - Testimonies for the Church, vol. 2, pp. 579,580VLC 74.3

    Dal noto all’ignoto - Nel Suo insegnamento Cristo traeva le sue illustrazioni dal grande tesoro dei legami e degli affetti della famiglia e della natura. L’ignoto fu illustrato da ciò che era conosciuto; le verità sacre e divine erano cose naturali e terrene, familiari alla gente che lo circondava. Tutte queste cose parlavano ai cuori della gente, e lasciavano una profonda impressione nelle loro menti.VLC 75.1

    Le parole di Cristo misero in una nuova luce gli insegnamenti della natura, facendone di esse delle nuove rivelazioni. Egli parlava delle cose da Lui stesso create, perché avevano delle qualità e proprietà che gli appartenevano. Nella natura come nelle sacre pagine dell’Antico Testamento, sono rivelate delle verità portentose e nel Suo insegnamento Gesù rivelò queste verità alla gente, collegandole alla bellezza delle cose naturali. - Counsels to Parents, Teachers, and Students, pp. 178,179VLC 75.2

    Figure e simboli - Per il suo scopo, il Signore celava le verità spirituali con figure e simboli. Mediante l’uso di figure retoriche, spesso dava ai suoi accusatori e nemici il rimprovero più semplice ed efficace, ed essi non potevano trovare nulla nelle Sue parole che lo potessero condannare. Le parabole e i confronti erano il miglior metodo per comunicare la Verità divina. Con un linguaggio semplice, usando figure e illustrazioni sacre tratte dal mondo naturale, svelava la verità spirituale ai Suoi ascoltatori, dando espressione ai meravigliosi princìpi, che potevano introdursi nelle loro menti senza lasciare traccia se Lui non avesse unito le sue parole alle scene commoventi della vita, dell’esperienza o della natura. In questo modo, Gesù risvegliava il loro interesse, promuoveva uno spirito di ricerca, e quando aveva la loro attenzione imprimeva decisamente in loro la testimonianza della verità. Così poteva impressionare correttamente i loro cuori, affinché in futuro, i suoi ascoltatori potessero guardare alle cose che Lui aveva relazionato alla lezione, e ricordare per sempre le parole del divino Maestro. - Fundamentals of Christian Education, p. 236VLC 75.3

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