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Consigli sull’ economato cristiano - Contents
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    Capitolo 68: Condividere la gioia dei redenti

    Ci sarà una ricompensa per gli amministratori di Dio devoti e disinteressati che lavorano per la sua opera, come anche per coloro che volontariamente collaborano per il suo sviluppo.CEC 249.3

    Coloro che sono impegnati a tempo pieno e coloro che offrono il loro denaro per sostenere l’opera di Dio riceveranno la rimunerazione promessa al servitore fedele.CEC 249.4

    Ogni amministratore che gestisce con saggezza i beni che gli sono stati affidati parteciperà alla gioia del suo Signore. Qual è questa gioia? “Così, vi dico, anche gli angeli di Dio fanno grande festa per un solo peccatore che cambia vita”. Luca 15:10 (Tilc). Coloro che hanno lavorato fedelmente per la salvezza degli uomini saranno gratificati da un elogio, da una santa benedizione e si uniranno ai redenti in cielo, per celebrare la festa della mietitura.CEC 249.5

    Quale gioia immensa si manifesterà quando i riscattati dal Signore si riuniranno nelle case preparate per loro! Quale gioia per tutti coloro che, nella rinuncia, hanno collaborato con Dio nel compimento della sua opera sulla terra! Quale soddisfazione per ogni mietitore sentire Gesù dirgli con voce chiara e melodiosa: “Venite, voi che siete i benedetti del Padre mio; entrate nel regno che è stato preparato per voi fin dalla creazione del mondo”. Matteo 25:34 (Tilc). “Entra nella gioia del tuo signore”.CEC 250.1

    Il Redentore è glorificato perché non è morto inutilmente. Coloro che hanno collaborato con Dio, gioiscono del risultato del loro impegno in favore degli uomini destinati alla morte eterna e ne provano soddisfazione. Le ore d’angoscia, le circostanze imbarazzanti, le tristezze vissute perché alcuni rifiutavano di conoscere e accettare il messaggio di pace, tutto ciò era ormai dimenticato. Non si ricordavano neanche degli atti di rinuncia per sostenere l’opera. Mentre osservano gli uomini che grazie a loro hanno conosciuto Gesù e sanno che sono salvati per sempre — testimoni della misericordia di Dio e dell’amore del Redentore — intonano canti di gioia e di riconoscenza. — The Review and Herald, 10 ottobre 1907.CEC 250.2

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