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Consigli sull’ economato cristiano - Contents
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    Integrità negli affari

    Se nei confronti dei nostri simili ci comportiamo in maniera disonesta agiremo nello stesso modo con Dio. Gli uomini che persistono nella disonestà continueranno ad applicare gli stessi principi e finiranno per ingannare se stessi e perdere la vita eterna. Essi sacrificheranno l’onore e la religione per un vantaggio immediato. Uomini simili si trovano anche all’interno della chiesa e se non impareranno per esperienza cosa significa nascere di nuovo, non vedranno il regno di Dio. L’onestà dovrebbe caratterizzare tutte le azioni della nostra vita. Gli angeli del cielo esaminano tutte le nostre opere e quando non vengono rispettati i principi divini scrivono nel libro la parola “mancante”.CEC 101.1

    Gesù dice: “Non accumulate ricchezze in questo mondo. Qui i tarli e la ruggine distruggono ogni cosa e i ladri vengono e portano via”. Matteo 6:19 (Tilc). Le ricchezze offuscano le nostre facoltà e assorbono tutti i nostri interessi escludendo Dio e la verità.CEC 101.2

    All’epoca di Cristo l’amore per il denaro, che spinge ad acquisire tesori terreni, era la passione dominante degli ebrei. Le preoccupazioni nobili ed eterne erano subordinate agli sforzi per procurarsi beni terreni e potere. Per gli uomini le preoccupazioni mondane sostituivano Dio e la religione. La sete di ricchezza esercitava nella vita un tale fascino, un così forte richiamo da corrompere ogni principio morale e trascinare gli uomini alla perdizione. Il nostro Salvatore ci ha avvertiti del pericolo dell’avidità che spinge ad accumulare ricchezze.CEC 101.3

    Tutti i settori, gli affari, i mestieri o le professioni interessano Dio e ogni cristiano ha ricevuto la possibilità di partecipare all’opera del Signore. Chiunque lavori come rappresentante, o in un negozio o in un ufficio è considerato responsabile dell’onestà e della saggezza con cui utilizza i propri talenti. Si tratta dello stesso tipo di responsabilità che ha un pastore nella predicazione e nell’insegnamento. Se gli uomini acquisiscono dei beni trasgredendo la Parola di Dio, sacrificano i principi dell’onestà e della giustizia. Una sete di guadagno senza limiti, può spingere persino coloro che si definiscono cristiani a seguire le abitudini della nostra società. Essi infatti possono essere spinti a disonorare la propria religione frodando negli affari, opprimendo la vedova e l’orfano, privando lo straniero dei suoi diritti legittimi. — The Review and Herald, 18 settembre 1888.CEC 101.4

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