Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Consigli sull’ economato cristiano - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Parte 8: Le vere motivazioni della generosità

    Capitolo 39: Lo scopo autentico del servizio

    All’epoca di Cristo i Farisei cercavano di meritarsi le benedizioni celesti, per assicurarsi gli onori e la prosperità, che consideravano come la ricompensa delle loro virtù. Evidenziavano le loro opere buone anche per attirare l’attenzione degli altri e acquisire una buona reputazione. Gesù non gradiva la loro ostentazione e dichiarava che Dio non prendeva in considerazione atteggiamenti simili e che l’adulazione e l’ammirazione della gente, che essi ricercavano con tanto ardore, era l’unica ricompensa che avrebbero ottenuto.CEC 139.1

    “...quando aiuti qualcuno, non farlo sapere a nessuno, neanche ai tuoi amici. La tua elemosina rimarrà segreta; ma Dio, tuo Padre, vede anche ciò che è nascosto, e ti ricompenserà”. Matteo 6:3 (Tilc).CEC 139.2

    Queste parole di Gesù non significavano che tutti gli atti di carità devono essere tenuti segreti. L’apostolo Paolo, scrivendo ispirato dallo Spirito Santo, non nasconde il generoso sacrificio dei cristiani di Macedonia. Racconta gli effetti della presenza della grazia del Salvatore nella loro vita affinché altri rimangano colpiti dallo stesso influsso. Scrivendo alla chiesa di Corinto disse: “...e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi”. 2 Corinzi 9:2.CEC 139.3

    Le parole del Salvatore invitano chiaramente a non esercitare la carità soltanto per ricevere la lode e gli onori dagli uomini. Il vero amore non desidera pubblicità. Coloro che ricercano intensamente lodi e adulazione sono cristiani soltanto di nome.CEC 139.4

    Le buone opere dei discepoli di Cristo glorificano il Maestro che ha donato loro grazia e potenza per compierle e non coloro che ne sono stati soltanto gli strumenti. Ogni buona opera è compiuta grazie all’intervento dello Spirito, non per glorificare colui che lo riceve ma colui che lo dona.CEC 139.5

    Quando il messaggio del Salvatore ci illumina, le labbra si schiudono per intonare canti di lode e di riconoscenza nei confronti di Dio. I nostri pensieri e le nostre conversazioni non dovranno avere come tema centrale le nostre preghiere, il compimento del nostro dovere, la nostra generosità o il nostro spirito di sacrificio. Gesù deve essere glorificato: l’egoismo deve sparire e Gesù sarà tutto in tutti.CEC 139.6

    Dobbiamo donare con tutto il cuore, non per fare sfoggio di buone azioni, ma per la solidarietà e l’amore che nutriamo nei confronti di coloro che soffrono. La sincerità e la bontà sono motivazioni approvate da Dio ed Egli considera più preziosi dell’oro coloro il cui amore è sincero e il cui cuore è completamente consacrato a lui.CEC 140.1

    Non dobbiamo pensare a una qualsiasi forma di remunerazione, ma unicamente al nostro dovere. — Thoughts from the Mount of Blessing, 120, 121.CEC 140.2

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents