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Consigli sull’ economato cristiano - Contents
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    Le ricchezze sono un handicap

    Pochi si rendono conto della forza del loro attaccamento al denaro fino al giorno in cui devono affrontare una prova. Molti di coloro che professano di essere discepoli di Gesù dimostrano di non essere pronti per il cielo. Le loro azioni manifestano che il loro amore per il denaro supera quello per Dio o per il loro prossimo. Come il giovane ricco si preoccupano del senso della vita; ma quando ricevono il messaggio e capiscono quanto costerà loro uniformarvisi rinunciando alle ricchezze terrene, pensano che il cielo richieda un sacrificio troppo grande. Più consistenti sono i tesori che si possiedono sulla terra, maggiore è la difficoltà di comprendere che non ci appartengono ma che ci sono stati affidati per utilizzarli alla gloria di Dio.CEC 106.1

    In questo caso Gesù colse l’occasione di dare ai suoi discepoli un profondo insegnamento e disse loro: “Io vi dico in verità che un ricco malagevolmente entrerà nel regno dei cieli. (...) È più facile a un cammello passare per la cruna di un ago che ad un ricco entrare nel regno di Dio”. Matteo 19:23, 24.CEC 106.2

    Persone ricche che sono povere e persone povere che sono ricche

    Consideriamo il potere delle ricchezze. L’influsso dell’amore per il denaro sullo spirito umano è quasi paralizzante. Le ricchezze esercitano un forte fascino che trascina coloro che le posseggono ad agire come se fossero privi della ragione. Più sono ricchi più vogliono diventarlo. Con l’aumentare delle loro ricchezze aumenta il loro timore nei confronti del futuro. Essi diventano avari ed egoisti e temono che Dio non provvederà alle loro necessità. Sono veramente poveri: accumulando le loro ricchezze hanno posto in esse la loro fiducia e hanno perso la loro fede in Dio e nelle sue promesse. L’uomo povero, fiducioso e fedele, diventa ricco agli occhi di Dio impiegando il poco che possiede al servizio dei suoi simili. Ritiene che il suo prossimo abbia dei diritti che egli non può ignorare ubbidendo ai comandamenti di Dio: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Considera che la salvezza dei suoi simili abbia un’importanza maggiore di tutto l’oro e l’argento del mondo intero.CEC 106.3

    Il Cristo indica il modo in cui coloro che possiedono dei capitali, ma sono poveri per Dio, possono acquisire le vere ricchezze. Egli dichiara: “Vendete i vostri beni e fatene elemosina...” (Luca 12:33) e “fatevi dei tesori in cielo”. Il rimedio proposto consiste nel provare lo stesso attaccamento per i beni celesti. Investendo i loro beni nell’opera di Dio, per proclamare il messaggio di salvezza agli uomini e soccorrere coloro che sono in difficoltà, essi diventano ricchi in opere buone e accumulano “in modo da farsi un tesoro ben fondato per l’avvenire, a fin di conseguire la vera vita”. 1 Timoteo 6:19. Essi fanno un investimento sicuro.CEC 106.4

    Molti dimostrano che non hanno fiducia nella banca del cielo. Scelgono di affidare il loro denaro al mondo piuttosto che investirlo in cielo. Questi ricchi, che in realtà sono poveri, pur professando di servire Dio, sono da compatire. Essi pretendono di conoscere Dio ma lo rinnegano con le loro azioni. Essi sono immersi nelle tenebre spirituali. Professano di credere alla verità ma la loro vita non corrisponde alla loro professione di fede. L’amore per le ricchezze rende gli uomini egoisti, duri e arroganti. — The Review and Herald, 15 gennaio 1880.CEC 107.1

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