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Sulle orme del gran medico - Contents
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    Un vero punto di riferimento

    La più nobile di tutte le scienze è quella che ha come obiettivo la salvezza degli uomini. La più grande opera a cui un essere umano può aspirare è quella di aiutare altri ad abbandonare il peccato e incamminarsi sulla via della santificazione. Per poter realizzare questo obiettivo è necessario porre solide basi, perseguire un’educazione scrupolosa che scaturisce dalla collaborazione di genitori e insegnanti che non si limitano a offrire l’istruzione che la scienza tradizionale richiede abitualmente. Occorre qualcosa di più di una cultura intellettuale.OGM 213.7

    L’educazione è completa soltanto quando sono educati il corpo, la mente e lo spirito. Il carattere deve essere sottoposto a disciplina perché si sviluppi completamente e si nobiliti. Tutte le facoltà della mente e del corpo devono essere sviluppate ed educate adeguatamente. È un dovere potenziare ed esercitare ogni qualità che ci permetterà di lavorare con più efficacia per il Signore.OGM 214.1

    La vera educazione coinvolge l’intero essere e insegna come impegnare le nostre capacità. Ci permette di utilizzare al meglio la mente, le ossa, i muscoli del corpo e del cuore. Le facoltà mentali, che hanno un ruolo guida, devono governare il corpo. I desideri e le passioni sono sottoposti al controllo della coscienza e dei legami spirituali. Il Cristo desidera guidare l’umanità, desidera condurci, se lo onoriamo, sui nobili sentieri della purezza. Tramite l’influsso straordinario della sua grazia diventiamo perfetti in lui.OGM 214.2

    Gesù venne educato in famiglia. La madre fu il suo primo insegnante. Dalle sue parole e dagli scritti dei profeti imparò le realtà divine. Viveva in una famiglia di semplici artigiani e si occupava con gioia e impegno della sua parte di responsabilità familiari. Colui che aveva regnato nei cieli fu un lavoratore fedele, un figlio ubbidiente e affettuoso. Imparò un mestiere e lavorò con Giuseppe nella bottega da falegname. Vestito come un operaio, passava per le strade del villaggio rientrando a casa o andando al lavoro. Le persone all’epoca valutavano la realtà dall’apparenza esteriore. La religione, avendo perso la sua potenza, aveva privilegiato le forme esteriori e il lusso. La vita di Gesù era in aperto contrasto con questa tendenza, denunciava la vanità di quelle realtà che gli uomini consideravano essenziali. Non frequentava le scuole del suo tempo che tendevano a esaltare realtà prive di una vera importanza e sminuire quelle di maggior valore. Gesù formò la propria educazione attingendo dalle fonti divine, dal semplice lavoro, dallo studio delle Scritture, dalla natura e dalle esperienze della vita che rappresentano i libri di testo di Dio ricchi di insegnamenti per coloro che li utilizzano: “E il bambino cresceva e si fortificava; era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui”. Luca 2:40.OGM 214.3

    Con questa preparazione si impegnò nella sua missione esercitando sugli uomini con cui entrava in contatto un influsso positivo e una potenza trasformatrice che essi non avevano mai sperimentato.OGM 214.4

    La casa è la prima scuola del bambino ed è in questo ambito che saranno gettate le basi per una vita di servizio. I principi insegnati non dovranno essere soltanto teorici. Nella misura in cui la sua forza e la sua intelligenza sono sufficientemente sviluppate devono essergli assegnati dei doveri da compiere in casa. Deve essere incoraggiato ad aiutare suo padre o sua madre, a fare sacrifici e controllarsi, a soddisfare le esigenze degli altri prima delle proprie, a cogliere ogni occasione per incoraggiare e aiutare fratelli, sorelle, amici e manifestare gentilezza per i più anziani, i malati e gli infelici. Nella misura in cui lo spirito di servizio sarà vivo nella famiglia si svilupperà anche nella vita dei figli. Essi impareranno a provare gioia nel servizio e nello spirito di sacrificio in vista del bene del prossimo.OGM 215.1

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