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Sulle orme del gran medico - Contents
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    Capitolo 6: Salvati per servire

    È mattina sul Mar di Galilea. Gesù e i suoi discepoli sono arrivati sulla spiaggia dopo aver trascorso una notte di tempesta in mezzo al mare. La luce del sole che sta sorgendo accarezza il mare e la terra portando la benedizione della pace. Ma appena mettono piede sulla sabbia essi vengono accolti da uno spettacolo più sconvolgente del mare agitato dalla tempesta. Da alcuni nascondigli che si trovavano in mezzo alle tombe saltano fuori due pazzi che si scagliano su di loro come per pestarli. Sul corpo hanno dei pezzi di catene che avevano spezzato per liberarsi e scappare. Hanno la carne dilaniata e sanguinante, lo sguardo minaccioso sotto i lunghi capelli arruffati. Hanno perso ogni parvenza di umanità. Somigliano più a delle bestie che a degli uomini.OGM 43.8

    I discepoli e i loro amici fuggono in preda al panico, ma si accorgono subito che Gesù non è con loro e si mettono a cercarlo. Egli è là dove lo avevano lasciato. L’uomo che aveva calmato la tempesta, che prima aveva affrontato Satana e lo aveva sconfitto, quell’uomo non scappa di fronte a quegli indemoniati. Quando i due uomini si avvicinano a lui digrignando i denti con la schiuma alla bocca, Gesù alza la mano che aveva sedato le onde con un semplice cenno e gli uomini non fanno un altro passo. Essi rimangono davanti a lui pieni di rabbia, ma senza poter fare niente. Allora Gesù ordina con autorità agli spiriti di uscire da loro. Essi capiscono che hanno davanti a loro colui che può salvarli dai demoni che li tormentano. Allora si gettano ai suoi piedi per chiedere il suo perdono, ma quando stanno per aprire la bocca, i demoni parlano attraverso di loro gridando: “Che c’è fra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qua prima del tempo a tormentarci?” Matteo 8:29.OGM 44.1

    Gli spiriti sono costretti a lasciare libere le loro vittime e negli indemoniati si verifica un meraviglioso cambiamento. La loro mente inizia a schiarirsi luce. I loro occhi brillano di sapienza. La loro espressione rimasta per tanto tempo deformata a immagine di Satana diventa all’improvviso dolce, le mani insanguinate tornano sane e quegli uomini possono usare la loro voce per lodare Dio.OGM 44.2

    Intanto i demoni, abbandonate le sembianze umane, entrano in un branco di maiali e li conducono verso la morte. I guardiani diffondono subito la notizia e la gente si riversa in massa per strada per andare incontro a Gesù. Fino ad allora quei due indemoniati erano stati il terrore del paese. Ora questi due uomini, vestiti e nel pieno possesso delle facoltà mentali, sono seduti ai piedi di Gesù ascoltando le sue parole e glorificando il nome di colui che li ha guariti. Ma le persone che hanno osservato tutta la scena non sono contente perché, per loro, avere perso i maiali è più importante della liberazione di quei prigionieri dal potere di Satana. In preda al terrore circondano Gesù pregandolo di andarsene. Egli li accontenta. Sale sulla barca e si dirige sulla sponda opposta.OGM 44.3

    Ben diverso è lo stato d’animo dei due indemoniati liberati. Vogliono stare in compagnia del loro Liberatore. Accanto a lui si sentono al sicuro dai demoni che hanno tormentato la loro esistenza e imbruttito la loro personalità. E quando Gesù sta per salire sulla barca essi si tengono stretti a lui, si inginocchiano ai suoi piedi e gli chiedono di rimanere con lui per poter ascoltare le sue parole. Ma Gesù dice loro di andarsene a casa e raccontare le grandi cose che il Signore ha fatto per loro. Ora hanno un compito da svolgere, quello di andare nelle case dei pagani e parlare delle benedizioni che hanno ricevuto da Gesù. È duro per loro separarsi dal Salvatore. Dovranno affrontare grosse difficoltà nei rapporti con i loro concittadini pagani. Inoltre la loro reputazione è stata intaccata a causa del lungo isolamento che hanno dovuto sopportare e questo influirà negativamente sul loro compito. Ma non appena Gesù spiega qual è il loro dovere, essi si mostrano pronti a ubbidire.OGM 44.4

    Essi non si limitano a parlare di Gesù solo ai loro parenti e ai vicini, ma girarono per tutta la Decapoli esaltando la sua potenza in grado di salvare e raccontando il modo in cui erano stati liberati dai demoni.OGM 45.1

    Anche se gli abitanti di Gerasa non avevano ricevuto Gesù, egli non li lasciò nell’oscurità che essi avevano scelto. Quando gli chiesero di allontanarsi da loro, non avevano ancora ascoltato le sue parole. Erano all’oscuro del messaggio che avevano rigettato. Fu per questo che egli mandò loro un messaggio attraverso coloro che non avrebbero potuto rifiutare di ascoltare.OGM 45.2

    Nel causare la morte dei maiali, Satana voleva allontanare il popolo dal Salvatore e impedire la predicazione del Vangelo in quella regione. Ma fu proprio questo evento a risvegliare il paese, come nessun’altra cosa avrebbe potuto fare, concentrando l’attenzione sul Cristo. Anche se il Salvatore era partito, rimasero quei due uomini da lui guariti a testimoniare della sua potenza. Quelli che prima erano strumenti del principe delle tenebre diventarono strumenti della luce, messaggeri del Figlio di Dio. Quando Gesù ritornò nella Decapoli la gente lo seguiva costantemente e per tre giorni migliaia di persone che provenivano dai paesi vicini ascoltarono il messaggio della salvezza.OGM 45.3

    I due indemoniati guariti furono i primi missionari che il Cristo inviò per insegnare il Vangelo nella regione della Decapoli. Questi uomini avevano ascoltato le sue parole solo per poco tempo. Essi non avevano seguito neppure un solo sermone pronunciato dalla sua stessa bocca. Essi non potevano insegnare al popolo come i discepoli che erano stati ogni giorno a contatto con il Cristo. Tuttavia potevano raccontare ciò che sapevano, ciò che avevano visto, sentito e provato della potenza del Salvatore. Questo è quello che ognuno può fare quando il suo cuore è stato toccato dalla grazia di Dio. Questi sono i testimoni che il Signore desidera. Ma gli uomini muoiono perché questi testimoni mancano.OGM 45.4

    Il Vangelo non deve essere presentato come una teoria morta, ma come una forza vitale capace di cambiare l’esistenza. Dio vorrebbe che i suoi discepoli fossero testimoni del fatto che, attraverso la sua grazia, gli uomini possono avere un carattere simile al Cristo e possono essere felici nella certezza del suo immenso amore. Egli vorrebbe che noi fossimo testimoni del fatto che egli non può essere soddisfatto finché tutti coloro che accettano di essere salvati non verranno riabilitati e restituiti al loro sacro privilegio di essere suoi figli.OGM 45.5

    Egli accetta generosamente perfino coloro che hanno avuto un comportamento estremamente offensivo nei suoi confronti. Quando si pentono, egli dona loro il suo Spirito divino e li manda in mezzo agli infedeli per annunciare la sua misericordia. Attraverso la potenza del Cristo è ancora possibile vedere come delle persone che erano nelle mani di Satana vengono trasformate in messaggeri di giustizia e inviati a raccontare le grandi cose che il Signore ha fatto per loro e quanta compassione ha avuto per loro.OGM 46.1

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