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Sulle orme del gran medico - Contents
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    Insegnare i principi della salute

    Coloro che lavorano per la diffusione del messaggio del Vangelo devono essere in grado di comunicare i principi di una vita sana, perché la maggior parte delle malattie potrebbero essere prevenute facendo semplicemente attenzione alle leggi della salute.OGM 76.4

    La gente deve comprendere l’importanza di questi principi per il benessere in questa vita e in quella futura. Per questo è necessario sottolineare le loro responsabilità nei confronti del corpo umano — che il Creatore ha scelto come dimora — di cui sono i custodi. Essi devono comprendere la verità contenuta nelle Scritture: “...Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”. 2 Corinzi 6:16.OGM 76.5

    Molte persone sarebbero contente di conoscere semplici metodi per curarsi, per sostituire quei farmaci che nel tempo intossicano l’organismo. È necessaria un’attenta informazione in materia di alimentazione. Le cattive abitudini, come l’uso di cibi non sani, sono responsabili dell’intemperanza, della violenza e della miseria che creano sofferenza nel mondo.OGM 76.6

    Insegnando i principi della salute si deve sempre avere presente il principale obiettivo della riforma sanitaria, che è quello di assicurare lo sviluppo del corpo, della mente e dello spirito. Occorre sottolineare che le leggi della natura sono leggi divine, istituite in vista del nostro bene e il loro rispetto assicura felicità in questa vita e prepara per quella futura. Aiutate le persone a riconoscre nelle opere della natura l’espressione dell’amore e della sapienza divina. Incoraggiatele a studiare il meraviglioso capolavoro del corpo umano e le leggi che ne regolano il funzionamento. Coloro che riescono a riconoscere le espressioni dell’amore di Dio, che comprendono la saggezza, lo scopo ultimo delle sue leggi e gli effetti dell’ubbidienza, potranno considerare da un punto di vista totalmente diverso i loro doveri e i loro obblighi. Il rispetto delle leggi della salute non rappresenterà più un sacrificio o una rinuncia ma una grande benedizione.OGM 77.1

    Tutti coloro che diffondono il messaggio del Vangelo devono comprendere che l’insegnamento di questi principi rientra nel compito che è stato loro affidato: quest’opera è particolarmente necessaria e il mondo ne attende la realizzazione.OGM 77.2

    Ovunque si osserva la tendenza a sostituire il lavoro individuale con quello svolto da gruppi organizzati. Ci si orienta verso la fusione in società, verso la centralizzazione, la fondazione di grandi chiese e istituzioni. Molti delegano la beneficenza a strutture preposte evitando il contatto diretto e così il loro cuore diventa sempre più insensibile. Ripiegati e preoccupati solo di se stessi, perdono la sensibilità e si spegne in loro l’amore per il Signore e per il prossimo.OGM 77.3

    Il Cristo ha affidato ai suoi discepoli un compito da svolgere individualmente, che non può essere delegato. Il compito di assistere poveri e malati e comunicare il messaggio del Vangelo a coloro che si sono allontanati da Dio, non deve essere affidato a gruppi di beneficenza organizzata: la responsabilità è individuale, richiede impegno e sacrificio personale. “Va’ fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare...” ordina Gesù “...affinché la mia casa sia piena”. Luca 14:23. Egli mette l’uomo in contatto con coloro a cui vuole fare del bene affinché “...conduca a casa tua gli infelici privi di riparo... che quando vedi un nudo tu lo copra”. Isaia 58:7. “...Imporranno le mani ai malati ed essi guariranno”. Marco 16:18.OGM 77.4

    Dobbiamo trasmettere le benedizioni del Vangelo tramite il contatto diretto e un’opera individuale.OGM 77.5

    Per trasmettere i suoi messaggi al popolo Dio non si era rivolto a un’unica classe sociale. Daniele era un principe di Giuda, anche Isaia era di discendenza regale, ma Davide era un pastore, Amos un mandriano, Zaccaria un israelita esiliato a Babilonia ed Eliseo un agricoltore. Il Signore sceglieva per rappresentarlo profeti e principi, nobili e plebei e comunicava loro le verità da trasmettere al mondo.OGM 78.1

    A tutti coloro che beneficiano della sua grazia il Signore affida un compito in favore del prossimo. Ognuno di noi deve accettare questo incarico dicendo: “Eccomi, manda me”. Isaia 6:8. È una responsabilità che coinvolge tutti: il missionario, il medico, l’infermiere; ogni cristiano: dal commerciante all’agricoltore, dal professionista all’operaio. È nostro dovere annunciare agli uomini il messaggio del Vangelo della salvezza. Ogni attività in cui ci impegniamo deve essere un mezzo per raggiungere questo fine.OGM 78.2

    Coloro che accettano il compito che è stato loro assegnato non solo rappresentano una benedizione per gli altri, ma anche per se stessi. La consapevolezza di aver adempiuto al proprio dovere si rifletterà su di loro. Chi era scoraggiato ne dimenticherà le motivazioni, i deboli diventeranno forti, gli ignoranti acquisiranno conoscenza e tutti troveranno un sostegno sicuro in chi li ha chiamati a collaborare con lui.OGM 78.3

    La chiesa del Cristo è stata organizzata in vista del servizio: questo è il suo motto. I suoi membri sono come soldati che vengono addestrati per combattere sotto la guida del Capitano che ha offerto loro la salvezza. I pastori, i medici e gli insegnanti hanno un’opera molto più vasta di quella che immaginano. Non devono semplicemente assistere delle persone ma insegnare loro a fare altrettanto. Non devono solo presentare giusti principi ma anche insegnare agli uditori a trasmetterli a loro volta. La verità che non è vissuta e condivisa perde la sua forza vivificante, il suo potere di guarigione e non si può beneficiare delle relative benedizioni se non si condividono con altri.OGM 78.4

    Il nostro servizio nei confronti di Dio non deve essere scontato. Ogni membro di chiesa deve impegnarsi in modo diverso per collaborare con il Signore. Non tutti possono misurarsi con l’impegno di altri ma devono fare il possibile per arginare le malattie e l’angoscia che stanno sommergendo il mondo. Molti sarebbero disposti a impegnarsi ma non sanno da dove iniziare e quindi hanno bisogno di essere istruiti e sostenuti.OGM 78.5

    Ogni chiesa deve essere una scuola di formazione per il servizio cristiano. Si dovrebbe insegnare ai membri a presentare studi biblici, prepararli ad animare le classi della Scuola del Sabato, aiutare i poveri, curare i malati e testimoniare in favore dei non credenti. Dovrebbero essere organizzati corsi di educazione sanitaria, cucina e qualsiasi forma di assistenza cristiana. L’insegnamento non dovrebbe essere semplicemente teorico, ma pratico sotto lo guida di istruttori capaci.OGM 78.6

    Gli insegnanti devono dare l’esempio lavorando direttamente fra la gente e così altri impareranno da loro seguendone l’esempio.OGM 79.1

    Tutti devono potenziare le loro risorse fisiche e mentali, affinarle lavorando per il Signore là dove egli li chiamerà. La stessa grazia che il Cristo concesse a Paolo e Apollo, arricchendoli dei più nobili doni spirituali verrà offerta anche oggi ai fedeli missionari cristiani. Il Signore desidera che i suoi figli possano disporre dell’intelligenza e della conoscenza necessarie per rivelare al mondo la sua gloria con chiarezza e potenza tali che nessuno possa fraintenderla.OGM 79.2

    I collaborati di Dio, ben preparati e consacrati, possono servirlo in vari modi e compiere un’opera più vasta di coloro che non hanno ricevuto la stessa preparazione: la disciplina a cui hanno sottoposto la loro mente li pone in una posizione di vantaggio. Ma anche chi non ha grandi talenti e cultura può essere utile agli altri. Dio si serve di tutti coloro che desiderano collaborare con lui. Non sono per forza le personalità più brillanti e dotate quelle che avranno i risultati migliori e duraturi. C’è un bisogno particolare di uomini e donne che abbiano udito il messaggio divino; i collaboratori più utili sono coloro che rispondono all’invito: “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me...” Matteo 11:29.OGM 79.3

    Sono necessari missionari che lavorino con entusiasmo. Quando qualcuno ha sperimentato la presenza di Dio nella sua vita prova un profondo desiderio di mettersi al suo servizio, in favore di coloro che non hanno mai conosciuto il suo amore. Egli soffre per la loro condizione ed è disposto a mettere a disposizione la propria vita, come messaggero inviato e ispirato da Dio, per compiere un’opera per la quale anche gli angeli collaboreranno.OGM 79.4

    Se coloro a cui Dio ha affidato grandi talenti intellettuali ne fanno solo un uso egoistico, dopo un periodo di prova il Signore li scarterà. Egli allora chiamerà uomini apparentemente non così dotati e che non hanno grande fiducia in se stessi. Dio renderà forti i deboli perché essi sono certi che egli compirà per loro ciò che non sono in grado di realizzare. Dio accetterà il loro servizio sincero e supplirà ai loro limiti. Spesso il Signore ha scelto come suoi collaboratori uomini con un’istruzione limitata, ma essi si sono impegnati al massimo delle loro possibilità e Dio ha ricompensato la loro fedeltà per la sua opera, il loro impegno e il desiderio di colmare le proprie lacune. Egli ha visto le loro lacrime e ha udito le loro preghiere. Così come le sue benedizioni scesero sui deportati alla corte di Babilonia, anche oggi dona saggezza e conoscenza a coloro che collaborano con lui nella sua opera. In alcuni casi uomini di scarsa cultura e appartenenti a classi sociali inferiori hanno avuto per la grazia del Cristo uno straordinario successo nella diffusione del messaggio del Vangelo. Il loro segreto era la fede in Dio. Essi hanno imparato, giorno dopo giorno, da colui che offre saggi consigli e accorda la sua potenza. Questi collaboratori devono essere incoraggiati. Il Signore li affianca a coloro che sono più capaci per colmare il vuoto che altri hanno lasciato. La loro intuizione nel comprendere ciò che è necessario fare, la loro prontezza nell’assistere coloro che sono in difficoltà e l’influsso positivo delle loro parole riesce ad attrarre molte persone a Dio. La loro opera dimostra ciò che migliaia di uomini potrebbero fare se soltanto lo volessero.OGM 79.5

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