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Gli uomini che vinsero un impero - Contents
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    Capitolo 5: Il dono dello Spirito

    Verso la fine del suo ministero terreno, Cristo promise ai discepoli l’invio dello Spirito Santo. Fino agli ultimi istanti che precedettero la sua crocifissione, Egli era ben cosciente delle difficoltà che avrebbe incontrato. Egli doveva portare su di sé una colpa che non era sua. Prima di offrirsi come vittima espiatrice, Egli istruì i discepoli circa il dono più importante che avrebbe elargito ai suoi seguaci. Gesù desiderava che essi approfittassero delle illimitate risorse della sua grazia. “Io pregherò — disse — il Padre ed egli vi darà un altro difensore che starà sempre con voi, lo Spirito della verità. Il mondo non lo vede e non lo conosce, perciò non può riceverlo. Voi lo conoscete, perché è con voi e sarà con voi sempre”. Giovanni 14:16, 17. Il Salvatore indicava il tempo in cui lo Spirito Santo avrebbe svolto una potente opera come suo rappresentante. Il male che si era accumulato per secoli sarebbe stato annullato dalla potenza divina dello Spirito Santo.UVI 31.1

    Quale fu il risultato della discesa dello Spirito nel giorno della Pentecoste? La buona notizia del Salvatore risorto fu portata alle più estreme regioni del mondo abitato. I discepoli proclamavano il messaggio della grazia salvifica e i cuori cedevano alla potenza di questo messaggio. La chiesa raccolse convertiti provenienti da ogni parte. Furono convertiti degli apostati; dei peccatori si unirono ai credenti per cercare la perla di gran prezzo. Alcuni di quelli che erano stati tra i più accaniti oppositori del Vangelo divennero i suoi strenui difensori. La profezia si avverò, “colui che fra loro vacilla sarà in quel giorno come Davide, e la casa di Davide sarà come Dio, come l’angelo dell’Eterno davanti a loro”. Zaccaria 12:8 (Luzzi). Ogni cristiano vide nel suo prossimo una rivelazione dell’amore e della benevolenza divini. Un solo interesse prevalse, un solo modello da seguire era bramato da tutti gli altri. L’ambizione dei credenti era di rivelare l’immagine del carattere di Cristo e di lavorare per l’espansione del suo regno.UVI 31.2

    “Gli apostoli con gran potenza rendevan testimonianza della risurrezione del Signor Gesù; e gran grazia era sopra tutti loro”. Atti 4:33 (Luzzi). Grazie al loro lavoro si aggiunsero alla chiesa uomini scelti che, avendo ricevuto la verità, consacrarono la loro vita alla testimonianza di quella speranza che riempiva i loro cuori di pace e di gioia. Essi non potevano essere trattenuti o intimiditi da minacce. Il Signore parlava per mezzo loro. Essi andavano di luogo in luogo, predicavano ai poveri il Vangelo e compivano miracoli per grazia divina.UVI 31.3

    Iddio può operare potentemente quando degli uomini si sottomettono al controllo del suo Spirito.UVI 32.1

    La promessa dello Spirito Santo non è limitata a un’età o a una razza soltanto. Cristo dichiarò che l’influsso divino del suo Spirito avrebbe sostenuto i suoi seguaci sino alla fine dei tempi. Dal giorno della Pentecoste a oggi, il Consolatore è stato mandato a coloro che si sono consacrati completamente al Signore e al suo servizio. Per tutti coloro che hanno accettato Cristo come personale Salvatore, lo Spirito Santo è stato consigliere, santificatore, guida e testimone. Più i credenti si avvicinano a Dio e più chiaramente essi testimoniano dell’amore del Redentore e della sua grazia salvifica. Uomini e donne che nei secoli hanno gioito in larga misura della presenza dello Spirito nella loro vita, sono stati dei segni e dei prodigi per il mondo. Dinanzi ad angeli e uomini essi hanno rivelato la potenza trasformatrice dell’amore divino.UVI 32.2

    Coloro che durante la Pentecoste furono rivestiti della potenza divina non erano esenti da tentazioni e prove. Mentre testimoniavano per la verità e la giustizia, ripetutamente erano assaliti dal nemico della verità che cercava di derubarli della loro esperienza cristiana. Furono costretti a lottare con tutta la potenza che Dio aveva dato loro per raggiungere la statura perfetta di Gesù Cristo. Ogni giorno pregavano per un rinnovato dono della grazia, che permettesse loro di raggiungere vette sempre più alte verso la perfezione. Anche il più debole, sottomettendosi allo Spirito Santo, esercitando la fede in Dio, imparò a migliorare le qualità che gli erano state date e a diventare santo, puro e nobile. Sottomettendosi umilmente all’influsso trasformatore dello Spirito Santo, ricevettero tutti la pienezza del Padre, e furono trasformati secondo l’immagine divina.UVI 32.3

    Il periodo di tempo trascorso non ha apportato alcun cambiamento alla promessa di Cristo di inviare lo Spirito Santo come suo rappresentante. Non è a causa di una restrizione di Dio che le ricchezze della sua grazia non si riversano sugli uomini. Se l’adempimento della promessa non si realizza appieno è perché essa non viene apprezzata come si dovrebbe. Tutti, se lo desiderassero, potrebbero essere ripieni dello Spirito. Dove il bisogno dello Spirito è poco sentito, ci sono aridità spirituale, oscurità, declino spirituale e morte. Dove si presta attenzione alle cose di poco valore, la potenza divina, tanto necessaria alla crescita e alla prosperità della chiesa, viene a mancare. Con facilità si dimentica che essa è totalmente disponibile e che ogni possibile miglioramento della condizione umana è legato indissolubilmente alla sua azione.UVI 32.4

    Se dunque questo è il mezzo grazie al quale riceviamo potenza, perché non desideriamo con tutte le nostre forze il dono dello Spirito? Perché non parliamo, non preghiamo, non predichiamo la sua esistenza? Il Signore è tanto più desideroso di dare lo Spirito a coloro che lo servono di quanto non lo siano i genitori quando danno dei buoni doni ai propri figli. Ogni credente dovrebbe presentare a Dio la richiesta di un quotidiano battesimo dello Spirito. Lavoratori cristiani dovrebbero riunirsi a gruppi e chiedere assistenza e sapienza celeste per poter programmare ed eseguire i loro piani saggiamente. Bisogna pregare in modo speciale affinché Dio battezzi i suoi ambasciatori nei campi missionari con una ricca misura del suo Spirito. Lo Spirito che accompagna gli operai di Dio conferirà una tale potenza alla proclamazione della verità da non poterla paragonare alla gloria e all’onore che il mondo offre.UVI 33.1

    Lo Spirito Santo dimora con l’operaio consacrato a Dio, ovunque egli si trovi. Le parole che furono dette ai discepoli sono rivolte anche a noi. Lo Spirito provvede la forza che sostiene in ogni emergenza le persone che lottano in mezzo all’odio del mondo e che riconoscono i propri errori e le proprie sconfitte. Nel dolore e nell’afflizione, quando tutto sembra nero e il futuro incerto, quando ci sentiamo impotenti e soli: è proprio in questi momenti che, in risposta alla preghiera della fede, lo Spirito Santo ci conforta.UVI 33.2

    La manifestazione di un’estasi spirituale in circostanze straordinarie non è la prova conclusiva dell’essere cristiano di un credente. La santità non è estasi: essa è sottomissione completa al volere di Dio; è vivere secondo ogni parola che procede dalla sua bocca; è fare la volontà del nostro Padre celeste; è aver fede in Dio nelle prove, nell’oscurità come nella luce; è camminare per fede non secondo la logica umana; è avere una fiducia incondizionata in Dio ed essere certi del suo amore.UVI 33.3

    Per noi non è essenziale sapere definire esattamente che cos’è lo Spirito Santo. Cristo ci dice che lo Spirito è il Consolatore, “lo Spirito della verità che procede dal Padre”. Giovanni 15:26 (Luzzi). Dello Spirito è stato chiaramente detto che, nella sua funzione di guida degli uomini alla verità, “non parlerà di suo”. Giovanni 16:13 (Luzzi).UVI 33.4

    La natura dello Spirito Santo è un mistero. Gli uomini non possono spiegarla, perché il Signore non l’ha rivelata loro. Uomini dotati di fantasia potrebbero mettere insieme alcuni passi delle Scritture e basare su di questi una particolare dottrina. Accettare queste idee non contribuirà però all’edificazione della chiesa. Intorno a tali ministeri, al di là della comprensione umana, il silenzio è la scelta migliore.UVI 33.5

    Il ministero dello Spirito Santo è distintamente specificato nelle parole di Cristo: “Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Giovanni 16:8, Luzzi) è lo Spirito Santo che convince di peccato. Se il peccatore risponde agli avvertimenti dello Spirito, sarà guidato a pentirsi e a rendersi conto dell’importanza di ubbidire ai comandamenti divini.UVI 34.1

    Al peccatore pentito, affamato e assetato del perdono divino, lo Spirito Santo rivela l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Cristo disse: “Nelle sue parole si manifesterà la mia gloria, perché riprenderà quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio”. Giovanni 16:14. “Egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto”. Giovanni 14:26 (Luzzi).UVI 34.2

    Lo Spirito è dato come un agente rigeneratore. Egli rende effettiva la salvezza, grazie alla morte del nostro Redentore. Lo Spirito cerca costantemente di attirare l’attenzione degli uomini sul grande sacrificio fatto sulla croce del Calvario, di rivelare al mondo l’amore di Dio e di svelare ai convertiti le preziose verità delle Scritture.UVI 34.3

    Convincendo di peccato e presentando gli ideali di giustizia, lo Spirito Santo allontana le menti dalle cose terrene e riempie l’anima con il desiderio di santità. “Egli vi guiderà in tutta la verità” (Giovanni 16:13, Luzzi), dichiarò il Salvatore. Se gli uomini desiderano essere modellati, saranno santificati nell’intero essere. Lo Spirito imprimerà nelle menti le cose di Dio. Con la sua potenza, la strada da percorrere diverrà così piana che nessuno potrà deviare.UVI 34.4

    Fin dal principio Dio ha operato con lo Spirito mediante strumenti umani per compiere il suo scopo in favore dell’umanità caduta. Questo fu manifestato nella vita dei patriarchi. Ai fedeli nel deserto, ai tempi di Mosè, Dio diede il suo “buono spirito per istruirli”. Neemia 9:20 (Luzzi). Nei giorni degli apostoli operò potentemente per la sua chiesa attraverso lo Spirito Santo. La stessa forza che sostenne i patriarchi, che diede a Caleb e Giosuè fede e coraggio, e che rese l’opera della chiesa apostolica efficace, ha sostenuto i figli di Dio in ogni epoca. Fu tramite la potenza dello Spirito Santo che, durante il Medioevo, i cristiani Valdesi contribuirono a preparare la via per la Riforma. Fu la stessa potenza che diede successo all’impegno degli uomini e delle donne che fondarono le moderne missioni, e che rese possibile la traduzione della Bibbia nelle lingue e nei dialetti di tutto il mondo.UVI 34.5

    Ancora oggi Dio utilizza la sua chiesa per far conoscere al mondo il piano della salvezza. Ancora oggi i messaggeri della croce vanno di città in città, di luogo in luogo, per preparare la via al secondo avvento di Cristo. La legge di Dio è fatta conoscere ovunque. Lo Spirito dell’Onnipotente si sta riversando sui cuori degli uomini. Coloro che accettano il suo influsso diventano testimoni di Dio e della sua verità. In molti luoghi, uomini e donne consacrati stanno comunicando agli altri la luce che ha indicato loro la via della salvezza in Cristo. Mentre continuano a far splendere la loro luce, come fecero coloro che furono battezzati nel giorno della Pentecoste, essi ricevono la potenza dello Spirito sempre più abbondantemente. In tal modo la terra sarà illuminata dalla gloria di Dio.UVI 34.6

    D’altra parte, ci sono alcuni che, invece di utilizzare saggiamente le presenti opportunità, oziano aspettando un tempo di risveglio spirituale che accresca la loro capacità di illuminare gli altri. Trascurando i doveri e i privilegi del presente, permettono che la luce di cui dispongono si affievolisca. Essi sperano in un tempo in cui senza nessuno sforzo da parte loro, potranno diventare beneficiari di speciali benedizioni che potenzieranno la loro capacità di servire.UVI 35.1

    È vero che nel tempo della fine, quando l’opera di Dio nel mondo starà per concludersi, sotto la guida dello Spirito Santo, gli sforzi di uomini consacrati saranno accompagnati da speciali segni del favore divino. Dietro l’immagine della prima e ultima pioggia, che cade in Oriente al tempo della semina e del raccolto, i profeti ebrei predissero che la chiesa di Dio avrebbe ricevuto dei doni spirituali in straordinaria misura. Il dono dello Spirito ai tempi degli apostoli fu l’inizio della prima pioggia e diede grandi risultati. Al tempo della fine, lo Spirito sarà presente tra le file della vera chiesa.UVI 35.2

    Per il periodo dell’ultima raccolta è stato promesso un dono speciale della grazia spirituale che preparerà la chiesa per la venuta del Figlio dell’uomo. Questa discesa dello Spirito è raffigurata dalla pioggia dell’ultima stagione. I credenti devono chiedere questa speciale potenza al Signore “nella stagione di primavera”, quando si attendono i frutti migliori. In risposta, “L’Eterno che produce i lampi, darà loro abbondanza di pioggia”. Zaccaria 10:1 (Luzzi). “E fa cadere per voi la pioggia, quella d’autunno e quella di primavera”. Gioele 2:23 (Luzzi).UVI 35.3

    Se, oggi, i membri della chiesa di Dio non hanno un rapporto vitale con la Fonte di ogni crescita spirituale, non saranno pronti per il tempo della mietitura. Se essi non alimentano e fanno splendere le loro lampade, non riceveranno la grazia di cui avranno bisogno nei tempi difficili.UVI 35.4

    Solo coloro che costantemente ricevono i doni della grazia avranno la forza necessaria per supplire alle proprie necessità quotidiane e l’abilità per usarli. Costoro, invece di aspettare di ricevere in un tempo futuro, una speciale forza spirituale che li renda miracolosamente capaci di annunciare la salvezza agli uomini, si sottomettano quotidianamente a Dio, affinché Egli li renda strumenti adatti a svolgere la sua opera. Migliorino ogni giorno le opportunità di servizio che si presentano. Testimonino sempre del Maestro ovunque si trovino, sia nell’umile sfera del lavoro casalingo sia nella sfera dei servizi di pubblica utilità.UVI 35.5

    Colui che si è consacrato al servizio del Signore trova consolazione nel sapere che anche Cristo, durante il suo servizio terreno, chiese al Padre di rinnovare quotidianamente il dono della grazia. Da questa intima comunione con Dio, Gesù ricevette la forza per aiutare e benedire gli altri. Contemplate il Figlio di Dio che s’inginocchia per pregare il Padre. Sebbene sia il Figlio di Dio, Egli rafforza la propria fede con la preghiera, e comunicando con il cielo raccoglie in sé la forza per resistere al male e per aiutare gli uomini. Come fratello maggiore della razza umana, Egli conosce le necessità di coloro che, vivendo nelle infermità, a contatto con il peccato e le tentazioni, desiderano servirlo. Egli sa che i messaggeri che chiama sono uomini deboli; ma a tutti coloro che si dedicano completamente al suo servizio, egli promette l’ausilio divino. Il suo stesso esempio offre la certezza che le sincere e perseveranti supplicazioni, fatte a Dio con fede — fede che guida a una completa sottomissione a Dio e a un’incondizionata consacrazione alla sua — opera renderanno disponibile l’azione dello Spirito Santo per vincere la lotta contro il peccato.UVI 36.1

    Ogni operaio che segue l’esempio di Cristo sarà preparato a ricevere e usare la potenza che Dio ha promesso alla sua chiesa per il tempo dell’ultima mietitura di questo mondo. Giorno dopo giorno, ai messaggeri dell’Evangelo che si inginocchiano dinanzi al Signore e che gli rinnovano la loro consacrazione, Egli invierà con potenza il suo Spirito affinché siano edificati e santificati. E mentre essi adempiranno il loro servizio quotidiano avranno la certezza che lo Spirito Santo li renderà capaci di essere dei veri “collaboratori di Dio”.UVI 36.2

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