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Gli uomini che vinsero un impero - Contents
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    Capitolo 7: Un avvertimento contro l’ipocrisia

    Dio benedisse le parole dei discepoli mentre proclamavano le verità del Vangelo in Gerusalemme, e un gran numero di persone credette. Molti di questi credenti furono immediatamente scacciati dal loro circolo familiare e separati dagli amici a causa del fanatismo dei giudei, e fu necessario dare a loro da mangiare e un posto per dormire.UVI 45.1

    La Bibbia dichiara che” non v’era alcun bisognoso fra loro” e spiega come le varie necessità fossero appagate. I credenti che possedevano denaro e proprietà li sacrificavano liberamente per soddisfare le necessità. Vendevano le loro case e le loro terre e portavano il denaro ricavato ai piedi degli apostoli, “poi, era distribuito a ciascuno, secondo il bisogno”. Atti 4:34, 35 (Luzzi).UVI 45.2

    Fu lo Spirito che con il suo influsso rese i credenti così generosi. I convertiti al Vangelo erano “d’un sol cuore e d’un’anima sola”. Atti 4:32 (Luzzi). Tutti avevano un comune interesse: il successo della missione a loro affidata; non c’era posto per l’avarizia nei loro cuori. L’amore per i fratelli e per la causa che avevano abbracciato era più grande dell’amore per il denaro e per la proprietà. Le loro azioni testimoniavano che davano più valore alle anime che alle ricchezze terrene.UVI 45.3

    È sempre così quando lo Spirito di Dio prende possesso della vita di un uomo. Coloro che hanno i cuori ripieni dell’amore di Cristo seguiranno l’esempio di Colui che per amor nostro è diventato povero. Mediante la sua povertà noi siamo potuti diventare ricchi. Denaro, tempo, posizione, tutti i doni che abbiamo ricevuto dalle mani di Dio, li dovremmo usare per estendere l’opera evangelistica a nuovi territori. Così era nella chiesa apostolica. Oggi, la chiesa dovrebbe ricevere la potenza dello Spirito: questo fatto dovrebbe spingere i suoi membri a distogliere il loro interesse dalle cose mondane e a fare volontariamente dei sacrifici che servano all’estensione dell’opera evangelistica. In tal modo le verità proclamate avrebbero un più forte influsso su coloro che ci ascoltano.UVI 45.4

    La condotta di Anania e Saffira fu in diretto contrasto con l’esempio di generosità dei credenti. La loro esperienza, riportata dallo scrittore ispirato, ha lasciato una macchia nera nella storia della chiesa primitiva. Queste due persone che si professavano discepoli, avevano avuto, insieme ad altri, il privilegio di udire il Vangelo predicato dagli apostoli. Erano insieme ad altri credenti quando, dopo la preghiera degli apostoli, “il luogo dov’erano radunati tremò; e furon tutti ripieni dello Spirito Santo”. Atti 4:31 (Luzzi). Tutti i presenti furono profondamente convinti e sotto l’influsso dello Spirito di Dio, Anania e Saffira fecero voto di dare al Signore il ricavato della vendita di una certa proprietà.UVI 45.5

    Poi, Anania e Saffira rattristarono lo Spirito Santo cedendo a sentimenti di avidità. Cominciarono a rimpiangere la loro promessa, e presto persero il gentile influsso che aveva dato ai loro cuori il desiderio di fare grandi cose per l’opera di Cristo. Pensarono che erano stati troppo frettolosi e che dovevano riconsiderare la loro decisione. Discussero su questo soggetto e decisero di non mantenere fede alla loro promessa. Essi videro, comunque, che chi donava i propri beni ai fratelli più poveri acquistava la stima di tutta la comunità. Pur vergognandosi di rivelare ai fratelli il loro egoismo, desideravano quello che avevano solennemente consacrato a Dio; decisero deliberatamente di vendere la proprietà e pretendere di mettere tutto il ricavato nella cassa comune, mentre in realtà avrebbero trattenuto per sé buona parte della somma. In questo modo si sarebbero assicurati i viveri attingendo dalla cassa comune, e allo stesso tempo avrebbero ottenuto la stima dei fratelli.UVI 46.1

    Dio odia l’ipocrisia e la falsità. Anania e Saffira praticarono la frode nella loro relazione con Dio; mentirono allo Spirito Santo e il loro peccato fu sottoposto a un rapido e terribile giudizio. Quando Anania giunse con la sua offerta, Pietro disse: “Anania, perché ha Satana così riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere? Se questo restava invenduto, non restava tuo? E una volta vendutolo, non ne era il prezzo in tuo potere? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio”. Atti 5:3, 4 (Luzzi).UVI 46.2

    “E Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E gran paura prese tutti coloro che udiron queste cose”. Atti 5:5 (Luzzi).UVI 46.3

    “Se questo restava invenduto, non restava tuo?” Pietro chiese. Nessun aveva forzato Anania a sacrificare le proprie possessioni per il bene comune. Egli aveva agito di propria scelta. Ma nel tentativo di ingannare i discepoli, egli aveva mentito a Dio.UVI 46.4

    “Or avvenne, circa tre ore dopo, che la moglie di lui, non sapendo ciò che era avvenuto, entrò. E Pietro, rivolgendosi a lei: Dimmi, le disse, avete voi venduto il podere per tanto? Ed ella rispose: Sì, per tanto. Ma Pietro a lei: Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito il tuo marito sono all’uscio e ti porteranno via. Ed ella in quell’istante cadde ai suoi piedi, e i giovani, entrati, la trovarono morta; e portatala via, la seppellirono presso al suo marito. E gran paura ne venne alla chiesa intera e a tutti coloro che udivano queste cose”. Atti 5:7-11 (Luzzi).UVI 46.5

    Dio, nella sua infinita saggezza, vide che questa manifestazione di ira divina era necessaria per prevenire che la giovane chiesa si demoralizzasse. Il loro numero aumentava rapidamente. La chiesa sarebbe stata danneggiata se, nel rapido aumento di convertiti, si fossero aggiunti uomini e donne che professavano di servire Dio mentre adoravano Mammona. Questo giudizio testimoniava che gli uomini non possono ingannare Dio, che Egli conosce i peccati nascosti del cuore, e che non si può beffarsi di lui. Doveva essere un avvertimento per la chiesa, per guidarla a evitare pretese e ipocrisia, e guidarla a evitare di derubare Dio.UVI 47.1

    Questo esempio dell’odio di Dio per l’avarizia, la frode e l’ipocrisia, fu dato come un segnale di pericolo, non solo alla chiesa primitiva, ma a tutte le future generazioni. Era l’avarizia che Anania e Saffira coltivavano all’inizio. Il desiderio di trattenere per se stessi una parte di ciò che era stato promesso al Signore, li spinse alla frode e all’ipocrisia.UVI 47.2

    Dio ha voluto che la proclamazione del Vangelo dipendesse dal lavoro e dai doni del suo popolo, che offerte volontarie e la decima costituissero le risorse dell’Opera del Signore. Di tutti i mezzi affidati all’uomo, Dio richiede una certa parte: la decima. Tutti sono lasciati liberi di decidere se dare o no più di questo. Ma quando il cuore è sensibilizzato dall’influsso dello Spirito Santo, e si fa il voto di dare una certa somma, quello che ha fatto la promessa non ha più nessun diritto sulla parte consacrata. Quando si fanno promesse di questo genere agli uomini si è obbligati a mantenerle; non si ha un obbligo maggiore quando le si fanno a Dio? Sono le promesse fatte nel segreto della propria coscienza meno vincolanti di quelle scritte nei contratti che stipuliamo con gli uomini?UVI 47.3

    Quando la luce divina illumina il cuore con speciale chiarezza e potenza, l’egoismo abituale viene frenato, e c’è una disposizione a dare generosamente per l’opera di Dio. Nessuno deve pensare che Satana permetterà ai credenti di essere fedeli alle promesse fatte senza protestare. Egli non è contento di vedere che il regno del Salvatore viene edificato sulla terra. Suggerisce che il voto fatto è troppo impegnativo, che la sua realizzazione impedisce l’acquisto di proprietà e l’esaudimento dei desideri della famiglia.UVI 47.4

    È Dio che benedice gli uomini dando loro la possibilità di accumulare delle ricchezze. Egli si comporta in questo modo perché vuole che essi contribuiscano alla crescita della chiesa. Egli manda il sole e la pioggia e fa crescere la vegetazione. Egli dà la salute e l’abilità che serve per acquistare dei mezzi. Tutti i nostri beni provengono dalle sue generose mani. In risposta, Egli vuole che uomini e donne mostrino la loro gratitudine restituendogli una porzione in decime e offerte, in offerte di ringraziamento, in offerte volontarie, in offerte riparatrici. Se si agisse in accordo con questo piano divino dando la decima di tutte le entrate e provvedendo a delle offerte volontarie, ci sarebbe una maggiore quantità di denaro utile all’avanzamento dell’opera del Signore.UVI 47.5

    I cuori degli uomini purtroppo sono induriti dall’egoismo, e come Anania e Saffira, sono tentati di trattenere parte della somma, mentre pretendono di adempiere le richieste divine. Molti spendono denaro a profusione per la propria gratificazione. Uomini e donne spendono per il proprio piacere e per soddisfare i propri gusti, mentre portano a Dio, quasi malvolentieri, una misera offerta. Queste persone dimenticano che Dio, un giorno, chiederà di rendergli conto dell’uso che hanno fatto dei suoi beni, ed Egli non accetterà più la loro misera offerta come non accettò l’offerta di Anania e Saffira.UVI 48.1

    Con la severa punizione inflitta a quegli spergiuri, Dio vuole insegnarci quanto profondo sia il suo odio e il suo disprezzo per ogni forma d’ipocrisia e d’inganno. Pretendendo di aver dato tutto il ricavato, Anania e Saffira mentirono allo Spirito Santo, e come risultato, essi persero questa vita e quella a venire. Oggi, lo stesso Dio che punì loro, condanna ogni forma di menzogna. Le labbra bugiarde sono un’abominazione per Dio. Egli dichiara che nella santa città” niente d’immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità, v’entreranno”. Apocalisse 21:27 (Luzzi). Diciamo la verità senza timore o incertezza. Facciamo in modo che questa diventi parte della nostra vita. Giocare con la verità o distorcerla per adattarla a scopi egoistici, porta al naufragio della fede. “State dunque saldi, avendo presa la verità a cintura dei fianchi”. Efesini 6:14 (Luzzi). Colui che pronuncia menzogne, vende la sua anima a basso prezzo. La sua falsità può servire in emergenza; e gli sembrerà di fare affari che non sarebbe riuscito a fare trattando lealmente; ma alla fine si troverà nella posizione di non poter confidare più in nessuno. Essendo egli stesso un bugiardo, non confiderà nella parola altrui.UVI 48.2

    Nel caso di Anania e Saffira, il peccato di frode contro Dio fu rapidamente punito. Lo stesso peccato fu spesso ripetuto nella storia seguente della chiesa, ed è commesso da molti nei nostri giorni. Ma, sebbene questo peccato non sia ora punito con la visibile manifestazione dell’ira divina, esso non è meno odioso a Dio di quanto lo fosse ai tempi degli apostoli. L’avvertimento è stato dato, Dio ha chiaramente manifestato il suo disprezzo per questo peccato. E tutti coloro che cedono all’ipocrisia e all’avarizia siano certi che stanno distruggendo le proprie anime.UVI 48.3

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