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I tesori delle testimionianze 1 - Contents
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    Capitolo 27: Genitori e figli

    Mi è stato mostrato che i genitori credenti che vogliono correggere i propri figli dovrebbero studiarne le attitudini, il temperamento e cercare di venire incontro alle loro esigenze. Alcuni genitori soddisfano le esigenze materiali dei figli; li curano con affetto e premura in caso di malattia e pensano che questo esaurisca i loro doveri. Si sbagliano. La loro opera è appena iniziata: devono anche preoccuparsi delle loro esigenze spirituali. Occorre una certa abilità per applicare i rimedi adatti a uno spirito malato.TT1 98.1

    I figli hanno delle prove da superare, prove ardue come quelle degli adulti. I genitori stessi non sempre si trovano nelle stesse condizioni. Sono spesso preoccupati. Agiscono sotto l’impulso di punti di vista e sentimenti sbagliati. Satana li tormenta ed essi cedono alle sue tentazioni. Parlano in tono irritato, tale da suscitare il risentimento nei figli e, non di rado, si dimostrano precipitosi ed esigenti. I figli finiscono per manifestare lo stesso spirito e i genitori non sono affatto preparati ad aiutarli, perché sono stati proprio loro la causa principale delle loro difficoltà. In certi casi pare che tutto vada storto: c’è molta elettricità nell’aria e tutti si sentono a disagio e infelici. I genitori attribuiscono la colpa ai figli e pensano che questi siano disubbidienti e testardi, i peggiori del mondo, mentre devono ricercare la causa del disagio in loro stessi.TT1 98.2

    Alcuni genitori provocano molte tensioni in famiglia perché non si sanno controllare. Invece di chiedere ai figli, con gentilezza, di fare questo o quello, essi impartiscono degli ordini con tono duro e hanno sulle labbra parole di disprezzo o di rimprovero, che i figli non meritano affatto. Genitori, questo atteggiamento nei confronti dei vostri figli distrugge la loro allegria e la loro legittima ambizione. Essi vi ubbidiscono non per amore, ma perché non possono fare altrimenti. In quel che fanno non ci mettono il cuore. Non è un piacere, è un peso. Questo, non di rado, li induce a dimenticare di attenersi a tutte le vostre direttive; ciò accresce la vostra irritazione e rende ancora peggiore la loro situazione. La riprensione si rinnova, la loro cattiva condotta è dipinta a tinte fosche, fino a quando li coglie lo scoraggiamento ed essi non si preoccupano di piacere o meno ai loro genitori. Uno spirito di indifferenza si impossessa di loro e cercano, lontano dall’ambiente domestico e dai genitori, quel piacere e quella soddisfazione che non riescono a trovare in casa. Si uniscono a cattive compagnie e ben presto sono vittime del male.TT1 98.3

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