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I tesori delle testimionianze 1 - Contents
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    L’egoismo

    L’egoismo è il peccato più tollerato, ci separa da Dio e provoca squilibri spirituali contagiosi. La rinuncia a se stessi è l’unica via che conduce al Signore. Da soli non riusciremo, ma con Dio che ci fortifica possiamo vivere per fare del bene agli altri ed evitare, così, l’egoismo. Non c’è bisogno di andare in terre lontane per manifestare il nostro desiderio di consacrarci completamente a Dio tramite una vita utile e priva di egoismo. Dobbiamo realizzare questi obiettivi in famiglia, nella chiesa, nei confronti di coloro con cui veniamo in contatto e con i quali siamo in rapporti d’affari. È proprio nella vita quotidiana che dobbiamo rinunciare a noi stessi. Paolo poteva dire: “Ogni giorno sono esposto alla morte; sì, fratelli, com’è vero ch’io mi glorio di voi, in Cristo Gesù, nostro Signore”. 1 Corinzi 15:31. Con la rinuncia quotidiana al nostro egoismo, nei piccoli atti della vita, si giunge ad essere vincitori. Desiderando fare del bene agli altri, dobbiamo dimenticare noi stessi. Molti non provano amore per il prossimo e, invece di compiere fedelmente il proprio dovere, cercano il piacere.TT1 145.1

    Dio vuole che tutti i suoi figli siano una benedizione per gli altri tramite l’influsso che essi possono esercitare e con i beni di cui dispongono. Essi devono ricercare la sua saggezza, che permetterà loro di elevare i pensieri e gli affetti di coloro con cui entrano in contatto. Agendo in favore degli altri si prova una profonda soddisfazione, una pace interiore che sono già ricompense sufficienti. Motivati dal nobile desiderio di far del bene al prossimo trovano la vera felicità nell’esecuzione fedele dei vari doveri della vita. In cielo nessuno penserà a se stesso, né cercherà il proprio piacere, ma tutti, con un amore puro e perfetto, perseguiranno la felicità degli esseri celesti che li circondano. Se noi vogliamo godere della compagnia delle creature celesti nella nuova terra dobbiamo lasciarci guidare fin d’ora dai principi di Dio.TT1 145.2

    Ogni gesto della nostra vita influisce sugli altri in bene o in male. Il nostro influsso ha ripercussioni negative o positive: esso è percepito e poi imitato dagli altri. Se con il nostro esempio aiutiamo gli altri a vivere seguendo buoni principi, infondiamo in loro la forza di fare il bene. Essi, a loro volta, influiranno in modo positivo su altri e così centinaia e migliaia di persone riceveranno lo stesso influsso benefico senza che ce ne rendiamo conto. Se con il nostro comportamento incoraggiamo coloro che ci circondano ad agire male, condivideremo il loro peccato e un giorno dovremo rendere conto del bene che avremmo potuto fare e che non abbiamo fatto, perché Dio non era la nostra forza, la nostra guida e il nostro consigliere.TT1 145.3

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