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I tesori delle testimionianze 1 - Contents
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    Capitolo 32: La santificazione del sabato

    Il 25 dicembre 1865, in una visione, mi fu mostrato che c’è troppa trascuratezza nell’osservanza del sabato. Non c’è sufficiente prontezza nell’adempiere i nostri doveri durante i sei giorni lavorativi di cui l’uomo dispone, né cura per astenersi dalla violazione, fosse pure di un’ora, del tempo sacro che Dio ha riservato per sé. Non vi sono affari umani che possano essere considerati tanto importanti da provocare la trasgressione del quarto comandamento di Dio.TT1 124.1

    In certi casi il Cristo ha permesso di agire di sabato per salvare la vita di uomini o di animali. Però, se violiamo il quarto comandamento per i nostri interessi, per motivi economici, diventiamo trasgressori del sabato e siamo colpevoli nei confronti di tutti i comandamenti, perché “...chiunque avrà osservato tutta la legge, e avrà fallito in un sol punto, si rende colpevole su tutti i punti”. Giacomo 2:10. Se per salvare ciò che possediamo, trasgrediamo un preciso ordine di Dio, dove ci fermeremo? Dove porremo il limite? Se commettiamo un errore, considerandolo di scarsa importanza, la nostra coscienza diventerà progressivamente insensibile. Finiremo per lavorare senza sosta, illudendoci, lusingati, di essere degli osservatori del sabato, mentre, secondo l’ideale del Cristo, rigettiamo, purtroppo, tutti i comandamenti di Dio. Gli osservatori del sabato sono in difetto. Dio è molto esigente e tutti coloro che pensano di risparmiare del tempo, o di avvantaggiarsi, sacrificando anche soltanto un’ora che appartiene al Signore, andranno incontro, prima o poi, al fallimento. Dio non può benedirli come vorrebbe, perché essi disonorano il suo nome e trascurano i suoi comandamenti. La maledizione di Dio scenderà su loro ed essi perderanno dieci volte quello che credono di aver guadagnato. “L’uomo dev’egli derubare Iddio? Eppure voi mi derubate... voi, tutta quanta la nazione!” Malachia 3:8, 9.TT1 124.2

    Dio ha dato all’uomo sei giorni durante i quali lavorare e si è riservato un giorno in cui desidera che l’uomo lo onori. Egli dev’essere glorificato e la sua autorità rispettata. Eppure l’uomo deruba Dio prendendo per sé un po’ di quel tempo che il Creatore si è riservato. Dio scelse il settimo giorno come periodo di riposo per il bene dell’uomo e per la propria gloria. Egli sa che l’uomo ha bisogno di un giorno per riposarsi dal suo lavoro e dalle sue preoccupazioni e che la sua salute e la sua vita sarebbero state danneggiate senza un periodo di pausa dopo il lavoro e le ansietà dei sei giorni.TT1 124.3

    Il sabato è stato fatto per l’uomo. Trasgredire volutamente il santo comandamento che proibisce di lavorare il settimo giorno, agli occhi di Dio è un delitto che, al tempo della legge mosaica, esigeva la morte del trasgressore per sottolineare l’importanza di questa legge. Ma questa non era l’unica sanzione che doveva subire il colpevole: Dio non accoglie in cielo un trasgressore della sua legge. Il trasgressore subirà la morte seconda che è il castigo riservato a chi infrange la legge di Dio.TT1 124.4

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