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I tesori delle testimionianze 1 - Contents
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    La verità eleva

    La verità di Dio non degrada mai, anzi eleva chi la riceve, ne affina il gusto, ne santifica la capacità di giudizio e perfeziona colui che l’accetta in vista dell’incontro dei puri e santi angeli nel regno di Dio. Vi sono persone rozze, volgari, bizzarre, vanitose che quando possono sfruttano il prossimo; esse sbagliano nel loro comportamento, ma se credono alla verità con tutto il cuore si verificherà un profondo cambiamento nella loro vita. Essi, infatti, inizieranno immediatamente l’opera di riforma.TT1 117.1

    Il puro influsso della verità eleverà l’intero essere. L’uomo, nei suoi rapporti con i suoi simili, si comporterà sempre come un figlio di Dio, amerà il prossimo suo come se stesso e agirà come vorrebbe che gli altri agissero nei suoi confronti. Il suo linguaggio sarà sincero, puro, di carattere così elevato che anche i non credenti non potranno dire del male di lui e non saranno per nulla delusi dal suo modo di fare e di parlare, privi di volgarità o parole scortesi. L’influsso santificante della verità si farà sentire nella famiglia e sarà così efficace che gli altri, vedendo le sue buone opere, glorificheranno Dio. Egli mostrerà in tutta la sua vita che segue l’esempio del Cristo.TT1 117.2

    La legge di Dio non si accontenta di ciò che non è perfetto ed esige una completa ubbidienza. Conformarsi solo a metà alle sue esigenze e non ubbidire completamente non serve a nulla. L’uomo comune e il non credente ammirano la coerenza e sono colpiti favorevolmente quando il modo di agire dei figli di Dio corrisponde alla loro fede. “Voi li riconoscerete dai loro frutti...” Matteo 7:16. Ogni albero si riconosce dai frutti che dà. Le nostre parole, le nostre azioni rappresentano i nostri frutti.TT1 117.3

    Molti ascoltano gli insegnamenti del Cristo, ma non li mettono in pratica. Essi si dicono discepoli del Cristo, ma i loro frutti disgustano gli increduli. Infatti si dimostrano vanagloriosi; parlano e pregano manifestando sufficienza e orgoglio, enumerando le loro buone azioni e, come il fariseo, ringraziano Dio di non essere come gli altri uomini. Eppure, proprio loro sono astuti e ingannatori negli affari. Non portano buoni frutti. Le loro parole e le loro azioni non sono giuste, ma non sembrano riconoscere il loro stato.TT1 117.4

    Mi fu mostrato che il passo seguente si applica a quanti si fanno illusioni sul proprio conto: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità”. Matteo 7:21-23.TT1 117.5

    Questa è la maggiore illusione che possa provare un uomo: credersi nel giusto mentre è nell’errore. Queste persone pensano di compiere una grande opera sul piano religioso, ma Gesù strapperà via il mantello della loro giustizia e gli mostrerà il vero quadro del loro stato con tutti gli errori e i difetti del carattere. Essi sono mancanti e ormai è troppo tardi per poter cambiare. Dio aveva previsto i mezzi per correggere questi errori; comunque, se un uomo sceglie di seguire i propri impulsi e disprezza i consigli di Dio che permettono al messaggio della verità di operare in lui, egli si troverà nella condizione descritta dalle parole del Signore.TT1 117.6

    Dio invita il suo popolo a uscire dal mondo, a ricercare l’unità della fede e della dottrina, realizzando così la preghiera del Cristo in favore dei discepoli: “Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato”. Giovanni 17:20, 21.TT1 118.1

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