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Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
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    “Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli” — Matteo 5:10

    Gesù non offre ai suoi discepoli la speranza di raggiungere la gloria e le ricchezze terrene, o vivere una vita senza difficoltà, ma assicura loro il privilegio di camminare insieme al Maestro sulla via della rinuncia, biasimati da coloro che non li apprezzano.GMB 40.2

    Egli, che era venuto per salvare un mondo perduto, fu contrastato dalle forze degli avversari di Dio e degli uomini. Angeli e uomini malvagi si coalizzarono senza pietà contro il Principe della pace. Nonostante le sue parole e le sue azioni fossero motivate da una compassione divina, il suo vero stile di vita, così in contrasto con quello di coloro che lo circondavano, suscitava notevoli ostilità. Poiché egli condannava le passioni umane scatenò odio e opposizioni crudeli. La stessa esperienza sarà vissuta da tutti coloro che vivono in sintonia con il Cristo. Fra la giustizia e il peccato, l’amore e l’odio, la verità e la menzogna si scatena un terribile conflitto. Quando qualcuno presenta l’amore del Cristo e la bellezza della sanità, liberando coloro che sono schiavi di Satana, il principe delle tenebre cerca di contrastarlo. Tutti coloro che sono guidati dallo Spirito del Cristo devono aspettarsi persecuzioni e umiliazioni. Il tipo di persecuzione varia nel tempo, ma lo spirito che la scatena è sempre lo stesso: quello che fin dal tempo di Abele ha sempre cercato di distruggere i giusti del Signore.GMB 40.3

    Coloro che vogliono vivere in armonia con Dio si rendono conto che l’ostilità che ha portato alla croce non è cessata. Potenze e spiriti malvagi si coalizzano contro tutti coloro che desiderano ubbidire alle leggi divine. Ecco perché, invece di suscitare angoscia, la persecuzione potrebbe quasi diventare un motivo di gioia: è una prova del fatto che si segue veramente l’esempio del Maestro.GMB 41.1

    Il Signore non ha promesso ai suoi discepoli di esimerli dalle difficoltà, ha previsto qualcosa di meglio: “...E duri quanto i tuoi giorni la tua forza”. Deuteronomio 33:25. “...La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza”. 2 Corinzi 12:9. Se sarete chiamati ad affrontare una “fornace ardente”, Gesù sarà accanto a voi come lo è stato con i tre ebrei fedeli alla corte di Babilonia. Coloro che amano il loro Redentore si rallegreranno di ogni occasione in cui poter condividere con lui umiliazioni e rimproveri. L’amore che provano per il Signore renderà più sopportabili le difficoltà che dovranno affrontare nel suo nome.GMB 41.2

    In tutte le epoche Satana ha perseguitato il popolo di Dio. L’ha torturato, l’ha giustiziato ma morendo essi sono diventati dei vincitori. Tramite la loro fede incrollabile essi hanno fatto conoscere colui che è più potente di Satana. Il diavolo può torturare e uccidere il corpo, ma non può privare nessuno di quella vita che è nascosta con Cristo in Dio. Può rinchiudere qualcuno fra le pareti di una prigione, ma non può legare lo spirito. Essi potranno intravedere la gloria, nonostante le tenebre più fitte, ed esclamare: “Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev’essere manifestata a nostro riguardo”. Romani 8:18. “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande smisurato peso eterno di gloria”. 2 Corinzi 4:17.GMB 42.1

    Attraverso le prove e le persecuzioni si rivela nei credenti la gloria — cioè il carattere — di Dio. La chiesa di Dio odiata e perseguitata dalla società che la circonda è stata educata alla scuola del Cristo. Essi camminano per gli stretti sentieri della vita e sono purificati nella fornace dell’afflizione. Essi seguono il Cristo sulla via del sacrificio attraverso lotte dolorose e amare delusioni, ma queste dure esperienze li rendono consapevoli del peso e della maledizione del peccato che essi considerano con orrore. Condividendo le sofferenze del Cristo sono destinati a partecipare anche alla sua gloria. In visione il profeta vide il trionfo del popolo di Dio. Egli dice: “E vidi come un mare di vetro mescolato con fuoco e sul mare di vetro quelli che avevano ottenuto vittoria... essi stavano in piedi, avevano delle arpe di Dio e cantavano il cantico di Mosè servo di Dio, e il cantico dell’agnello, dicendo: Grandi e meravigliose sono le tue opere o Signore, Dio onnipotente; giuste e veritiere sono le tue vie, o Re delle nazioni”. Apocalisse 15:2, 3. “...Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro”. Apocalisse 7:14, 15.GMB 42.2