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Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
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    “Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita” — Matteo 7:14

    Al tempo del Cristo gli abitanti della Palestina abitavano in città fortificate, situate quasi sempre in cima a un monte. Le porte venivano chiuse al tramonto e il viaggiatore che rientrava verso sera doveva arrivare prima che giungesse la notte, affrettando il passo sui sentieri ripidi e rocciosi. I ritardatari trascorrevano la notte fuori. Quei sentieri stretti e scoscesi che permettevano al viandante di raggiungere la casa e il riposo fornirono a Gesù un esempio del percorso del cristiano. Il sentiero che ho posto davanti a voi è stretto ed è pericoloso, dice, e la porta è di difficile accesso perché il principio dell’amore impedisce agli orgogliosi e agli egoisti di entrarvi. C’è anche una strada più larga che conduce alla rovina. Se decidete di seguire il sentiero della vita spirituale vi renderete conto che è continuamente in salita, e sarete sempre in pochi perché la massa segue il sentiero che scende.GMB 159.2

    La via larga è abbastanza ampia da accogliere tutti gli uomini con il loro orgoglio, la loro mondanità, il loro egoismo e le loro bassezze morali. C’è posto per le opinioni e le dottrine di tutti; chiunque può seguire tranquillamente le proprie inclinazioni e fare ciò che il suo egoismo gli detta. Non c’è bisogno di cercare la via che conduce alla rovina. La porta è larga, la via spaziosa e ci si incammina spontaneamente sulla strada che conduce alla morte.GMB 160.1

    La via della vita, al contrario, è stretta e l’ingresso difficile. Se pensate di non dover rinunciare a qualche peccato vi renderete conto che la strada è troppo stretta e che non potete entrarvi. Per percorrerla dovrete rinunciare alle vostre opinioni, alla vostra volontà, alle vostre cattive abitudini. Colui che vuole servire il Cristo non può seguire le opionioni comuni o adeguarsi ai canoni della società. La via per il cielo è troppo stretta perché sia possibile accedervi con titoli e ricchezze, o ambizioni egoistiche ed è troppo sconnessa e in salita per coloro che amano l’agiatezza. Fatica, pazienza, sacrificio, povertà, e i rimproveri e l’opposizione dei peccatori, questo era ciò che il Cristo fu costretto ad affrontare e sarà anche la nostra stessa esperienza se vorremo entrare nel regno di Dio.GMB 160.2

    Comunque non vi affrettate a concludere che la strada stretta è la più difficile e quella larga la più facile. Lungo tutto il percorso della via che porta alla rovina ci sono sofferenze e dolori, lacrime e delusioni, ci sono avvertimenti e inviti a tornare indietro. Nel suo amore Dio ha fatto in modo che la strada della perdizione fosse difficile per i ribelli e i testardi. È vero che la via di Satana è fatta in modo da sembrare attraente, ma è solo un’apparenza ingannatrice. La via del male è disseminata di rimorsi e amare preoccupazioni.GMB 161.1

    Ci potrà sembrare piacevole lasciarsi andare all’orgoglio e alle ambizioni mondane, ma alla fine vi sono lacrime e sofferenze. I progetti egoistici possono offrire promesse lusinghiere in vista della felicità. Ma scopriremo che si tratta di una felicità effimera e la nostra vita sarà amareggiata da speranze fondate sull’egoismo. Nella strada che scende verso il male l’ingresso sarà splendidamente adornato di fiori, ma il percorso nasconde tante spine insidiose. La luce della speranza che sembra brillare all’ingresso si dissolve nelle tenebre della disperazione e colui che si incammina per questa via scende verso l’oscurità di una notte senza fine.GMB 161.2

    “Buon senno procura favore, ma la via dei perfidi è senza fine”. Proverbi 13:15. “Le sue vie sono vie deliziose, e tutti i suoi sentieri sono tranquilli”. Proverbi 3:17. Ogni atto di ubbidienza al Cristo, ogni atto di rinuncia a se stessi, ogni prova superata, ogni vittoria sulla tentazione è un gradino del percorso verso la gloria e la vittoria finale. Se prendiamo il Cristo come guida egli ci condurrà sani e salvi alla meta.GMB 161.3

    Anche il peggiore dei peccatori può trovare la strada giusta. Tutti coloro che la cercano possono percorrerla in piena luce, senza temere di cadere. Anche se il sentiero è stretto, e così sacro che nessun peccato vi può essere tollerato, il suo accesso è assicurato a tutti e nessuno, per quanto dubbioso e incerto, può dire: “Dio non si cura di me”.GMB 162.1

    La strada sarà scoscesa e la salita difficile, perfino costeggiata da precipizi. Ci saranno sicuramente delle prove da affrontare nel nostro viaggio e, stanchi, vorremmo fermarci per riposare mentre sarà necessario proseguire nei nostri sforzi. Accadrà anche che indeboliti saremo costretti a combattere, scoraggiati dovremo continuare a sperare. Ma con il Cristo che ci guida, sicuramente raggiungeremo alla fine la meta tanto attesa. Gesù stesso ha tracciato il percorso davanti a noi e lo ha reso meno difficile.GMB 162.2

    Lungo la strada scoscesa che porta alla vita eterna vi sono fonti di gioia per rinfrescare coloro che sono stanchi. Chi procede per la via giusta è felice nonostante le sofferenze, perché colui che essi amano cammina, invisibile, accanto a loro. A ogni passo essi distinguono più chiaramente la sua mano e la luce brillante della gloria dell’Invisibile illumina i loro passi. I loro canti di gioia, dalle note sempre più acute, salgono al cielo e si uniscono ai canti degli angeli davanti al trono. “Ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va sempre più risplendendo, finché sia giorno pieno”. Proverbi 4:18.GMB 162.3