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Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
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    “Quando pregate non siate come gli ipocriti” — Matteo 6:5

    I farisei avevano fissato degli orari per la preghiera e quando erano lontani da casa, al momento stabilito, si fermavano ovunque fossero forse per strada, sulla piazza del mercato, in mezzo alla folla — per recitare a voce alta inutili formule ripetitive. Gesù rimproverò questa forma di adorazione offerta con l’unico scopo della glorificazione personale.GMB 100.1

    Ciò non significa che abbia condannato la preghiera pubblica perché lui stesso ha pregato spesso con i suoi discepoli in presenza della folla. Insegnò invece che le richieste personali e intime non devono essere pronunciate in pubblico ma devono salire a Dio dal cuore, lontano da orecchi indiscreti.GMB 100.2

    “Quando preghi entra nella tua cameretta”. Cfr. Matteo 6:6. Riserviamo uno spazio alla preghiera personale. Gesù aveva scelto dei luoghi precisi dove appartarsi per essere in comunione con Dio. Imitiamolo. Spesso abbiamo bisogno di incontrarci da soli con lui.GMB 100.3

    “Rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto”. Cfr. Matteo 6:6. Nel nome di Gesù possiamo presentarci davanti a Dio fiduciosi come i bambini. Non c’è nessun bisogno di un mediatore umano. Grazie a Gesù possiamo aprire i nostri cuori a Dio come faremmo con qualcuno che ci conosce e ci ama.GMB 100.4

    Nel luogo segreto in cui ci siamo rifugiati per pregare, dove solo Dio ci vede e ci ascolta, possiamo esprimere i nostri desideri più profondi e nascosti al Padre la cui misericordia è infinita. Nella pace e nel silenzio dell’animo quella voce che risponde sempre al grido suscitato dalle richieste umane, parlerà al nostro cuore.GMB 101.1

    “...Perché il Signore è pieno di compassione e misericordioso”. Giacomo 5:11. Dio attende con amore infinito la confessione degli uomini tormentati e accoglie l’espressione del loro pentimento. Egli aspetta un segno di gratitudine da parte nostra, come una madre attende il sorriso riconoscente del proprio bambino. Egli vorrebbe che noi capissimo la tenerezza e l’intensità con cui ci cerca. Egli ci invita ad affidare i nostri conflitti alla sua comprensione, le nostre sofferenze al suo amore, le nostre ferite alla sua capacità di guarire, la nostra debolezza alla sua forza, il nostro vuoto alla sua pienezza. Egli non ha mai deluso chi si è affidato a lui. “Quelli che lo guardano sono illuminati, nei loro volti non c’è delusione”. Salmi 34:5.GMB 101.2

    Coloro che cercano Dio, e gli espongono le loro richieste invocando il suo aiuto, non lo faranno invano. “...Il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:4. Quando il Cristo diventa nostro amico, ci sentiamo circondati dalla potenza del mondo invisibile. Contemplando Gesù diventeremo sempre più simili a lui. Saremo trasformati e il nostro carattere si addolcirà, si affinerà e si nobiliterà in vista del regno di Dio. La nostra profonda relazione con il Salvatore svilupperà la purezza, il fervore, la spiritualità e migliorerà la nostra capacità di comprensione tramite la preghiera. Riceveremo così un’educazione divina che si manifesterà in una vita consacrata e attiva.GMB 101.3

    Chi si rivolge a Dio per invocare il suo aiuto, il suo sostegno e la sua forza, mediante la preghiera quotidiana e sincera, avrà nobili aspirazioni e una percezione più chiara del proprio dovere. Sarà animato da motivazioni elevate e da un profondo desiderio di giustizia. Coltivando un rapporto costante con Dio potremo trasmettere agli altri la pace e la serenità che regnano in noi. La forza ottenuta mediante la preghiera rivolta a Dio e lo sforzo assiduo con cui si educa la mente alla riflessione ci preparano ad adempiere i doveri quotidiani e conservare la serenità in ogni circostanza.GMB 102.1

    Se ci avviciniamo a Dio egli porrà parole di lode sulle nostre labbra, ci insegnerà la riconoscenza degli angeli, ci suggerirà come parlare di lui. Ogni atto della nostra vita rivelerà la luce e l’amore del Salvatore che vive in noi. Le difficoltà non potranno turbare un’esistenza vissuta per fede nel Figlio di Dio.GMB 102.2