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Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
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    “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” — Matteo 6:11

    La prima parte della preghiera insegnata da Gesù riguarda il nome, il regno e la volontà di Dio: il suo nome sia santificato, il suo regno venga e la sua volontà sia fatta. Quando nella nostra vita avremo accordato il primo posto al Signore potremo chiedergli con fiducia di rispondere alle nostre necessità. Se abbiamo rinunciato a noi stessi, se ci siamo affidati al Cristo, siamo diventati membri della famiglia di Dio e tutto quello che è nella casa del Padre ci appartiene: tutti i tesori di Dio sono nostri, sia oggi sia nell’eternità. Possiamo contare sul ministero degli angeli, sui doni dello Spirito Santo e sulla collaborazione umana che ci offrono i redenti. Tutto ciò Dio ce lo concede nella misura in cui può contribuire al nostro bene. Perfino l’odio dei nostri nemici può trasformarsi in una benedizione perché, mettendoci alla prova, ci prepara per il cielo. “E voi siete di Cristo... tutto vi appartiene”. 1 Corinzi 3:23, 21.GMB 130.2

    Noi siamo come bambini che non sono ancora entrati in possesso della loro eredità. Dio non ci affida tutti i doni preziosi che ci ha destinato perché teme che Satana ci seduca con i suoi inganni, come ha fatto con i nostri progenitori nel giardino dell’Eden e quindi il Cristo li custodisce per noi, al sicuro dagli attacchi di Satana. Come bambini riceviamo ogni giorno quello che ci occorre per le nostre esigenze quotidiane. Ogni giorno dobbiamo pregare dicendo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Non scoraggiamoci se non ne abbiamo a sufficienza per il futuro. La promessa è: “...Abita il paese e pratica la fedeltà... Io sono stato giovane e son anche divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, né la sua discendenza mendicare il pane”. Salmi 37:3, 25. Colui che inviò i corvi per nutrire Elia presso il torrente Kerit, non abbandonerà nessuno dei suoi figli fedeli.GMB 131.1

    Ecco che cosa è stato scritto di chi vive secondo giustizia: “...Il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata”. Isaia 33:16. “Non saranno confusi in tempo di sventura, ma saranno saziati in tempo di fame”. Salmi 37:19. “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” Romani 8:32.GMB 131.2

    Colui che alleviò le preoccupazioni della madre vedova, e l’aiutò a provvedere alle necessità della famiglia a Nazaret, simpatizza con ogni madre che lotta contro le difficoltà per assicurare il cibo ai suoi figli. Colui che si interessava delle folle, “perché erano stanche e sfinite” (Matteo 9:36), ha sempre compassione dei poveri che soffrono. Le sue mani li benedicono e quindi, nella preghiera che insegnò ai discepoli, ci insegna a ricordarci dei poveri.GMB 131.3

    Quando diciamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” preghiamo per gli altri e per noi stessi. Riconosciamo che quello che Dio ci dà non è soltanto per noi. Il Signore ci accorda i suoi doni per soccorrere coloro che hanno bisogno. Cfr. Salmi 68:10. Egli infatti ci dice: “...Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti”. Luca 14:12-14.GMB 132.1

    “Dio è potente da fare abbondare su di voi ogni grazia, affinché, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario, abbondiate per ogni opera buona... Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente”. 2 Corinzi 9:8, 6.GMB 132.2

    La preghiera per il pane quotidiano non si riferisce soltanto al nutrimento del corpo, ma anche a quello spirituale, indispensabile allo spirito per assicurare la vita eterna. Gesù dice: “Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna... se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”. Giovanni 6:27, 51. Il nostro Salvatore è il pane della vita: beneficiando del suo amore, che penetra in noi, mangiamo veramente il pane che è disceso dal cielo.GMB 132.3

    Riceviamo il Cristo attraverso la sua Parola, e lo Spirito Santo ci viene accordato per comprenderla e accettare le sue verità. Ogni giorno, leggendo le Scritture, dobbiamo pregare perché lo Spirito di Dio ci riveli la verità che può rafforzare il nostro spirito per soddisfare le esigenze quotidiane.GMB 133.1

    Insegnandoci a chiedere ogni giorno quello di cui abbiamo bisogno, per il nostro corpo e per il nostro spirito, Dio ha un obiettivo: desidera che ci sentiamo dipendenti da lui, cerca di stabilire un legame profondo grazie al quale, tramite la preghiera e lo studio delle preziose verità della sua Parola, saremo nutriti e dissetati alla Fonte della vita.GMB 133.2