Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First

    “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro” — Matteo 7:12

    La certezza dell’amore di Dio ci induce ad amarci gli uni gli altri. Questo principio deve ispirare tutte le relazioni umane.GMB 155.1

    Gli ebrei erano preoccupati, prima di tutto, di ciò che dovevano ricevere. La loro prima aspirazione era assicurarsi il potere e gli onori a cui pensavano di avere diritto. Ma il Cristo insegna che non dobbiamo preoccuparci di quello che riceveremo ma di quello che dovremo dare. I nostri doveri nei confronti degli altri sono proprio quelli che pensiamo siano i doveri degli altri nei nostri confronti. Nelle nostre relazioni con coloro che ci circondano dobbiamo metterci al loro posto, cercando di comprenderne sentimenti, difficoltà, delusioni, gioie e sofferenze. Dobbiamo identificarci con loro e trattarli come vorremmo essere trattati se fossimo al loro posto. Questa è la vera essenza dell’onestà ed è anche un altro aspetto del comandamento: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. Riassume l’insegnamento dei profeti. È un principio divino e deve essere messo in pratica da tutti coloro che vogliono vivere con Dio.GMB 155.2

    La regola d’oro è il fondamento della vera gentilezza e trova il suo esempio perfetto nella vita e nel carattere di Gesù. La vita quotidiana del Salvatore esprimeva dolcezza e bellezza. Quanta serenità emanava dalla sua presenza. I suoi discepoli devono rivelare lo stesso spirito. Coloro che seguono l’esempio del Cristo eserciteranno un influsso benefico. I loro abiti bianchi e puri diffonderanno il profumo fragrante del giardino del Signore. Il loro viso rifletterà lo splendore di Dio e illuminerà la via di chi è stanco e incerto. Tutti coloro che hanno capito in che cosa consiste la perfezione del carattere, manifesteranno la simpatia e la tenerezza del Cristo. L’influsso della grazia deve rendere sensibile il cuore, affinare e purificare i sentimenti, e assicurare il tatto e la cortesia del cielo. Ma la regola d’oro ha un significato ancora più profondo. Chiunque sia stato chiamato ad amministrare la grazia di Dio deve condividerla con coloro che vivono nell’ignoranza e nelle tenebre, proprio come desidererebbe che facessero gli altri se si trovassero nella loro condizione. L’apostolo Paolo dichiara: “Io sono debitore verso i Greci come verso i barbari, verso i sapienti come verso gli ignoranti”. Romani 1:14. Per la vostra conoscenza dell’amore di Dio, per le ricchezze della grazia, quando incontrate coloro che vivono nella sofferenza e sono senza conoscenza sappiate che siete debitori nei loro confronti e dovete condividere con loro le benedizioni ricevute.GMB 156.1

    Vale anche per i beni o i vantaggi materiali. Tutto ciò che possediamo in più rispetto ai nostri simili fa nascere in noi il dovere di aiutare gli svantaggiati. Se siamo ricchi o anche solo agiati, abbiamo l’obbligo di occuparci di coloro che soffrono, della vedova e dell’orfano, proprio come desidereremmo essere trattati se fossimo al loro posto.GMB 157.1

    La regola d’oro implica lo stesso principio insegnato nel Sermone sul Monte. “...Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi”. Matteo 7:2. Tutto ciò che facciamo agli altri, in bene e in male, avrà delle ripercussioni su di noi con benedizioni o maledizioni. Tutto ciò che diamo ci sarà restituito. I beni terreni condivisi con i nostri simili spesso ci vengono restituiti: in momenti difficili è più del quadruplo di quello che abbiamo dato. Ma ciò che conta è la consapevolezza della presenza reale e profonda dell’amore di Dio che comprende tutta la gloria e i tesori del cielo e in questo modo, fin da ora, siamo ampiamente ricompensati per il bene fatto. Ma anche il male commesso ci verrà restituito. Chiunque si sarà permesso di condannare o scoraggiare dovrà fare la stessa esperienza e si renderà conto di quanto gli altri hanno sofferto quando ha fatto loro mancare simpatia e affetto.GMB 157.2

    Questo è il principio che Dio ha stabilito nel suo amore. Egli desidera che arriviamo al punto di odiare la durezza del nostro cuore per aprirlo completamente a Gesù. Dal male nascerà così il bene e quella che sembrava una maledizione diventerà una benedizione.GMB 158.1

    La regola d’oro è il vero ideale del cristianesimo. Tutto ciò che se ne discosta è solo vanità e menzogna. Una religione che permette di disprezzare i nostri simili, mentre Gesù li ha considerati tanto preziosi da morire per loro, una religione che rimane indifferente ai bisogni umani alle sofferenze e ai diritti è falsa. Non ascoltando le grida del povero, del sofferente e del peccatore tradiamo il Cristo.GMB 158.2

    Il cristianesimo è privo di potenza nel mondo e il nome del Signore è bestemmiato perché coloro che portano il nome del Cristo lo rinnegano con il loro comportamento e il loro carattere. Della chiesa apostolica, nei giorni straordinari in cui la gloria del Signore risuscitato risplendeva sui suoi membri è scritto: “La moltitudine di quelli che avevano creduto era d’un sol cuore e di un’anima sola; non vi era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva ma tutto era in comune tra di loro... In fatti non c’era nessun bisogno tra di loro...”. Atti 4:32, 34. “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prende vano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati”. Atti 2:46, 47.GMB 158.3

    Cercate in cielo e in terra e non troverete nessuna verità rivelata con maggiore forza di quella dell’opera di assistenza nei confronti di chi ha bisogno di simpatia e aiuto. Questa verità è rivelata dalla vita stessa di Gesù. Quando coloro che professano il nome del Cristo metteranno in pratica i principi della regola d’oro, la proclamazione del messaggio del Vangelo sarà accompagnata dalla stessa potenza dei tempi apostolici.GMB 159.1