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Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
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    “Voi siete il sale della terra...” — Matteo 5:13

    Il valore del sale è in funzione delle sue proprietà di conservazione. Quando Dio paragona i suoi figli al sale vuole insegnare loro che in quanto beneficiari della sua grazia possono diventare agenti per la salvezza di altri. Dio scegliendosi un popolo non si limita ad adottarli come figli e figlie ma tramite loro desidera comunicare al mondo il messaggio della salvezza. Cfr. Tito 2:10. Scegliendo Abramo il Signore non cercava semplicemente di stabilire un legame di amicizia, ma desiderava che egli diventasse il mezzo tramite cui offrire le sue benedizioni ad altri popoli. Gesù, prima della crocifissione, nella sua ultima preghiera con i discepoli disse: “Per loro io santifico me stesso, affinché anch’essi siano santificati nella verità”. Giovanni 17:19. Nello stesso modo i cristiani che sono stati purificati tramite la verità avranno le qualità necessarie per purificare il mondo dalla corruzione morale.GMB 48.1

    Il sale deve mescolarsi alla sostanza a cui viene aggiunto, deve penetrare e sciogliersi per poter agire come conservante. Nello stesso modo gli uomini, tramite il contatto personale e l’amicizia, possono beneficiare della potenza salvifica del Vangelo. Non vengono salvati in massa ma individualmente. L’influsso personale è una vera potenza. Dobbiamo avvicinarci a coloro a cui desideriamo fare del bene.GMB 48.2

    Il sapore del sale simboleggia il potere vitale del cristiano: l’amore di Gesù nel cuore, la giustizia del Cristo che influisce sulla nostra vita. Il suo amore è comunicativo e attivo, se vibra in noi si diffonderà anche intorno a noi. Ci avvicineremo a loro ed essi sperimenteranno i benefici di un affetto disinteressato. I veri credenti diffondono un’energia vitale che penetra in coloro a cui rivolgono la loro attenzione. Non è la potenza dell’uomo, ma quella dello Spirito Santo che compie quest’opera di trasformazione.GMB 48.3

    Il Cristo precisò nel suo solenne avvertimento: “...Se il sale diventa insipido con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini”. Matteo 5:13. Mentre Gesù pronunciava queste parole i suoi uditori potevano vedere il sale senza sapore gettato ai margini dei sentieri perché era diventato inutile. Questa immagine rappresentava molto bene la condizione dei farisei e l’influsso della loro religione sulla società. Rappresentava la vita spirituale di coloro che non beneficiavano più della potenza di Dio, che erano diventati freddi e non godevano più della presenza del Salvatore. Qualunque sia la loro professione di fede vengono considerati insipidi e sgradevoli dagli angeli e dagli uomini. È a loro che il Cristo rivolge queste parole: “...Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca”. Apocalisse 3:15, 16.GMB 49.1

    Senza una fede vivente in Cristo, come Salvatore personale, è impossibile esercitare un influsso positivo nei confronti di una società incredula. Non possiamo dare agli altri ciò che noi stessi non possediamo. L’influsso che esercitiamo per il bene e la salvezza dell’umanità è in proporzione alla nostra consacrazione e alla nostra spiritualità. Dove non si manifesta un vero interesse, un amore sincero e un’esperienza concreta non c’è potenza, profondo rapporto con Dio e presenza del Cristo nella propria vita. Se lo Spirito Santo non si serve di noi come agenti attraverso cui comunicare al mondo la verità che è in Gesù noi siamo come quel sale che ha perso sapore ed è diventato inutile. Se la grazia del Salvatore non si manifesta in noi dimostriamo al mondo che la verità in cui professiamo di credere non ha il potere di santificarci e quindi non esercitando nessun influsso rendiamo vana la Parola di Dio.GMB 49.2

    “Se io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente”. 1 Corinzi 13:1-3.GMB 50.1

    Se l’amore vibra nel nostro cuore ne beneficeranno anche coloro che vivono intorno a noi, non in risposta a ciò che avremo ricevuto ma perché l’amore è un principio attivo.GMB 50.2

    L’amore modifica il carattere, controlla gli impulsi, cancella i rancori e nobilita gli affetti. Questo amore è grande quanto l’universo ed è in armonia con quello degli angeli. Quando penetra nel cuore ravviva l’esistenza e trasmette preziose benedizioni. Grazie a questo amore, e soltanto per questo, diventiamo il sale della terra.GMB 50.3