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Con Gesù sul monte delle beatitudini - Contents
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    “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” — Matteo 7:7

    Per evitare qualsiasi malinteso, dubbio o cattiva interpretazione delle sue parole il Signore ripete per tre volte la sua promessa. Egli desidera che coloro che cercano Dio sappiano che egli è in grado di compiere qualsiasi cosa. Ecco perché egli aggiunge: “Perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa”. Matteo 7:8. Il Signore pone solo alcune condizioni: desiderare la sua grazia, ascoltare i suoi consigli e aspirare al suo amore.GMB 151.1

    “Chiedete”. Il fatto di chiedere rende evidente il vostro stato di necessità e chiedendo con fede riceverete. Dio ha dato la sua parola e non si tirerà indietro. Invocandolo con animo pentito non vi sentirete presuntuosi nel chiedere ciò che Dio ha promesso. Invocando le benedizioni di cui avete bisogno, cioè raggiungere la perfezione del carattere del Cristo, il Signore vi dà la certezza che la vostra richiesta è formulata sulla base di una promessa che si realizzerà. Tutto ciò di cui avete bisogno per fare appello alla sua grazia e alla sua compassione è riconoscere di essere peccatori. Per avvicinarsi a Dio non è necessario essere santi ma desiderare che egli vi purifichi da ogni peccato e da ogni male. Il motivo per cui possiamo rivolgerci a lui in qualsiasi momento è il nostro profondo stato di disperazione che fanno della sua presenza e del suo potere redentore una necessità.GMB 151.2

    “Cercate”. Non cercate solo le sue benedizioni ma Dio stesso. “Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, ti sarà resa la prosperità”. Giobbe 22:21.GMB 152.1

    “Cercate e troverete”. Dio vi sta cercando e il desiderio stesso che provate di avvicinarvi a lui è suscitato dal suo Spirito. Arrendetevi a questo impulso. Gesù intercede per colui che è tentato, che ha sbagliato, che ha perso la fede. Egli cerca di farne i suoi amici. “Se tu lo cerchi egli si lascerà trovare da te”. 1 Cronache 28:9.GMB 152.2

    “Bussate”. Noi ci avviciniamo a Dio che ci invita; egli ci aspetta per accoglierci in sua presenza. I primi discepoli che seguirono Gesù non si accontentarono di una frettolosa conversazione per strada. Essi chiesero:“...Rabbi dove abiti?... Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno”. Giovanni 1:38, 39. Anche noi possiamo essere ammessi alla più intima comunione con Dio. “Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente”. Salmi 91:1. Coloro che cercano le benedizioni di Dio devono bussare e attendere dietro la porta della grazia con convinzione e dicendo: “Signore, tu hai detto che chiunque chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto...”.GMB 152.3

    Gesù guardava la folla riunita per ascoltare le sue parole, desiderava che essi apprezzassero la grazia e l’amore di Dio. Per illustrare il loro bisogno e il desiderio di Dio di donare, egli ricordò loro il comportamento di un genitore nei confronti di un bambino che chiede del pane. “Qual è l’uomo tra di voi il quale, se il figlio gli chiede un pane, gli dia una pietra?” Matteo 7:9. Egli fa riferimento all’affetto naturale di un genitore per il proprio figlio e aggiunge: “Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono”. Luca 11:13.GMB 153.1

    Nessun uomo animato da sentimenti paterni respingerà il proprio figlio affamato che gli chiede un pezzo di pane. Un genitore può ingannare il figlio o eccitare il suo appetito solo per deluderlo? Come potrebbe promettergli dei buoni cibi per poi dargli una pietra? Chi oserebbe offendere Dio fino al punto di pensare che egli non sarebbe disposto a rispondere alle implorazioni dei suoi figli? “Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano”. Matteo 7:11. Lo Spirito Santo — cioè il rappresentante di Dio — è il più grande di tutti i doni. Tutte le “cose buone” sono comprese in questo dono. Il Creatore stesso non può darci niente di meglio. Quando imploriamo il Signore di avere pietà di noi nelle nostre difficoltà e di guidarci con il suo Santo Spirito egli ascolterà sempre la nostra preghiera. È possibile che un genitore ignori la richiesta di cibo rivoltagli dal figlio affamato, ma Dio non rigetterà mai l’implorazione di un cuore sofferente e desideroso di ottenere il suo aiuto. Con quanta meravigliosa tenerezza ha descritto il suo amore a coloro che nei momenti difficili della loro vita pensano che Dio li abbia abbandonati. “...Il Signore mi ha abbandonata, il Signore mi ha dimenticata. Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, io non dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani...”. Isaia 49:14-16.GMB 153.2

    Ogni promessa contenuta nella Parola di Dio ci offre un soggetto di preghiera e noi possiamo essere certi del suo esaudimento. Qualunque sia la benedizione di cui avete bisogno è vostro privilegio reclamarla tramite Gesù. Possiamo chiedere al Signore con la semplicità di un bambino, ciò di cui abbiamo bisogno. Possiamo parlargli dei nostri problemi come il nutrimento, i vestiti, o dei nostri bisogni spirituali come il pane della vita e l’abito della giustizia del Cristo. Il Padre, sapendo che abbiamo bisogno di tutte queste cose, ci invita a rivolgerci a lui, nel nome di Gesù. Dio onorerà quel nome e soddisferà le vostre necessità attingendo dalle ricchezze della sua generosità.GMB 154.1

    Non dimentichiamo che avvicinandoci a Dio come a un Padre riconosciamo di essere suoi figli. Non solo possiamo confidare nella sua bontà ma dobbiamo anche essere disposti ad accettare la sua volontà e consacrarci al suo servizio. A coloro a cui ha raccomandato di cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia, Gesù fa questa promessa: “Chiedete e vi sarà dato”. I doni di colui che possiede ogni potere in cielo e sulla terra sono a disposizione dei suoi figli. Essi sono preziosi perché acquistati con il sacrificio del Redentore. Questi doni soddisfano le più profonde esigenze del cuore. Essi sono eterni e saranno concessi a tutti coloro che si rivolgono al padre come bambini. Facciamo nostre le promesse di Dio, ricordiamogliele nelle nostre preghiere e sperimenteremo la gioia perfetta.GMB 154.2