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Essere Come Gesù - Contents
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    Ricche Benedizioni Tra Un Sabato E L’altro, 24 agosto

    Per sei anni seminerai il tuo campo, per sei anni poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; ma il settimo anno sarà un sabato di riposo per la terra, un sabato in onore dell'Eterno; non seminerai il tuo campo né poterai la tua vigna.Levitico 25:3,4ESG 240.1

    La festa delle Capanne, o della Mietitura, con le offerte del frutteto e del campo, con la settimana trascorsa sotto capanne di frasche, con le riunioni, le funzioni, la generosa ospitalità offerta agli operai del Signore, ai leviti del santuario, agli stranieri e ai poveri, invogliava ogni mente a pensare con gratitudine a colui che aveva coronato l’annata con i suoi benefici. Il fedele israelita trascorreva circa un intero mese ogni anno in questo modo. Durante questo periodo egli era libero da pensieri e lavori, e quasi del tutto consacrato, nel senso più vero, a scopi educativi.ESG 240.2

    Nel distribuire l’eredità al suo popolo, Dio intendeva insegnargli, e per mezzo di esso insegnare alle future generazioni, princìpi corretti circa il possesso della terra. Il paese di Canaan fu suddiviso fra tutto il popolo, a esclusione dei leviti, ministri del santuario. Sebbene una famiglia potesse disporre per un po’ di tempo a proprio piacere della sua terra, non poteva vendere l’eredità dei figli. Se anche vendeva, poteva dopo un certo tempo riscattare le sue terre. Ogni sette anni i debiti erano rimessi e il cinquantesimo anno, o anno giubilare, tutta la proprietà terriera ritornava al proprietario originario. In tal modo ogni famiglia era sicura dei propri beni e ciò costituiva una salvaguardia contro gli estremi della ricchezza e della povertà.ESG 240.3

    Nell’assegnare la terra al popolo, Dio gli fornì, come già aveva fatto in Eden, un’occupazione che fosse la più adatta al suo sviluppo: la cura degli animali e delle piante. Un’ulteriore misura educativa fu adottata con l’istituzione della sospensione del lavoro agricolo ogni settimo anno. La terra, quell’anno, rimaneva incolta, e il suo prodotto spontaneo era lasciato al povero. C’era così l’opportunità per approfondire lo studio, per gli incontri sociali, per il culto e per l’esercizio della beneficenza, attività spesso impedite dalle preoccupazioni e dalle fatiche quotidiane. Se anche ai nostri giorni fossero attuati i princìpi di Dio circa la ripartizione delle proprietà, quanto diversa sarebbe la condizione della gente! Ed 42-44ESG 240.4

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