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Essere Come Gesù - Contents
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    La Sacralità Dell’adorazione, 7 novembre

    Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo. Giovanni 6:51ESG 315.1

    L’incenso, che saliva insieme alle preghiere degli israeliti, rappresenta i meriti e l’intercessione del Cristo. La sua perfetta giustizia può essere attribuita a chiunque abbia fede: questo è il solo mezzo che può permettere ai peccatori di essere accettati da Dio. Davanti alla cortina del luogo santissimo vi era l’altare su cui ogni giorno veniva elevata l’offerta di intercessione, costituita dall’incenso. All’ingresso del luogo santo, invece, si trovava un altro altare, sul quale ogni giorno venivano effettuati i sacrifici cruenti per l’espiazione dei peccati. L’uomo si poteva avvicinare a Dio attraverso dei simboli, l’incenso e il sangue: essi dovevano ricordare che solo attraverso il Cristo il colpevole pentito può avvicinarsi all’Eterno e ottenere per fede il perdono e la salvezza.ESG 315.2

    La mattina e la sera, quando i sacerdoti entravano nel luogo santo per la presentazione dell’incenso, veniva preparato nel cortile il sacrificio cruento per il peccato. Era un momento particolarmente coinvolgente per i fedeli, che si riunivano intorno al santuario. Prima di essere introdotti alla presenza di Dio, tramite la mediazione dei sacerdoti, gli israeliti dovevano pregare e fare un profondo esame di coscienza, confessando i propri peccati. Uniti in una preghiera silenziosa, rivolgevano lo sguardo al luogo santo; le loro richieste salivano insieme alla nuvola di incenso, sostenute dalla fede nei meriti del Salvatore promesso, di cui era simbolo il sacrificio di espiazione.ESG 315.3

    L’ora in cui avveniva il sacrificio della mattina e della sera era considerata sacra. In questi momenti tutto il popolo si raccoglieva in adorazione. Anche quando gli ebrei furono condotti in terre lontane come prigionieri, nell’ora indicata rivolgevano il volto verso Gerusalemme, presentando le loro richieste al Dio d’Israele. Le preghiere ebraiche della mattina e della sera sono un esempio per i cristiani. Dio condanna un culto formale, che non nasce da un vero desiderio di adorazione. Egli guarda con favore coloro che lo amano e pregano giorno e notte per il perdono dei loro peccati, invocando la sua benedizione. PP 353,354ESG 315.4

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