Capitolo 21— Il Miracolo Durante Una Riunione Sotto La Tenda
Dietro la fattoria di fr. Root, nel boschetto d’aceri, furono abbattuti molti alberi con lo scopo di costruire un podio e delle panche. Alcuni membri sistemavano le assi per il pavimento, altri mettevano le sedie per appoggiare sopra le tavole che dovevano servire da panche.SMN 128.1
Poco dopo, cominciavano ad arrivare gli ospiti. Nei preparativi parteciparono anche i giovani: toglievano i cespugli, raccoglievano le foglie, poi li mettevano tutti insieme perché servivano per il falò. Intorno erano disposti i carri a pioli strapieni di viveri e materiale necessario per il campeggio. I cavalli furono attaccati ai pali in un posto dove potevano pascolare.SMN 128.2
Infine si montarono tende di produzione propria. Come sostegni usarono forchettoni fissati nel terreno. Sopra erano messe delle sbarre e tutto fu coperto con dei teloni cuciti interamente dalle donne. SMN 128.3
Questo fu uno dei primi raduni sotto la tenda dove erano invitati tutti i cristiani avventisti del settimo giorno. SMN 128.4
Alcuni degli invitati misero le piccole tende per la propria famiglia. La maggioranza però consegnò i teli portati per contribuire alla costruzione dei tendoni più grandi per circa 15 — 20 persone.SMN 128.5
La gente prendeva la paglia dai carri per preparare i materassi. Il lavoro fu intenso finché tutto fosse in ordine. In tutto, le tende potevano contenere circa 2000 persone. SMN 128.6
Il cibo era preparato sul fuoco campestre. Il latte, le uova e la verdura fresca furono acquistati dai contadini delle vicinanze. A parte questo molto cibo fu portato dalla gente. SMN 128.7
Sopra una tavola era esposto il programma con gli orari della mensa, dei culti, del riposo, le preghiere o altro.SMN 129.1
Quando tutto fu pronto, l’inaugurazione dell’incontro ebbe inizio. Il venerdì alle 17.00 il campanello chiamò tutti per iniziare la funzione. Il quadro era stupendo. Si vedeva molta gente affluire da tutte le parti. I bambini sedevano sulle panche vicino alle loro mamme dondolando i piedini. SMN 129.2
La funzione iniziò con canti e preghiere. Poi Ellen prese la parola chiedendo ai presenti di dimenticare le loro bestie, il lavoro giornaliero, per concentrarsi sulle benedizioni ricevute. SMN 129.3
Dopo la funzione, fu servita la cena. Il cibo si consumava in piedi. Quindi seguì il riposo. Con l’inizio del tramonto furono accese le candele o le lampade a petrolio. SMN 129.4
La luce dolce proveniente dalle lampade rischiarava il campo. SMN 129.5
In questo primo campo d’evangelizzazione furono esposti i libri preparati per la vendita. Solo nei primi cinque giorni furono venduti da John Corliss per 500 $. (Più tardi John Corliss diventò un pastore e missionario molto conosciuto).SMN 129.6
I bambini, ogni giorno si riunivano intorno a James che raccontava storie bibliche. L’ultimo giorno del congresso ogni bambino ricevette un libretto intitolato “Il piccolo Willie”…SMN 129.7
Anche per gli adulti arrivò il momento di ricevere qualcosa. Durante una delle conferenze, James aprì un pacco con degli opuscoli e disse:SMN 129.8
“Verrà il giorno in cui simili bollettini saranno “seminati” in tutto il mondo - e disperse volantini sopra le teste dei presenti. SMN 129.9
Alla fine del congresso la gente commentava:SMN 129.10
“Questo incontro“campestre” è stato meraviglioso. L'anno prossimo dovremmo organizzarne un altro, ma non più sotto le tende ma nelle case”.SMN 129.11
Da quel momento tali riunioni erano organizzate regolarmente in tutto il territorio nazionale. I pochi pastori disponibili, viaggiavano tra un incontro e l’altro. Anche i nonni avevano lo stesso compito. Dovevano spostarsi spesso con l’aiuto dei contadini che lasciavano le proprie fattorie solo per poter partecipare alle riunioni.SMN 130.1
Quando le riunioni venivano organizzate durante l’autunno o l’inverno, nelle tende si mettevano dei caminetti per riscaldarsi. Ellen andava in visita da una tenda all’altra per incontrare le mamme con i loro bambini. A volte arrivavano le famiglie da oltre 300 chilometri. La nonna per consolare tutti diceva:SMN 130.2
“La nostra vita attuale è come “l’inverno dei cristiani”, ma un giorno il clima cambierà su questa terra. Lasceremo dietro di noi ogni problema, ogni delusione e dolore, e godremmo l’eterna estate nel regno dei cieli”.SMN 130.3
I nonni raramente mancavano a queste riunioni. In California, a Headsburg uno di questi seminari durava cinque mesi. A quel tempo Ellen abitava proprio lì, e voleva partecipare con tutto il cuore, ma non poteva a causa della malaria che l’aveva colpita.SMN 130.4
Le cure casalinghe purtroppo non bastavano, quindi la nonna doveva essere trasferita all’ospedale. Accortasi che anche qui le cure erano inefficienti Ellen volle rientrare a casa.SMN 130.5
Subito dopo il suo rientro chiese di essere portata sui campi del convegno dicendo, che aveva molte cose da dire.SMN 130.6
“Desidero incoraggiare i partecipanti alla costruzione del collegio”.SMN 130.7
Il giorno dopo fu portata nuovamente alla riunione su una sedia a rotelle. Poiché era gravemente ammalata, le prepararono un sofà vicino al podio dove la nonna si sdraiò. SMN 130.8
Quando il fr. Waggoner ebbe finito la predicazione, Ellen disse a chi le stava vicino:SMN 130.9
” Per favore aiutatemi ad alzarmi”.SMN 130.10
Suo figlio la prese sotto braccio da una parte e l’infermiera d’altra. SMN 130.11
Ellen si avvicinò alla tribuna e con le mani tremanti si aggrappò ad essa. Poi, con voce debolissima cominciò a parlare:SMN 131.1
“Probabilmente questa sarà l’ultima volta che vi parlo”.SMN 131.2
Il suo viso era pallidissimo. Dopo alcuni minuti avvenne in lei distinto cambiamento. I presenti notarono che il viso era ritornato sano e colorito. La voce suonava forte e chiaro. Nessuno riusciva a crederci. La gente bisbigliò:SMN 131.3
“È un vero miracolo”.SMN 131.4
Ellen sentì ritornare le forze, la temperatura scomparve. Era completamente guarita e ricominciò la sua attività missionaria.SMN 131.5