Capitolo 7—Le Visioni Della Nonna Nei Luoghi E Situazioni Differenti
- Prefazione
- Una Parola Da Parte Della Nipote, Autrice Di Questo Libro
- Capitolo 1—Il Periodo D’infanziatrascorso Da Mia Nonna
- Capitolo 2—Il Difficile Compito Per Una Ragazza Di Diciasette Anni
- Capitolo 3— Mancato L’ inganno
- Capitolo 4— Un Certo Pastore Molto Simpatico
- Capitolo 5—Il Capitano Convinto
- Capitolo 6—La Tempesta Sul Lago
- Capitolo 7—Le Visioni Della Nonna Nei Luoghi E Situazioni Differenti
- Capitolo 8— James, La Nostra Situazione È Davvero Grave?
- Capitolo 9—Gli Opuscoli Nella Borsa Da Viaggio
- Capitolo 10—La Lotta Contro Il Nemico
- Capitolo 11—L’edizione Ha Trovato Il Proprio Locale
- Capitolo 12— John Cambia Il Suo Parere
- Capitolo 13— Deragliamento Del Treno
- Capitolo 14—Willie Quasi Annegato
- Capitolo 15—La Prima “Casa Bianca”
- Capitolo 16—Strana Manifestazione Funebre
- Capitolo 17—Una Pericolosa Traversata Sul Fiume Ghiacciato.
- Capitolo 18—Un Presunto Pastore Ladro
- Capitolo 19—La Famiglia Sisley D’inghilterra
- Capitolo 20—Ellen Guarì Suo Marito James
- Capitolo 21— Il Miracolo Durante Una Riunione Sotto La Tenda
- Capitolo 22—I Dodici Che Non Vedevano L’ora
- Capitolo 23—Ellen Sorprende Ancora Tutti
- Capitolo 24—Dove È Quel Altro Signore?
- Capitolo 25— Misteriosi Segni
- Capitolo 26—Chi Ha Fatto Questo Solco?
- Capitolo 27—La Costruzione Del Primo Ospedale
- Capitolo 28—Il Messaggio Di Dio Per Una Ragazza
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Capitolo 7—Le Visioni Della Nonna Nei Luoghi E Situazioni Differenti
Non molto tempo dopo aver cominciato il suo lavoro missionario, Ellen insieme ai suoi amici viaggiava su una piccola imbarcazione verso la baia di Fairhaven nel Massachussetts per fare visita ad una famiglia, quando scoppiò un violento uragano. Le onde sovrastavano il battello bagnando i passeggeri. I lampi e i tuoni scuotevano il cielo e il vento sbatteva contro la vela. La barca era sballottata come un tappo di sughero ed era vicina al rovesciamento.SMN 44.1
Il signor Gurney, il timoniere tentava inutilmente di gettare l’ancora. Infine il timone si ruppe e la gente comprese che erano in grave pericolo. La costa si presentava rocciosa e in più scese la notte.SMN 44.2
Ellen s’inginocchiò sul pavimento della barca e pregò. Improvvisamente vide lo stesso angelo delle visioni precedenti. Non dimenticò mai quel che udì:SMN 44.3
” Prima che tu dovrai perire, tutti i mari si prosciugheranno, poiché la tua missione è appena cominciata.”.SMN 44.4
Non appena si riprese dalla visione Ellen disse agli altri:SMN 44.5
“Non temete, perché siamo attorniati e protetti da angeli, nulla ci può accadere”.SMN 44.6
Nonostante la pericolosa “danza” della barca, le parole dell’angelo calmarono gli animi. Poi il timoniere finalmente gridò:SMN 44.7
Qualche istante dopo videro una piccola luce brillare in una delle case sull’isola. La famiglia che abitava lì, si era appena messa a dormire, quando uno dei loro figli udì il grido d’aiuto. Il padre prese velocemente la sua barca a remi per prestare soccorso agli sfortunati. I passeggeri in pericolo non conoscevano la famiglia che gli ospitò. SMN 44.9
Ecco, era un’altra buona occasione per presentare la Verità agli sconosciuti. Il giorno dopo, tutti andarono a visitare la famiglia per la quale avevano fatto questo viaggio. Così, entrambe le famiglie ricevettero la Parola e furono confortate spiritualmente.SMN 45.1
Un altro viaggio della fam. James fu insieme al pastore avventista Josef Bates. Mentre lui guidava il carrozzino, Ellen conversava con gli altri su alcuni temi biblici. Improvvisamente ebbe una visione ed esclamò:SMN 45.2
“Sia lodato il Signore”. Nel momento in cui pronunciò queste parole il cavallo si fermò e abbassò la testa. Ellen si alzò e guardando sempre in alto scese dal carrozzino mettendo il piede sulla stanga e appoggiandosi con una mano sulla groppa del cavallo.SMN 45.3
Il capitano spaventato gridò:SMN 45.4
“Attenzione, il cavallo potrebbe darle un calcio e ucciderla!”SMN 45.5
Ma James White rispose:SMN 45.6
“È Ellen che ha sotto controllo la bestia, perciò non può succedere niente”.SMN 45.7
Normalmente chiunque avrebbe toccato un giovane puledro non addestrato, anche se delicatamente, esso avrebbe scalciato dalla paura. Questo puledro era appunto molto giovane e non ancora del tutto addestrato.SMN 45.8
Invece ora stava tranquillo come un agnello, come un cavallo domato. Era rimasto così tutto il tempo della visione di Ellen. Poi la nonna si spostò su una collinetta dove camminava avanti e indietro descrivendo con precisione e con voce chiara le meraviglie viste della Nuova Terra.SMN 45.9
Infine, con un passo sicuro scese, nonostante il suo sguardo era sempre fisso verso l’alto. Di nuovo appoggiò la gamba sulla stanga e la mano sulla groppa e risalì sul carrozzino. Non appena fu salita, la visione scomparve e il carro ripartì lentamente senza dover essere spronato.SMN 45.10
Durante la visione di Ellen, James suo marito stava mettendo alla prova il cavallo incitandolo al fine di dimostrare che anche lui era sotto controllo sovrumano. Prima lo toccò leggermente con la frusta. Nessuna reazione, anche se normalmente avrebbe reagito scalciando. Poi frustato ancor di più, l’animale non reagiva. Stava tranquillo e obbediente. La stessa “forza” sovrumana mise sotto controllo non solo Ellen ma anche il cavallo. Con un grande rispetto il capitano Bates disse:SMN 45.11
“Ci troviamo nel luogo sacro”.SMN 46.1
Questa visione fu raccontata più tardi al Jan Loughborough che la raccontò a sua volta nel suo libro: “The Second Advent Movement. (Il Movimento del secondo Avvento).SMN 46.2
La visione più lunga che la nonna ebbe, durò quasi quattro ore, mentre quelle più brevi solo qualche istante. SMN 46.3
Un giorno papà mi raccontò una visione di cui fu testimone durante le preghiere sotto il tendone, nel 1870 in Minnesota. Dopo poche frasi, sua mamma (mia nonna) fece silenzio per un breve momento. Il papà, che allora aveva sedici anni raccontò questo episodio così:SMN 46.4
“Ero inginocchiato come tutti gli altri e all’improvviso non si sentiva più nulla, silenzio totale, quindi mi girai per vedere che cosa fosse successo. La mamma dopo un po’ ricominciò la preghiera. La sua voce era melodiosa e sicura. Questa preghiera rinvigorì gli animi dei presenti. Si pregava innanzitutto per il lavoro dei pastori.SMN 46.5
Dopo la riunione, racconta Willie, i miei genitori furono invitati presso una famiglia dove poterono riposare. La mamma invece si mise a scrivere per registrare ciò che le era stato fatto vedere durante la visione”.SMN 46.6
Molte volte durante il lavoro giornaliero, Ellen — esattamente come in altri tempi Giacomo — desiderava vedere il suo angelo custode.SMN 46.7
Durante la sua permanenza in Australia, viaggiando in treno, ebbe l’impressione di essere svegliata da una strana luce entrata dal finestrino. Ogni volta che si sporgeva intravedeva gli angeli. Nello stesso momento comprese che in ognuno di questi posti dove vedeva gli angeli, un giorno sarebbero sorte le chiese degli avventisti del settimo giorno. E così fu. In ognuno di quei posti dove vide gli angeli fu fondata la Chiesa Cristiana Avventista.SMN 46.8
A quei tempi, in Australia gli evangelisti dovevano lottare contro molte difficoltà. In seguito alla promessa fatta da Ellen tutti furono consolati e incoraggiati nel continuare il lavoro missionario. Da bambina, mentre andavo ancora a scuola a Battle Creek, la mia insegnante era Ella King Saunders. Un giorno mi raccontò di aver visto una luce proveniente da un gruppo di angeli che visitavano la nonna. SMN 47.1
Ecco quello che mi disse:SMN 47.2
“Mentre io e la mia amica aspettavamo l’inizio della funzione a Battle Creek, Edith mi confidò di essere molto delusa perché il Signore non aveva esaudito le sue preghiere per la guarigione della “zia Ellen” che amava come la propria madre. Si domandava continuamente, perché “zia Ellen”, così debole di salute doveva compiere una missione tanto difficile?SMN 47.3
L’ora della funzione finalmente arrivò. Le bambine osservarono James White avvicinarsi al podio con la moglie appoggiata alla sua spalla. Ellen si muoveva lentamente perché ogni passo le provocava un grande dolore. Poi si sedette. Dopo poche frasi d’inizio della funzione, Ellen prese la parola. Era così debole che dovette aggrapparsi al pulpito e con voce appena udibile cominciò il sermone.SMN 47.4
Mentre Edith ed io ci spingevamo con i gomiti, Ellen esclamò con gli occhi spalancati:SMN 47.5
Allora si allontanò dal pulpito e con una voce chiara e forte ricominciò a parlare:SMN 47.7
“Il Signore ha mandato un angelo per sostenermi”. SMN 47.8
All’improvviso tutti videro che essa stava ritta senza mostrare alcuna debolezza e dolore, e si muoveva con leggerezza. SMN 47.9
Dopo il culto James domandò ad Ellen:SMN 47.10
“Hai visto la luce proveniente dall’angelo?”SMN 47.11
“Si, l’ho visto, confermò Ellen, e James aggiunse:SMN 47.12
“ Ringrazia il Signore, perché Lui ha avuto una valida ragione per aprire i tuoi occhi”.SMN 48.1
Tra coloro che videro quella luce angelica c’era anche la mia mammaSMN 48.2
Mary Kelsey White. Il giorno dopo mostrò a Edith il giornale “Moon” (la Luna) edito a Battle Creek dove c’era un articolo intitolato: “Alcuni avventisti confermano di aver visto l’angelo”. SMN 48.3
Dopo la funzione, James dovette portare Ellen in braccio verso il carrozzino. Solo allora Edith comprese perché il Signore non guarì la nonna. Tutti dovevano convincersi del miracoloso agire di Dio.SMN 48.4
Ai tempi quando io e mia sorella abitavamo a Battle Creek durante l’infanzia, di tanto in tanto veniva a farci visita la zia Marta Amadon. Per molti anni era una vicina e amica della nonna. A noi portava le bambole, e mentre giocavamo ci raccontava le visioni delle quali era testimone. Durante alcune di queste visioni il viso di Ellen esprimeva stupore, poi in un altro momento appariva timore e tristezza. I presenti presumevano che essa avesse visto qualcosa d’inquietante. SMN 48.5
C’erano anche momenti in cui esprimeva gioia, perché vedeva cose stupende, celesti e quindi sorrideva. La zia, durante tali momenti sentiva spesso esclamazioni della nonna come questa:SMN 48.6
“Gesù, come sei bello, sei meraviglioso”!SMN 48.7
Capiva che alla nonna era concesso di vedere Gesù.SMN 48.8
Bisogna ammettere che i testimoni di questi momenti non si sentivano mai inquieti o spaventati. La zia si assicurava che tutti si sentissero bene, lo stato d’animo dei presenti era solenne come se fosse già nell’anticamera del cielo.SMN 48.9
Quando la visione era finita, lo splendore del viso della nonna scompariva, e lei riprendeva il respiro normale:SMN 48.10
Una volta la zia ci raccontò della visione che la nonna ebbe nella sua casa, quando le famiglie Amadon e White si erano incontrate per le meditazioni e le preghiere. Essa concerneva John Andrews, un grande amico delle due famiglie. Dopo la visione la nonna disse:SMN 48.12
“Ho visto un grande lavoro da compiere per John”.SMN 49.1
Più tardi, naturalmente questo lavoro fu eseguito da lui in modo eccellente. SMN 49.2
Purtroppo non ricordo tutto quello che la zia ci raccontava sulle visioni di cui era testimone, poiché successero 70 anni fa. Poco prima della sua morte essa scrisse un resoconto di ciò che visse in presenza di questi momenti. Questo resoconto terminava così:SMN 49.3
” Ho quasi 92 anni. Sono l’ultima in vita che partecipò all’organizzazione della prima Chiesa Cristiana Avventista a Bucks Bridge, New York”.SMN 49.4
Centinaia di persone assistevano Ellen durante le sue visioni e molti raccontavano le stupende emozioni vissute. Tutti potrebbero confermare insieme con apostolo Pietro:SMN 49.5
“Poiché non è coll’andar dietro a favole artificiosamente composte che vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signor Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà”. 2 Pietro 1: 16SMN 49.6
Quanto coraggio ci da la consapevolezza dell’amore di Dio, colui che ci corregge, avverte e consiglia, affinché un giorno potremo gioire della dimora celeste.SMN 49.7