Capitolo 1—Il Periodo D’infanziatrascorso Da Mia Nonna
- Prefazione
- Una Parola Da Parte Della Nipote, Autrice Di Questo Libro
- Capitolo 1—Il Periodo D’infanziatrascorso Da Mia Nonna
- Capitolo 2—Il Difficile Compito Per Una Ragazza Di Diciasette Anni
- Capitolo 3— Mancato L’ inganno
- Capitolo 4— Un Certo Pastore Molto Simpatico
- Capitolo 5—Il Capitano Convinto
- Capitolo 6—La Tempesta Sul Lago
- Capitolo 7—Le Visioni Della Nonna Nei Luoghi E Situazioni Differenti
- Capitolo 8— James, La Nostra Situazione È Davvero Grave?
- Capitolo 9—Gli Opuscoli Nella Borsa Da Viaggio
- Capitolo 10—La Lotta Contro Il Nemico
- Capitolo 11—L’edizione Ha Trovato Il Proprio Locale
- Capitolo 12— John Cambia Il Suo Parere
- Capitolo 13— Deragliamento Del Treno
- Capitolo 14—Willie Quasi Annegato
- Capitolo 15—La Prima “Casa Bianca”
- Capitolo 16—Strana Manifestazione Funebre
- Capitolo 17—Una Pericolosa Traversata Sul Fiume Ghiacciato.
- Capitolo 18—Un Presunto Pastore Ladro
- Capitolo 19—La Famiglia Sisley D’inghilterra
- Capitolo 20—Ellen Guarì Suo Marito James
- Capitolo 21— Il Miracolo Durante Una Riunione Sotto La Tenda
- Capitolo 22—I Dodici Che Non Vedevano L’ora
- Capitolo 23—Ellen Sorprende Ancora Tutti
- Capitolo 24—Dove È Quel Altro Signore?
- Capitolo 25— Misteriosi Segni
- Capitolo 26—Chi Ha Fatto Questo Solco?
- Capitolo 27—La Costruzione Del Primo Ospedale
- Capitolo 28—Il Messaggio Di Dio Per Una Ragazza
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Capitolo 1—Il Periodo D’infanziatrascorso Da Mia Nonna
La nonna si sedette sulla sua poltrona vicino il caminetto. Appena terminò i suoi compiti giornalieri, io corsi di sopra a prendere il pettine e la spazzola per pettinare i suoi capelli, ma mia sorella fu più veloce. Io, quindi mi sedetti vicino alla poltrona e osservai, quando Mabel pettinava e spazzolava i capelli lunghi e grigi della nonna. Nel frattempo la nonna lavorava a maglia e raccontava le sue storie.SMN 6.1
Quando domandammo cosa stesse facendo, lei rispose che faceva le calze per gli operai della tipografia di Basilea in Svizzera, dove l’inverno è molto rigido. SMN 6.2
- Per gli impiegati a Basilea? Forse là dove è nata Mabel, mia sorella?SMN 6.3
- Allora, vuol dire che io non ero adottata? Perché Ella mi disse un giorno che io “sono una trovatella”.SMN 6.5
In questo istante Mabel mi sfrecciò con un altezzoso sguardo.SMN 6.6
- No Mabel, non sei stata adottata, e, anche se così fosse, ti amerei lo stesso!SMN 6.8
- Ella, dimmi, dove hai sentito una simile affermazione?SMN 6.9
- Quando vidi per la prima volta Mabel, qualcuno mi disse che il dottore l’aveva portata in una cesta.SMN 6.10
Ci divertivamo molto con questi ricordi, e la nonna rideva con noi. SMN 6.11
In quel momento entrò il papà per parlare con la nonna. I racconti finirono lì per quella sera. La storia della nascita di Mabel mi ricordò un altro episodio d’alcuni anni prima. Una mattina, la mamma mi chiese di portare del pane biscottato a Mabel affinché potesse masticare prima che la mamma preparasse qualcosa da bere.SMN 6.12
Per andare a cercare il pane biscottato avrei dovuto attraversare un corridoio lungo e buio e ciò mi spaventava. Ma la mia paura si dissolse subito perché passando vicino alla camera della nonna intravidi una luce. Sapevo che non ero sola, la nonna era sveglia e scriveva. Un sabato, mi ricordo bene, la nonna ebbe la predicazione nella chiesa a Basilea. Vicino a lei c’era qualcuno che traduceva in lingua francese, mentre qualcun altro traduceva al gruppo d’espressione tedesca. La mia mamma invece stenografava questa predicazione per poi trascriverla a mano. Allora non esistevano ancora le macchine per scrivere. Più tardi redigeva gli opuscoli che in seguito furono tradotti in francese. A volte quando nella tipografia mancavano gli operai, la mamma stessa doveva occuparsi della stampa e del piegamento. Poiché la mamma era molto occupata con questo lavoro, la piccola Mabel era sotto le cure della zia McEnterfer, segretaria e amica della nonna. Io invece ero “consegnata” alle cure della cuoca, una signora giovane ma scrupolosa di nome Krystyna Dahl. Allora avevo solo 5 anni. Con gran pazienza osservavo Krystyna, mentre era assorbita a studiare una nuova ricetta, quindi al momento opportuno scappai di nascosto dalla cucina e mi rifugiai nella camera della nonna. Ogni volta la trovavo impegnata nello scrivere, e quindi zitta, zitta attendevo finché non aveva finito. Poi arrivava il momento dei racconti che gradivo molto e che ricordo ancora oggi. La nonna mi raccontava del suo giardino, dei suoi viaggi e d’altri avvenimenti, oppure dei molti bambini incontrati durante i suoi spostamenti.SMN 6.13
Qualche volta mi accoccolavo ai piedi della nonna su uno sgabellino. Allora lei mi dava una piccola forbicina affinché io potessi ritagliare le immagini dai giornali. Un giorno, inavvertitamente tagliai un pezzo di un palazzo, allora la nonna mi rimproverò amorevolmente dicendo di fare attenzione e di non distruggere immagini così belle.SMN 7.1
Quando la nonna si accorgeva che ero stanca, andava verso l’armadio, prendeva una mela o un qualsiasi altro frutto che dovevo portare in cucina, dove Krystyna lo avrebbe preparato per il prossimo pasto. A noi bambine, non è passato mai per la mente di consumare qualsiasi cosa tra i pasti.SMN 7.2
- “Dopo che hai portato la frutta in cucina, torna da me che andiamo a passeggiare”- disse la nonna.SMN 7.3
Durante una di queste passeggiate ci siamo perse, e poiché non conoscevamo né il francese, né il tedesco e nemmeno l’italiano, eravamo molto in ritardo per il pranzo.SMN 7.4
Non dimenticherò mai le frustate ricevute da papà dopo una riunione del comitato durante la quale feci cadere una scatola con i giocattoli per terra, cosa che ha provocato un gran fracasso nonostante ebbi promesso di stare in silenzio. Quando nonna vide le mie lacrime, mi prese sulle sue ginocchia per consolarmi. Aggiunse però, che questa punizione mi sarebbe servita per ricordare che durante le riunioni non si deve disturbare.SMN 8.1
Da due anni abitavamo in Svizzera. La mamma lavorava tanto e di conseguenza si ammalò di tubercolosi. Ciò ci costrinse a tornare in America. Ci siamo trasferiti in Boulder - Colorado dove l’aria sana e il sole avrebbero potuto aiutare la sua guarigione. Ma non è stato così, perché poco dopo l’abbiamo sepolta vicino al nonno James White al cimitero Oak Hill, Battle Creek nella Michigan.SMN 8.2
Dopo i funerali, la nonna ci accolse da lei. Purtroppo però, poco dopo il nostro arrivo a casa della nonna, dovette partire per l’Australia insieme al papà per aiutare nel lavoro missionario. A questo punto, papà comprò una piccola casupola per noi, dove abitavamo con la nostra tata Mary Mortensen, la stessa che prima si prese cura della nostra mamma.SMN 8.3
Non ci volle molto ad affezionarci a Mary, le volevamo molto bene, ma nonostante ciò supplicammo papà di prenderci insieme in Australia. Il papà invece ci rispose:SMN 8.4
- Purtroppo ciò non è possibile perché io e la nonna dovremo viaggiare molto e quindi non avremo un posto fisso dove abitare. Oltre a ciò, là non esiste ancora una Scuola Avventista che potreste frequentare. Invece qui a Battle Creek, Mabel potrà andare al asilo insieme con altri orfanelli sotto le cure di dr. Kellog. Tu, Ella, sei privilegiata perché comincerai la prima elementare nell’unica scuola degli Avventisti che esiste al mondo.SMN 8.5
Così passarono quattro anni. Un giorno ricevemmo una lettera dal nostro papà in cui scrisse:SMN 8.6
“Carissime bambine mie, ho conosciuto una signora molto carina che vuole aiutarmi a fondare una nuova famiglia. Essa diventerà la vostra “nuova mamma” e infine saremo sempre insieme. Il fratello Palmer andrà in Australia per istituire un servizio di colportaggio. Ci siamo organizzati affinché anche voi potreste venire con lui e sua moglie così che si prenderanno cura di voi durante il viaggio.SMN 8.7
Quante lacrime sono sgorgate dai nostri visi nel salutare la nostra cara Mary. Questa separazione dolorosa fu appagata con un viaggio meraviglioso con le fermate del nostro battello a Honolulu, Samoa e Auckland. SMN 9.1
Al momento del nostro arrivo nella nuova casa, il papà, la nonna e May Lacey lavoravano nella contea Victoria e a Tasmania.SMN 9.2
Entrammo in sala da pranzo dove era stata preparata una tavola per dieci persone — se mi ricordo bene. Là con mia sorpresa incontrai una ragazza 14-enne, Edith di un anno più grande di me. Naturalmente mi affrettai a sedermi vicino a lei. Dalla parte opposta del tavolo, vicino a mia sorella Mabel si sedette un’altra bambina, Nettie, di due anni più grande di lei. Eravamo curiose di chi erano queste bambine e se sarebbero rimaste con noi.SMN 9.3
- Quando tua nonna si accorse che per mio papà sarebbe stato difficile prendersi cura di noi lavorando molto, mi chiamò e mi chiese se non avessi voluto diventare per un certo periodo la sua piccola “figliola”. Proponendo questo, tua nonna mi sembrò talmente simpatica, che gli dissi di “si”. E così ora mi trovo qui con voi.SMN 9.5
- Anche noi eravamo simpatici a vostra nonna — disse la mamma di Nettie, poco più alta della figlia. Quando il papà di Nettie morì, arrivammo fin qui dalla Scozia. Attendevamo anche mia sorella e l’altra mia figlia, ma la nave ebbe un’avaria e loro non sono mai arrivate. Quindi anche noi due siamo rimaste sole al mondo.SMN 9.6
All’ inizio misi su un negozio d’abiti, ma l’affare non andò bene. Più tardi conobbi tua nonna e attraverso lei “la Verità” sul sabato e presi la decisione di rispettarlo a costo di perdite negli affari. Mentre riflettevo se valeva la pena continuare questo commercio non riuscito, si avvicinò a me tua nonna e mi chiese: ” Sorella Hamilton, non potrebbe trasferirsi da me insieme a Nettie? Fra non molto arriveranno le mie nipotine dall’America e quindi dovrò occuparmi di loro. Potresti aiutarmi in questo come anche prenderti cura dei miei impiegati ai quali occorre dare una mano nei piccoli servizi come rammendare le calze o cucire nuovi abiti?”SMN 10.1
In fondo al tavolo era seduto Willi McCann, un ragazzo diciassettenne. Willie era il più grande di tutti i bambini presenti. Dopo che i suoi genitori hanno accettato la “Verità” e con ciò l’osservazione del sabato, il papà perse un buon lavoro e dovette cercare qualsiasi cosa per affrontare il mantenimento della famiglia.SMN 10.2
Purtroppo quello era un periodo di grande crisi economica, perciò trovare un impiego era alquanto difficile. Quando la nonna seppe che quella famiglia aveva fame, acquistò alimenti per circa 50 dollari e li portarono a loro. Durante quella visita pregavamo insieme per non perdere la fiducia e la speranza. Dopo un istante, nella stanza entrò Willie, e la nonna gli chiese se non vorrebbe lavorare per lei:SMN 10.3
- Ti piacerebbe essere il mio giardiniere? Potresti occuparti anche del mio cavallo, delle mucche, delle galline e degli altri servizi intorno alla casa?SMN 10.4
Willie era entusiasta di questa proposta. Riceveva dalla nonna abbastanza da potersi occupare dei suoi fratelli fino a quando il papà non avrebbe trovato un lavoro.SMN 10.5
Durante l’assenza di papà, la casa era governata da un uomo arrivato dall’America senza un soldo. Era una persona intelligente e scrupolosa e per questa ragione la nonna gli affidò anche i lavori di contabilità e altri affari concernenti l’economia domestica.SMN 10.6
Durante il pranzo, ad un certo punto entrò Anie Ulrick per servirci a tavola. Lei non voleva mai mangiare con noi, poiché nel suo paese d’origine — Germania - non si usava che la cameriera mangiasse insieme. Dopo il pranzo, mentre la sig.ra Hamilton riordinava e lavava i piatti, ci raccontò le vicende d’Anie.SMN 11.1
- Anie frequentava le mie stesse lezioni bibliche, e condivideva l’obbedienza assoluta al Signore. Ciò per lei era una cosa più importante di tutto il resto. I suoi genitori furono indignati dopo aver saputo che Anie aveva lasciato la chiesa tradizionale per unirsi agli Avventisti, e di conseguenza la buttarono fuori di casa. A questo punto vostra nonna constatò che Anie era abbandonata a se stessa e quindi l’accogliemmo noi. E così essa diventò la nostra cuoca. In Germania Anie invece lavorava come cameriera. In effetti, all’inizio non aveva idea di come si cucinava, ma ben presto imparò quest’arte.”.SMN 11.2
Il pomeriggio, più tardi venne da noi Marion Davis — la segretaria della nonna — e ci accompagnò nella sua camera. Essa ci spiegò che la nonna era occupata a scrivere un libro sulla vita di Gesù.SMN 11.3
“Ecco, queste pagine del manoscritto qui distese, fanno parte del primo capitolo. Ho dedicato molti mesi per leggere tutti i sermoni di vostra nonna i quali prima stenografavo. Poi lessi anche tutte le annotazioni fatte in un notes oppure nelle sue lettere. Conservai tutte le sue dichiarazioni più conosciute concernenti la vita di Gesù. Un giorno farò un capitolo speciale di questi versi per risparmiare alla nonna il tempo, e quando ritornerà a casa li rileggerà e li correggerà.”.SMN 11.4
Dopo aver finito di raccogliere il materiale, la signorina Davis si accorse che i testi erano più abbondanti di quanto avrebbe potuto contenere un solo libro. Infatti, ce n’erano tre volumi:SMN 11.5
- “La speranza dell’uomo”,SMN 11.6
- “Le profezie di Gesù Cristo”,SMN 11.7
- “Insegnamenti sul Monte delle Beatitudini”.SMN 11.8
Il materiale rimasto fu unito ad un libro intitolato “Sulle orme del gran Medico”. Ogni frase espressa o annotata dalla nonna, tutto è stato inserito nei suoi libri.SMN 12.1
La signorina Davis collaborò non solo nella scrupolosa trascrizione dei testi d’Ellen, ma anche nella rilegatura.SMN 12.2
Ogni volta che la nonna tornava da un viaggio missionario, tutti si radunavano insieme nella sala da pranzo, formando intorno a lei una grande famiglia. I suoi collaboratori annotavano ogni frase specifica espressa dalla nonna, ogni sua predica. Tutte le sue lettere o articoli furono copiati.SMN 12.3
A parte questo lavoro di “scrittrice” la nonna si occupava ancora d’altri sei bambini abbandonati. Per loro era come una vera mamma. Ogni volta che sentiva che qualcuno era malato o infelice si domandava se non si sarebbe potuto trovare un altro posto in casa per loro.SMN 12.4
Qualche anno dopo che io e Mabel eravamo arrivate in Australia, la nostra Comunità ricevette un appezzamento di 6000 acri che furono destinati a fondare un centro scolastico. La nonna si era recata subito sul posto e vicino all’appezzamento ricevuto, acquistò un altro pezzo del terreno dove, dopo un adeguato disboscamento aveva fatto un orto in cui coltivare frutta e verdura. In questo modo avrebbe potuto seguire i lavori di costruzione da vicino. Io, orgogliosa l’assistevo.SMN 12.5
In quel periodo la nonna aveva sessantotto anni. Tutte e due dormivamo in una tenda e vicino, in un’altra tenda dormivano gli operai. Nella terza tenda invece, era sistemata la cucina e la mensa. Spesso, la mia curiosità non aveva fine, perché rialzando la tendina che separava il mio letto da quello della nonna, la guardavo, mentre scriveva su un’assicella che era appoggiata sulle ginocchia al lume di una piccola lampadina. Altre volte la vedevo riposare sdraiata sul letto in mezzo a tanti cuscini.SMN 12.6
Non volendo che gli operai perdessero troppo tempo durante lavori, la nonna andava personalmente ad acquistare il materiale che necessitava per la costruzione. Io la accompagnavo, naturalmente. Dopo che l’edificio era finito, bisognava disboscare il terreno intorno ad esso, dove fu organizzato un altro orticello. Con grande curiosità osservavo come i buoi erano aggiogati per l’aratura. Non mancavano urli e grida per stimolarli.SMN 12.7
La nonna cercava personalmente gli alberi per il frutteto. Prima di piantarli il giardiniere le chiese:SMN 13.1
- Signora White, c’è bisogno che le spieghi come procedere per piantarli?SMN 13.2
- Le dirò come ho intenzione di fare. Dirò al mio giardiniere di preparare una buca, di riempirla con una buona terra per poi mettere alcuni sassi e sopra spargere il terriccio. Poi verrà messo un po’ di letame e di nuovo la terra, e infine pianterò l’albero.SMN 13.4
A questo punto l’uomo le disse:SMN 13.5
- Vedo che non devo insegnarle niente.SMN 13.6
Tre anni dopo aver piantato gli alberi nel frutteto, gli albicocchi avevano già i frutti. C’erano pure l’uva, le pesche, e le susine. Poco dopo, la nostra casa, costruita da mio papà era finita. La sua facciata era rivolta verso il sole ed era situata presso la casa della nonna. La mattina presto la nonna andava nel frutteto a raccogliere frutta fresca da portarci a colazione.SMN 13.7
Un altro giorno ero andata con la nonna a comprare una mucca che abbiamo chiamato “Molly”. SMN 13.8
Trascorrendo molto tempo con la nonna, un giorno constatai che non sopportava l’uccisione delle bestie oppure i loro maltrattamenti.SMN 13.9
Una volta, mentre viaggiavamo in un calesse, fummo testimoni di un episodio in cui un uomo frustava il suo cavallo già molto magro, perché non riusciva a tirare in salita un carico piuttosto pesante.SMN 13.10
Allora la nonna lo chiamo dicendo:SMN 13.11
- È forse impazzito? Non vede che questa povera bestia fa di tutto per tirare questo carro?SMN 13.12
Stranamente, l’uomo si scusò e obbedì alla nonna scaricando dal carro la metà del materiale, per venire più tardi a prenderlo.SMN 14.1
Mi ricordo altre avventure della nonna raccontateci vicino al caminetto sui suoi viaggi insieme al nonno durante i quali organizzarono nuove comunità.SMN 14.2