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Principi di educazione cristiana - Contents
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    La nobiltà del mondo

    Quante volte coloro che confidarono nella Parola di Dio, seppero resistere a tutta la forza del mondo! Enoc, mantenendo una fede salda, fece trionfare la giustizia in mezzo a una generazione corrotta e schernitrice. Noè e la sua famiglia resistettero ai loro contemporanei, uomini e donne dotati di grande forza fisica e intellettuale, ma moralmente degradati. Israele al Mar Rosso, indifeso e terrorizzato manipolo di schiavi, vinse contro il più poderoso esercito della più potente nazione del mondo. Davide, giovane pastore, avuta da Dio la promessa del trono, vinse su Saulle, monarca regnante ben determinato a conservare il potere. Sadrac e i suoi amici sconfissero la forza del fuoco e le minacce del re Nabucodonosor. Daniele, nella fossa dei leoni, vinse i nemici che occupavano alte posizioni di governo. Gesù, sulla croce, ottenne la vittoria sui sacerdoti e sui capi d’Israele che incitavano perfino il governatore romano a soddisfare la loro volontà. Paolo, portato in catene alla morte come un criminale, non cedette a Nerone, despota di un impero universale.PEC 147.6

    Simili esempi non si trovano solo nella Bibbia, abbondano anche in ogni vicenda della storia umano. I valdesi e gli ugonotti, Wyclif e Hus, Gerolamo e Lutero, Tyndale e Knox, Zinzendorf e Wesley, insieme con intere folle di altre persone, resero testimonianza della potenza della Parola di Dio contro la forza e i sistemi di uomini sostenitori del male. Questa è la vera nobiltà del mondo, la sua stirpe reale. Di questa dinastia sono chiamati a far parte i giovani di oggi.PEC 148.1

    La fede è necessaria nelle piccole esperienze della vita non meno che nelle grandi. In tutte le nostre attività quotidiane la forza soccorritrice di Dio diventa per noi realtà per mezzo di una completa fiducia in lui.PEC 148.2

    Da un punto di vista umano, la vita è un sentiero inesplorato lungo il quale, per quel che si riferisce alle nostre esperienze più personali, ognuno procede da solo. Nessuno, infatti, può entrare pienamente nell’intimo della nostra vita interiore. Quando i bambini piccoli iniziano a intraprendere questo viaggio, quanto intenso dovrà essere lo sforzo per dirigere la loro fiducia nelle mani di colui che è una guida e un aiuto sicuri.PEC 148.3

    Come scudo contro la tentazione e come ispirazione alla purezza e alla verità, nessun influsso può uguagliare la percezione della presenza di Dio. “Tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto”. Ebrei 4:13. “Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male, e che non puoi tollerare lo spettacolo dell’iniquità...”. Abacuc 1:13. Questo pensiero protesse sempre Giuseppe in mezzo alla corruzione dell’Egitto. Alle lusinghe della tentazione, egli rispose con fermezza: “Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?” Genesi 39:9. La fede, se coltivata, fornirà questa protezione a ogni persona.PEC 148.4

    Solo il senso della presenza di Dio può scacciare la paura che renderebbe la vita insopportabile ai bambini più timorosi. Aiutateli a imprimere bene nella mente la promessa: “L’angelo del Signore si accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera”. Salmi 34:7. Fate leggere loro la storia meravigliosa di Eliseo che stava sulla cima di un monte e vedeva fra lui e l’esercito nemico una potente schiera di angeli. Raccontate come l’angelo di Dio apparve a Pietro mentre era in carcere condannato a morte, e come, passando oltre le guardie armate, le spesse porte della prigione e il grande cancello di ferro munito di chiavistelli e sbarre, lo condusse fuori al sicuro. Descrivete loro la scena sul mare in cui Paolo, prigioniero e in viaggio verso il processo e la condanna, pronunciò queste grandiose parole di coraggio e di speranza: “...vi esorto a stare di buon animo, perché non vi sarà perdita della vita per nessuno di voi ma solo della nave. Poiché un angelo del Dio al quale appartengo e che io servo mi è apparso questa notte, dicendo: ‘Paolo, non temere; bisogna che tu compaia davanti a Cesare, ed ecco, Dio ti ha dato tutti quelli che navigano con te”. Atti 27:22-24. Siccome su quella nave c’era un uomo mediante il quale Dio poteva agire, l’intero equipaggio, i soldati pagani e i passeggeri furono salvati e “...tutti giunsero salvi a terra”. Atti 27:44.PEC 148.5

    Queste cose non sono state scritte semplicemente perché noi, leggendole, fossimo pieni di ammirazione, ma perché la stessa fede che in passato operò in favore dei servitori di Dio possa agire anche in noi. In modo non meno notevole il Signore si manifesterà oggi ovunque ci siano cuori pieni di fede pronti per essere canali della sua potenza. Insegnate a coloro che non hanno fiducia in se stessi, e la cui mancanza di sicurezza li conduce a non accettare incarichi o responsabilità, a fare affidamento su Dio. In questo modo, molti che altrimenti sarebbero nel mondo una nullità, se non addirittura individui aggravati dall’incapacità di aiutare perfino se stessi, potranno dire con l’apostolo Paolo: “Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica”. Filippesi 4:13.PEC 149.1

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