Valore dell’interesse personale
In un insegnamento degno di questo nome l’elemento personale è indispensabile. Cristo, durante il suo ministero, ebbe a che fare con le persone individualmente. Fu con il contatto personale e con la sua personale compagnia che egli preparò i dodici apostoli. In privato, e spesso a un solo ascoltatore, Gesù impartì le più preziose lezioni. Dischiuse i più preziosi tesori all’onorato rabbino nel colloquio notturno sul monte degli Ulivi e alla donna samaritana presso il pozzo di Sicar, perché in quegli uditori il Maestro riconosceva un cuore sensibile, una mente aperta e uno spirito ricettivo. Perfino la moltitudine, che così spesso si affollava ai suoi piedi, non era per Cristo una massa informe di esseri umani. Egli parlava direttamente a ogni mente e interpellava ogni cuore. Osservando i visi dei suoi ascoltatori, notava come si illuminavano i loro sguardi, e il lampo di risposta dei loro occhi rivelava come la verità fosse penetrata nell’animo; solo allora faceva risuonare in quel cuore la corrispondente corda della gioia e della simpatia.PEC 131.6
Il Maestro scorgeva in ogni essere umano delle possibilità. Non si lasciava sviare da un’apparenza poco promettente o da circostanze sfavorevoli. Chiamò Matteo dal banco delle imposte, Pietro e i suoi compagni dalla barca da pesca perché lo seguissero e imparassero da lui.PEC 132.1
Lo stesso interesse personale e la stessa attenzione per l’individuo sono oggi necessari nell’opera educativa. Molti giovani, apparentemente poco promettenti, sono invece dotati di moltissimi talenti non sfruttati. Le loro possibilità giacciono nascoste, per mancanza di discernimento da parte degli educatori. In molti bambini e bambine, all’esterno poco attraenti come lo può essere una pietra grezza, si può trovare del materiale prezioso che reggerà alla prova del fuoco, della tempesta e dell’oppressione. I veri educatori, avendo in vista quello che i loro alunni possono diventare, sapranno riconoscere il valore del materiale sul quale lavorano. Proveranno per ognuno un interesse personale e cercheranno di svilupparne le facoltà. Anche se imperfetto, ogni impegno preso per conformarsi ai giusti princìpi verrà incoraggiato.PEC 132.2
Si dovrebbe insegnare a ogni giovane la necessità e il potere dell’applicazione: la riuscita dipende molto più da questa che dal genio o dal talento. Senza l’applicazione a poco valgono i talenti più brillanti mentre, mediante uno sforzo ben diretto, persone dotate di comuni qualità naturali hanno saputo compiere meraviglie. Il genio, le cui realizzazioni ci lasciano ammirati, è quasi invariabilmente unito a un lavoro instancabile e sistematico.PEC 132.3