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Principi di educazione cristiana - Contents
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    Dio difende i diritti

    Per il bambino che si risente facilmente delle offese, la fede ha in serbo preziose lezioni. La tendenza a opporsi al male o a vendicarsi dei torti subiti spesso è provocata da un vivo senso di giustizia e da uno spirito energico e attivo. Ai bambini dovrebbe essere insegnato che Dio è l’eterno difensore dei diritti e che cura teneramente gli esseri che ha così tanto amati da dare il suo diletto Figlio per la loro salvezza. Ogni malfattore dovrà rendere conto a lui. “...chi tocca voi, tocca la pupilla dell’occhio suo”. Zaccaria 2:8. “Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà. Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce, e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno”. Salmi 37:5, 6.PEC 149.2

    “...quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perché, o Signore, tu non abbandoni quelli che ti cercano”. Salmi 9:10.PEC 149.3

    Dio ci dice di avere per gli altri la stessa compassione che egli manifesta per noi. Incoraggiate quanti sono impulsivi, presuntuosi, vendicativi a contemplare colui che è mansueto e umile, colui che, condotto all’uccisione come un agnello, non si ribellò come una pecora non si ribella a coloro che la tosano. Indicate loro colui che è stato trafitto dai nostri peccati, fiaccato dalla nostra malvagità; allora impareranno a resistere, a sopportare, e a perdonare.PEC 149.4

    Per la fede in Gesù, ogni lacuna di carattere può essere colmata, ogni impurità rimossa, ogni difetto corretto, ogni virtù sviluppata “e voi avete tutto pienamente in lui”. Colossesi 2:10.PEC 150.1

    Preghiera e fede sono intimamente unite e devono essere studiate insieme. Nella preghiera ispirata dalla fede c’è una scienza divina, una scienza che deve essere capita da chiunque voglia riuscire nella vita. Gesù dice: “...tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete”. Marco 11:24. Egli chiarì, però, che le nostre richieste devono essere in armonia con la volontà del Padre. Dobbiamo chiedere le cose che egli ha promesso, e poi adoperare nell’adempimento della sua volontà tutto quello che riceviamo. Se le condizioni sono rispettate, la promessa si compirà inequivocabilmente. Noi possiamo pregare per il perdono dei peccati, per lo Spirito Santo, per un carattere cristiano, per la saggezza e il vigore necessari per compiere la sua opera, per ogni dono promesso da Dio; quindi dobbiamo credere che riceveremo, e ringraziare il Signore di averlo ricevuto. Non dobbiamo cercare nessuna evidenza della benedizione: il dono è nella promessa, e possiamo continuare nel nostro compito, sicuri che il dono, che già possediamo, si concretizzerà quando più ne avremo bisogno.PEC 150.2

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