Loading...
Larger font
Smaller font
Copy
Print
Contents
Principi di educazione cristiana - Contents
  • Results
  • Related
  • Featured
No results found for: "".
  • Weighted Relevancy
  • Content Sequence
  • Relevancy
  • Earliest First
  • Latest First
    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents

    Tutte le capacità devono essere sviluppate

    Bisogna insegnare ai giovani a puntare allo sviluppo di tutte le capacità, sia di quelle più deboli che di quelle più forti. Molti tendono a circoscrivere lo studio a quegli ambiti per i quali hanno una naturale predisposizione. Questo sbaglio va evitato. Le capacità naturali indicano la direzione nella quale scegliere il lavoro della propria vita e, se legittime, dovrebbero essere coltivate con la dovuta cura. Allo stesso tempo è bene ricordarsi che un carattere equilibrato e un lavoro efficiente in qualsiasi settore, dipendono in gran parte da quello sviluppo armonioso che è frutto di una formazione completa e approfondita.PEC 132.4

    Gli insegnanti dovrebbero sempre prefiggersi la semplicità e l’efficacia. Dovrebbero insegnare servendosi di molte illustrazioni e, anche con studenti più grandi, dovrebbero fare in modo che le spiegazioni risultino semplici e chiare. Sono tanti gli studenti che, anche se non piccoli d’età, sono spesso dei bambini dal punto di vista intellettuale.PEC 133.1

    Un importante elemento nell’attività educativa è l’entusiasmo. Su questo punto un utile suggerimento si trova nell’osservazione fatta un giorno da un celebre attore. L’arcivescovo di Canterbury gli chiese perché gli attori di teatro riuscissero a conquistare il pubblico in modo così straordinario, mentre i ministri del Vangelo non arrivavano a tanto con i loro uditori. “Con tutto il dovuto rispetto per vostra grazia”, rispose l’attore “mi sia permesso dire che il motivo è semplice: consiste nella forza dell’entusiasmo. Noi sul palcoscenico parliamo di cose immaginarie come se fossero vere, mentre voi dal pulpito parlate di cose vere come se fossero immaginarie”.PEC 133.2

    Gli insegnanti hanno a che fare con cose reali e dovrebbero quindi parlarne con tutta la forza e con tutto l’entusiasmo determinati dalla consapevolezza della loro realtà e della loro importanza. Essi dovrebbero preoccuparsi che il lavoro svolto porti a risultati ben definiti. Prima di cominciare a insegnare una data materia, dovrebbero avere in mente un piano preciso e sapere ciò che intendono raggiungere. Non dovrebbero ritenersi soddisfatti fino a quando i loro allievi non abbiano compreso i fondamenti di quella materia, non ne abbiano percepito la verità e non siano in grado di esprimere con chiarezza quello che hanno imparato.PEC 133.3

    Se si ha ben chiaro lo scopo elevato dell’educazione, s’incoraggeranno i giovani a progredire sfruttando al massimo le loro possibilità. Tuttavia, prima di passare ad argomenti di studio più impegnativi, è necessario che essi abbiano assimilato quelli più semplici, cosa che purtroppo è spesso trascurata. Perfino fra gli studenti delle scuole superiori e delle università si riscontra una preoccupante lacuna per ciò che si riferisce alla conoscenza delle più comuni materie. Molti studenti consacrano il loro tempo alla matematica più complessa, e non sono capaci di eseguire a memoria calcoli semplici. Alcuni studiano dizione per acquisire abilità oratorie, ma non sanno leggere in modo chiaro ed espressivo. Altri, infine, pur avendo finito gli studi di retorica, non sanno comporre nemmeno una banale lettera o scriverla senza errori di ortografia.PEC 133.4

    Una conoscenza approfondita degli elementi fondamentali dell’educazione dovrebbe essere non solo la condizione per passare a corsi più impegnativi, ma anche l’elemento di costante verifica, indispensabile per continuare a progredire.PEC 134.1

    Larger font
    Smaller font
    Copy
    Print
    Contents