Parte 9: Corso superiore
Capitolo 35: La scuola del cielo
Il cielo è una scuola; il suo campo di studio è l’universo; il suo maestro è l’Essere infinito. Fu stabilita anche in Eden e, dopo che il piano della redenzione sarà stato adempiuto, la formazione continuerà nella scuola dell’Eden.PEC 176.1
“Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano”. 1 Corinzi 2:9. È solo mediante la sua Parola che si può avere una conoscenza di queste cose, anche se parziale.PEC 176.2
Il profeta di Patmos così descrive il luogo dove sarà stabilita la scuola futura: “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi... E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo”. Apocalisse 21:1, 2. “La città non ha bisogno di sole, né di luna che la illumina, perché la gloria di Dio la illumina, e l’Agnello è la sua lampada”. Apocalisse 21:23.PEC 176.3
Tra la scuola istituita alle origini nell’Eden e quella del futuro, si stende tutta la storia del mondo: storia della trasgressione e della sofferenza, del sacrificio divino, della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Nella scuola della vita futura non si troveranno tutte le condizioni della scuola edenica. Non vi sarà l’albero della conoscenza del bene e del male per procurarci occasioni di tentazione; non vi sarà alcun seduttore, né possibilità di sbagliare. Ogni carattere ha superato la prova e nessuno è più suscettibile al potere del male.PEC 176.4
“A chi vince”, dice Gesù “io darò a mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio”. Apocalisse 2:7. In Eden, il dono dell’albero della vita era soggetto a condizione, ed esso fu infine tolto via. Ma i doni della vita futura sono perfetti ed eterni.PEC 176.5
Al profeta fu dato di vedere “...il fiume dell’acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello... e sulle due rive del fiume stava l’albero della vita”. Apocalisse 22:1, 2. E là “...non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate”. Apocalisse 21:4.PEC 176.6
Restituito alla presenza di Dio, l’essere umano potrà di nuovo, come al principio, essere educato direttamente dal Padre: “...il mio popolo conoscerà il mio nome... saprà, in quel giorno, che sono; io ho parlato. Eccomi!” Isaia 52:6.PEC 176.7
Allora, quando il velo che offusca la nostra visione sarà rimosso e i nostri occhi vedranno tutta la bellezza del mondo di cui oggi il microscopio ci dà solo qualche timida scintilla; quando ammireremo quella gloria dei cieli che oggi il telescopio tenta vagamente di esplorare; quando, tolta la maledizione del peccato, tutta la terra apparirà nella bellezza del Signore nostro Dio, quale campo di studio si aprirà davanti a noi! Gli studenti potranno leggere il racconto della creazione senza più nessuna reminiscenza della legge del male; potranno ascoltare la voce melodiosa della natura senza più alcuna nota di lamento o di sommessa tristezza.PEC 176.8
Là, si vivrà di nuovo la vita dell’Eden: vita dei campi e dei giardini. “Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non costruiranno più perché un altro abiti, non pianteranno più perché un altro mangi; poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi; i miei eletti godranno a lungo l’opera delle loro mani”. Isaia 65:21, 22.PEC 177.1
Allora Adamo e i suoi discendenti saranno reintegrati nella loro perduta sovranità e gli esseri di un livello inferiore ne riconosceranno nuovamente l’autorità. Le bestie feroci diventeranno mansuete e i timidi fiduciosi.PEC 177.2
Davanti ai redenti la storia schiuderà gli orizzonti dell’infinito proposito di Dio, pieno di una inesprimibile ricchezza. Qui, grazie all’aiuto della Parola divina, i salvati avranno un’idea dei fatti storici e una conoscenza dei princìpi che governano il corso degli eventi umani. Questa visione è oggi ancora limitata, la conoscenza è incompleta, ma non appena sopraggiungerà la luce dell’eternità, ogni cosa apparirà in tutta la sua chiarezza.PEC 177.3
Allora i redenti comprenderanno in tutta la sua estensione l’immane conflitto iniziatosi prima che cominciasse il tempo, e che si concluderà quando il tempo sarà terminato. La storia del concepimento del peccato, della fatale seduzione con il suo fraudolento lavorio, della verità che, mai deviando dalla sua retta via, ha affrontato e vinto il male: tutto sarà reso manifesto. Il velo che oggi separa il mondo visibile da quello invisibile sarà sollevato e appariranno cose meravigliose.PEC 177.4