Il Cristianesimo Illumina, 3 novembre

Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. 1 Tessalonicesi 5:5DAG 333.1

Conoscere Dio significa avere fiducia in Lui. Oh, quanti buoni sentimenti divini potrebbero ospitare gli uomini nella loro vita! Gli uomini hanno bisogno di essere ristorati sia da Dio sia da altri cristiani. Quanto è difficile per loro avere i propri motivi per giudicare correttamente i loro spiriti, tanto difficile come lo era per Davide: “Ho peccato! Ho avuto uno spirito diverso da Cristo”. Gli uomini che hanno avuto il massimo potere nel nostro mondo, hanno vissuto nella luce riflessa dalla croce del Calvario. Le loro confessioni erano piene di dolore a causa dei loro errori. Essi non si sono presentati davanti a Dio pieni di bontà, di abilità, ma hanno detto: “Non possiedo niente, mi aggrappo semplicemente alla Tua croce...” I cristiani non si vantano di nulla. In proporzione alla loro fede cristiana, si vestono con umiltà e la loro grazia li rende splendenti in confronto all’oscurità. Se siamo realmente cristiani, non cercheremo di essere lodati o esaltati dagli uomini e non ci lasceremo corrompere dalle lusinghe. Nessun cristiano deve essere allontanato dal proprio posto di dovere o per paura o per rimprovero, o per qualsiasi accusa, odio o persecuzione. Gesù disse: Voi siete la luce del mondo... Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli ». (Mattei 5:14,16) Ci sono alcuni che vedono l’esempio e sentono l’influenza che deriva da una costante vita cristiana. Gesù non chiede al cristiano di sforzarsi di brillare, chiede solo che la Sua luce sprigioni chiari e distinti raggi del sole di giustizia al mondo. Nessun cristiano dovrebbe coprire la luce divina che è in lui. Non lasciate che le tenebre soffochino la vostra luce. Non nascondetela sotto il tavolo o sotto il moggio, ma esponetela su un candelabro affinché dia luce a tutti quelli che sono in casa. Non vi preoccupate come verrà esaltata la vostra luce, come accadde con Elia nel suo scoraggiamento, ma uscite e testimoniate Dio per mezzo di essa. Dio vi dà l’opportunità di brillare nell’oscurità morale del mondo. Voi siete il sale della terra - e rimanete tali - ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? A null’altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini. Manuscript 40, Nov. 3, 1890, “The Vision at Salamanca.” DAG 333.2