Umiltà Cristiana, 8 gennaio

Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio! Giacomo 4:8DAG 23.1

Il Signore ha molta pazienza con gli uomini e quando manifestano la determinazione di seguire i propri giudizi, permette loro di farlo. Mi è stata mostrata la debolezza e l’ignoranza dell’uomo caduto anche nella sua migliore condizione. Mentre l’uomo approfondisce il suo studio, per conoscere meglio la volontà e le vie del Signore, percepisce con più chiarezza la sua stessa ignoranza, attraverso la quale manifesta il suo progresso. Quanto più il cristiano vive insieme a Cristo tanto più la sua mente sarà illuminata dalla Sua luce. È più cosciente della sua piccolezza, vede i suoi difetti di carattere e i suoi doveri come Dio li presenta. Più si avvicina a Gesù, più chiara e nitida sarà l’impressione dei propri difetti che prima non aveva mai percepito, allora si renderà conto del bisogno di umiliarsi sotto la potente mano di Dio. Se l’uomo si eleva non è perché egli stesso si sta elevando, bensì è il Signore che lo sta esaltando. Tenendo gli occhi fissi sulla purezza e la perfezione di Cristo Gesù, riconoscendo e ubbidendo a tutte le Sue richieste, sarà in grado di riconoscere le proprie mancanze e imperfezioni. Anche se la sua condotta agli occhi degli uomini è priva di difetti e irreprensibile, Dio legge le intenzioni e i propositi del cuore. L’umiltà cristiana è un dono meraviglioso, un antidoto efficace contro l’apostasia di Satana, che è pieno di ambizioni empie e di ogni inganno che si possa escogitare. La grazia dell’umiltà concessa attraverso Gesù Cristo, indurrà l’uomo imperfetto a scoprire le sue imperfezioni e a prepararlo a partecipare all’eredità dei santi, dove Dio è tutto ed in tutto. . .DAG 23.2

Il Signore non ha rimproverato la sua condotta? Gli ha affidato doni che possono essere notevolmente migliorati e diventare efficienti sotto la disciplina di Dio. Allora la sua giustizia andrà davanti a lui e la gloria del Signore sarà la sua retroguardia. “Separato da me”, dice Cristo, “non puoi fare nulla” (Giovanni 15: 5). Se l’uomo rifiuta il suo consiglio, allora sarà in pericolo. Letter 21c, Jan.8, 1892DAG 23.3