Non C’è Posto Per L’orgoglio, 3 luglio

Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Sì, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umiltà, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno. 1 Pietro 5:5,6DAG 206.1

Il Signore ha dato abbondanti testimonianze sulla veridicità delle Sue promesse e avvertimenti. Il Suo popolo può fidarsi della Sua Parola. Così, di fronte alla luce e alle prove, vogliamo seguire un percorso di scelte proprie, anziché quelle ordinate da Dio? Anche gli uomini buoni dovrebbero essere custoditi dalla mano di Dio per non elevarsi al di sopra delle Sue benedizioni, affinché né la loro grandezza né la loro saggezza siano elogiati. Il Signore vede tutto e sa tutto. Egli vuole rendere umili tutte queste aspirazioni, perché odia l’orgoglio, l’egoismo e la curiosità. Egli non vuole che gli uomini si esaltino come se fossero i migliori. La nostra fiducia deve essere posta in Dio. Egli desidera porre la Sua fiducia sulle loro abilità e capacità, tanto importanti nel loro lavoro. “Tu ti leverai e avrai compassione di Sion, perché è tempo di usarle misericordia; e il tempo fissato è giunto”. Salmo 102:13 Dio ha fornito sia uomini sia mezzi, affinché la Sua opera sia compiuta. Egli non lascerà che il Suo popolo sia svergognato, anzi farà di tutto affinché il loro compito sia terminato. La Sua opera continuerà fino alla fine come Egli ha ordinato. La nostra collaborazione deve essere unita a quella di Cristo, la maestà e il Re Onnipotente che è pieno di tenerezza; o come a un Pastore che custodisce le Sue pecore. Si legga il capitolo 42 di Isaia. Dio desidera che gli uomini capiscano la Sua volontà. Egli giudicherà chiunque si interporrà tra Lui e il Suo popolo. “A Dio sono note da sempre tutte le opere sue”. (Atti 15:18). Egli ha ordinato che la Sua opera sia presentata davanti al mondo come santa e distinta. Il regno di Dio non viene per essere osservato, ma accettato per l’ispirazione della Sua Parola, e per opera dello Spirito Santo nell’anima. Se l’uomo non si fosse imposto tra il popolo e Dio facendo un lavoro che Egli non ha comandato, la Sua opera in molti luoghi sarebbe avanzata molto di più. Letter 93, July 3, 1900, to Elder G. A. Irwin, President of the General Conference.DAG 206.2