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Messaggi Scelti, Vol. 2 - Contents
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    Il privilegio di lavorare e la retribuzione

    Coloro che pensano più al salario rispetto al privilegio di essere onorati come servi di Dio, che considerano il loro lavoro con uno spirito di soddisfazione personale perché ricevono denaro, essi non lavorano con uno spirito d’abnegazione e di sacrificio. Gli ultimi assunti, devono credere alle parole del padrone il quale dice: riceverete ciò che sarà giusto. (Matteo 20:7) Essi sapevano che avrebbero ricevuto una giusta retribuzione, e furono favoriti perché avevano fede nel loro lavoro. Se coloro chi hanno lavorato per tutto il giorno, l’avessero fatto con uno spirito d’amore, e fiducia, avrebbero continuato a essere i primi. Il Signor Gesù stima il lavoro svolto con lo spirito giusto. Se gli ultimi arrivati vengono a Cristo con pentimento, umiltà e fede, e ubbidiscono ai Suoi comandamenti, Egli li accetterà. Gesù esorta i Suoi collaboratori a non mercanteggiare la somma stipulata, come se il Maestro non li trattasse con giustizia. La parabola dei lavoratori è stata data per indicare che i malcontenti non riceveranno simpatia a motivo di danni ipotizzati.
    Manoscritto 87, 1899.
    MS2 113.6

    La vera prosperità non potrà mai favorire coloro chi aspira a ottenere dei salari più elevati, e che cedono alla tentazione di abbandonare l’opera che Dio gli ha assegnato.MS2 114.1

    Senza la saggezza che proviene dal Signore, nessun uomo, nessuna famiglia, nessuna ditta, né istituzione, può avere la prosperità.MS2 114.2

    Lettera 2, 1898 - Tratto da “To the Leading Men in our churches” p. 4 {Ai dirigenti delle nostre chiese}.MS2 114.3

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